Export nazionale cresce del 3% nel primo trimestre 2025 e interscambio raggiunge 311 miliardi

Export nazionale cresce del 3% nel primo trimestre 2025 e interscambio raggiunge 311 miliardi

L’Italia apre il 2025 con un aumento del 5% nell’interscambio commerciale, trainato da export e import in crescita, con Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna protagoniste e province come Milano e Firenze in forte espansione.
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Nel primo trimestre 2025 l'Italia registra una crescita del 5% nell'interscambio commerciale, con aumento sia di export (+3%) che di import (+6%), trainata principalmente dalle regioni del Nord e da province emergenti come Firenze e Trieste. - Gaeta.it

L’Italia apre il 2025 con un aumento significativo del commercio estero. I dati degli scambi commerciali nei primi tre mesi mostrano una progressione dell’export e dell’import che alimenta la crescita generale dell’interscambio nazionale. Questa dinamica emerge dalle elaborazioni di Promos Italia, basate sui dati Istat Coeweb, e mette in evidenza le performance delle regioni e delle province italiane più attive nel commercio internazionale.

Andamento dell’export e import nazionale nei primi tre mesi del 2025

Nei primi tre mesi del 2025, l’export italiano ha superato i 160 miliardi di euro, segnando un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il movimento delle merci verso l’estero si mantiene quindi su valori robusti, non lontano da quelli registrati negli anni più recenti. Parallelamente, l’import ha registrato una crescita ancora più marcata, arrivando a un valore superiore a 150 miliardi, che corrisponde a un aumento del 6%. L’effetto combinato di questi due fenomeni ha prodotto un incremento complessivo dell’interscambio del 5%, con un valore totale che supera i 311 miliardi di euro nel trimestre.

Questi dati rappresentano un indicatore chiaro dell’attività economica e degli scambi commerciali italiani, riflettendo le condizioni del mercato internazionale e la capacità delle imprese di affrontare la domanda estera. La crescita dell’import può indicare maggiore richiesta di materie prime e beni intermedi per le industrie nazionali, mentre l’aumento dell’export sottolinea le esportazioni di prodotti finiti e di valore aggiunto.

Ruolo e performance delle regioni italiane nel commercio estero

La Lombardia si conferma come la regione più attiva nel commercio internazionale durante il primo trimestre del 2025. Il valore totale dell’interscambio nella regione ha sfiorato gli 87 miliardi di euro, con un incremento del 4% sullo stesso periodo dell’anno precedente. In dettaglio, l’export lombardo raggiunge circa 41 miliardi, segnando un aumento dell’1%, mentre l’import si attesta intorno ai 46 miliardi, con una crescita del 7%.

Alle spalle della Lombardia si confermano Veneto ed Emilia-Romagna, con valori complessivi rispettivamente di 36 miliardi e 34 miliardi di euro. Il Veneto ha registrato una crescita del 2% dell’interscambio e un export che si mantiene stabile intorno ai 20 miliardi. L’Emilia-Romagna mostra un incremento del 3% nei flussi commerciali totali, con un export che arriva a 21 miliardi.

La distribuzione regionale degli scambi evidenzia come il Nord Italia resti il motore principale del commercio estero nazionale, grazie alla presenza di industrie e infrastrutture fondamentali.

Le province italiane più attive e in crescita nei primi mesi del 2025

Milano mantiene la leadership tra le province italiane per volume di scambi commerciali nel primo trimestre 2025. La città registra scambi per circa 36 miliardi di euro, con un aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’export milanese si aggira intorno ai 14 miliardi, rimanendo però stabile, con una lieve diminuzione dello 0,6%. Torino segue con un valore complessivo di circa 13 miliardi di euro, di cui 7 miliardi derivano dall’export.

Interessante il caso di Firenze, che segna un salto netto con un interscambio pari a 12 miliardi, in crescita del 34%. L’export di Firenze raggiunge 7 miliardi, con un incremento del 30%, segnalando una dinamica commerciale particolarmente positiva.

Altre province mostrano importanti percentuali di crescita nelle esportazioni e importazioni. Trieste, con uno scambio di 3 miliardi, registra un balzo sorprendente del 184%. Rieti cresce del 41%, superando il miliardo nei flussi commerciali trimestrali. Anche L’Aquila sale del 33%, Ravenna del 22%. Forlì, Rovigo e Monza evidenziano incrementi tra il 18 e il 20%, confermando una generale espansione delle attività internazionali in territori meno tradizionalmente legati all’export.

Questi dati mettono in luce non solo i poli industriali storici, ma anche aree emergenti pronte a giocare un ruolo più rilevante sul piano commerciale negli anni a venire.

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