La società sportiva U.S. Albenga Calcio, che militava in serie D, è stata dichiarata in liquidazione giudiziale. La decisione arriva dopo accertamenti fiscali e contabili condotti dalla Guardia di finanza, su delega della Procura di Savona, che hanno evidenziato irregolarità nella gestione contabile del club. Le autorità hanno rilevato debiti consistenti verso creditori e calciatori, portando il tribunale a disporre la messa in liquidazione e la decadenza degli organi direttivi. L’indagine sulla responsabilità delle persone coinvolte resta aperta.
Indagini della guardia di finanza e rilievi sulle irregolarità contabili
Le indagini sono partite da controlli fiscali effettuati dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Savona. Questi accertamenti hanno mostrato particolari anomalie nella gestione finanziaria dell’U.S. Albenga Calcio, in particolar modo nei bilanci e nella documentazione economica presentata. A seguito di riscontri specifici, i militari hanno chiesto alla Procura di valutare l’adozione di provvedimenti immediati nei confronti della società.
Questi controlli si sono incentrati su aspetti finanziari sensibili, come la corretta registrazione delle entrate e delle uscite, e sulla reale situazione debitoria verso soggetti esterni. Le indagini hanno evidenziato un quadro di squilibrio economico che andava oltre una semplice difficoltà di cassa, prefigurando una situazione strutturalmente compromessa. Le irregolarità segnalate hanno costituito la base per azioni giudiziarie volte a tutelare creditori, istituti fiscali e tesserati.
Leggi anche:
Intervento del tribunale di savona e liquidazione giudiziale della società
Il tribunale di Savona, in una sezione dedicata alle procedure fallimentari, ha valutato la documentazione raccolta e le richieste formulate dalla Procura. È stata confermata la presenza di uno squilibrio economico-patrimoniale significativo per la società sportiva, aggravato da debiti elevati verso l’erario, imprenditori locali e atleti tesserati.
Il giudice ha quindi emesso una sentenza di liquidazione giudiziale, misura che implica la cessazione delle normali attività di gestione da parte degli attuali vertici. La decisione ha disposto la decadenza degli organi direttivi del club e la nomina di un curatore delegato, incaricato di gestire il processo di liquidazione e salvaguardare gli interessi dei creditori.
Questo provvedimento rappresenta uno strumento previsto dalla legge per affrontare situazioni di insolvenza che superano la semplice incapacità temporanea di far fronte ai debiti.
Situazione attuale e indagini sulle responsabilità dei dirigenti
Al momento non sono state prese decisioni definitive riguardo a eventuali responsabilità personali di chi gestiva il club. Procedimenti paralleli potrebbero approfondire la posizione dei dirigenti e di altre figure coinvolte nella gestione economica della società. La Procura mantiene aperto il fascicolo sulle irregolarità contabili emerse.
Le eventuali responsabilità potranno essere accertate in seguito a ulteriori indagini, verifiche documentali e ascolto delle persone coinvolte. Il fallimento della società limita l’attività sportiva, ma l’iter giudiziario punta anche a stabilire le cause precise della crisi, distinguendo tra difficoltà gestionali e possibili comportamenti illeciti.
La situazione richiama la complessità delle gestioni finanziarie negli sport di livello minore, dove moda e passione si scontrano spesso con problemi economici significativi.