Un riconoscimento importante celebra il percorso scientifico e umano di Fabio Luciani, professore che ha unito immunologia e machine learning per affrontare nuove strade nella cura del cancro. Nato a Lanciano, la sua esperienza spazia dall’Italia all’Australia, con un’attenzione particolare alla sua terra d’origine. Questo riconoscimento valorizza il contributo dato da Luciani nel campo della scienza e della cultura.
Il frentano d’oro, un premio per chi dà lustro alla frentania nel mondo
Il premio Frentano d’Oro, giunto alla sua ventiseiesima edizione, viene assegnato ogni anno a una persona originaria della Frentania che ha saputo emergere in vari campi come scienze, cultura, arte o economia. Ideato dal compianto Ennio De Benedictis, è organizzato dall’omonima associazione guidata attualmente da Stefano Graziani. La cerimonia si svolgerà il 5 luglio 2025 a Lanciano, presso il Polo Museale. L’evento rappresenta un momento di orgoglio per la comunità locale, che vede riconosciute le eccellenze nate in questa terra. Il premio va a chi ha portato prestigio alla Frentania con risultati concreti e visibili, al di là delle mode o delle mere apparizioni mediatiche.
Fabio luciani, un orgoglio frentano
Fabio Luciani, il vincitore di quest’anno, incarna queste caratteristiche, perché non solo ha raggiunto traguardi scientifici importanti, ma ha mantenuto saldi i legami con la propria città natale. La cerimonia lo vedrà ricevere il premio dalle mani della flautista Vilma Campitelli, detentrice uscente del riconoscimento. Una tradizione in cui il valore della continuità si unisce alla celebrazione di chi si è distinto con la propria attività.
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Dall’infanzia a lanciano all’università di sydney: un percorso segnato da curiosità e impegno
Fabio Luciani è nato e cresciuto a Lanciano, tra corso Roma, dove la madre gestiva un negozio di frutta e verdura dal 1963 fino a pochi giorni fa, e il quartiere Sacca. Anche la campagna di Sant’Egidio ha fatto parte della sua infanzia. Da ragazzo si mostrava ribelle, poco incline alle regole e a dedicarsi allo studio, ma portava con sé una grande responsabilità, aiutando i genitori nell’attività di famiglia con costanza durante tutte le stagioni. Questi primi anni hanno formato un carattere autonomo e determinato, con una passione più forte per i numeri rispetto alle lettere.
La sua personalità è descritta attraverso tre qualità che lo hanno accompagnato durante la vita: l’intuizione, la curiosità e l’umiltà. Luciani stesso le considera un punto di riferimento imprescindibile. Questi elementi hanno guidato i suoi studi e il modo di affrontare le sfide scientifiche, tanto da dichiarare che “l’intelligenza artificiale e l’immunoterapia presto permetteranno cure contro il cancro più efficaci delle terapie attuali, con la scomparsa della chemioterapia.”
Un percorso internazionale, radicato nelle origini
Da Lanciano a Sydney, passando per Germania e Olanda, il suo percorso è quello di un ricercatore dall’animo inquieto, sempre in movimento, ma saldo nelle proprie origini. Non ha mai abbandonato il dialetto come segno identitario e porta avanti con orgoglio le radici frentane, pur confrontandosi con ambienti scientifici internazionali.
La multidisciplinarietà al centro della ricerca scientifica di fabio luciani
Luciani è un esempio di come la multidisciplinarietà possa aprire nuove strade nella scienza. Partito da studi legati alla fisica teorica e all’ingegneria, ha poi orientato il suo lavoro verso la medicina. Nei suoi progetti ha fuso elementi di intelligenza artificiale, modelli matematici, analisi statistica e bioinformatica con studi su immunologia, virologia e genomica. Questa varietà di competenze gli ha permesso di creare metodi innovativi per affrontare malattie complesse come quelle autoimmuni e i tumori.
Il suo approccio si basa su dati concreti e sulle potenzialità dei metodi computazionali per scoprire nuove terapie. Entrare nel dettaglio dei meccanismi immunitari mediante algoritmi e tecnologie avanzate è la chiave della sua visione. Spinge gli studenti a muoversi con curiosità e rigore, insegnando che “la scienza richiede anche pazienza e apertura mentale.”
L’immunoterapia integrata con gli strumenti digitali
In particolare, l’obiettivo è far progredire l’immunoterapia integrandola con strumenti digitali per migliorare l’efficacia delle cure. È un lavoro che si sviluppa in un laboratorio internazionale, ma con un cuore ben radicato nel territorio di origine e con una missione traducibile in risultati tangibili per la salute delle persone.
La conferenza stampa e le parole di luciani dopo il conferimento del premio
Il giorno della conferenza stampa, tenutasi nelle scorse ore, Fabio Luciani ha espresso la sua soddisfazione per il premio ricevuto. Alla presenza del presidente dell’associazione Frentano d’Oro Stefano Graziani, del coordinatore Mario Giancristofaro, del sindaco di Lanciano Filippo Paolini e dell’assessore Danilo Ranieri, è stato presentato ufficialmente come vincitore del riconoscimento 2025.
Luciani ha definito quel momento come “la realizzazione di un sogno.” Ha raccontato come la strada percorsa non sia stata semplice, ma il legame con la sua terra e la sua famiglia lo hanno sempre accompagnato. Ha evidenziato come l’ambizione personale e la disciplina si siano unite alla fortuna di poter lavorare in campi all’avanguardia della ricerca.
Quelle parole si inseriscono in una narrazione più ampia, che parla di una persona capace di mantenere equilibrio tra innovazione e radici culturali. La comunità frentana ha accolto con orgoglio questa notizia, consapevole che tra i suoi figli c’è chi proietta il nome di Lanciano su un palcoscenico scientifico internazionale. La cerimonia del 5 luglio non sarà solo una festa personale, ma anche un evento per ribadire il valore della conoscenza e della dedizione.