Il comparto nautico italiano continua a mostrare segnali di crescita economica nonostante le difficoltà internazionali. Nel 2024 le esportazioni di imbarcazioni da diporto hanno superato i 4 miliardi di euro, consolidando la posizione del Made in Italy a livello globale. All’inizio del 2025 il trend positivo si è confermato con un aumento significativo delle esportazioni totali del settore. Questi risultati emergono in un contesto segnato da sfide come i nuovi dazi internazionali.
Andamento delle esportazioni delle imbarcazioni da diporto nel 2024
Nel corso del 2024 le esportazioni italiane di barche da diporto hanno raggiunto un valore complessivo di 4,3 miliardi di euro. Si tratta di una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, sintomo di una domanda internazionale ancora sostenuta nonostante una fase economica complessa e incerta. Matteo Zoppas, presidente dell’Ice, ha evidenziato al Salone Nautico di Venezia come “questo risultato rifletta la solidità strutturale del settore nautico italiano.”
L’aumento nelle esportazioni non è casuale. È frutto di un lavoro continuativo di qualità nella produzione di imbarcazioni di alto livello e della capacità del comparto di adattarsi alle nuove esigenze del mercato globale. Questi successi si confermano in un settore che pure sta affrontando un clima di tensione commerciale, ad esempio con l’introduzione di dazi che mettono sotto pressione la competitività delle aziende italiane all’estero.
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Le performance di questo segmento dell’export rappresentano un indicatore importante del valore economico e della reputazione internazionale del Made in Italy nautico. Senza dubbio, l’affermazione di questo ramo produttivo dimostra la capacità di mantenere e ampliare quote di mercato in paesi tradizionalmente clienti, come anche nuovi mercati emergenti.
Primi mesi del 2025 e il settore nautico dopo il salone di venezia
Nei primi due mesi del 2025 le esportazioni complessive del settore nautico italiano – non solo imbarcazioni da diporto, ma anche componentistica e accessori – hanno raggiunto i 2,1 miliardi di euro. Questo valore evidenzia un balzo percentuale del 45,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale crescita indica una ripresa vigorosa e un’accelerazione degli scambi internazionali a inizio anno.
L’incremento registrato sottolinea il ruolo cruciale del Salone Nautico di Venezia, l’evento che richiama ogni anno operatori e appassionati da tutto il mondo. Lo ha ribadito Matteo Zoppas durante il suo intervento, descrivendolo come “una vetrina internazionale essenziale per promuovere la nautica italiana e consentire alle aziende di consolidare relazioni commerciali e accordi export strategici.”
Il quadro non è però privo di incognite. I nuovi dazi imposti da diverse economie rappresentano oggi un elemento di incertezza per il settore. Questa situazione rischia di ostacolare la fluidità degli scambi e di impattare sui costi di produzione e vendita. La forte identità della nautica italiana, riconosciuta a livello mondiale, deve ora convivere con sfide commerciali che richiedono un’attenzione costante da parte delle imprese e delle istituzioni.
Il ruolo del salone nautico di venezia nel mercato globale della nautica
Il Salone Nautico di Venezia si conferma un appuntamento vitale nel calendario economico della nautica italiana. L’evento richiama operatori, produttori, esportatori e compratori da molte nazioni, creando una piattaforma dove l’industria può presentare le proprie novità, discutere delle tendenze del mercato e affrontare temi come la competizione e la regolamentazione.
Nel 2025 il salone ha rappresentato l’occasione per fotografare lo stato del settore e parlare delle prospettive future. La manifestazione ha messo in luce come la nautica italiana interpreti un segmento di mercato dove qualità, design e tecnologie giocano un ruolo decisivo per competere alla pari con i player internazionali.
All’interno della fiera si sono affrontati temi strategici, in particolare quello dei dazi, che pesano sulle esportazioni. Molte aziende stanno valutando come rispondere a questa nuova complessità: dal riorientamento verso mercati meno penalizzati dall’imposizione fiscale, a una revisione delle catene di fornitura e dei processi produttivi. Il Salone ha offerto uno spazio di confronto utile per trovare soluzioni condivise.
Nuovi stimoli per il settore nautico italiano
L’ambiente creato dalla manifestazione ha inoltre garantito la possibilità di nuove collaborazioni e investimenti, favorendo la crescita di un settore che resta tra i simboli della manifattura italiana esportata all’estero. Da questo contesto emergono segnali di resilienza che potrebbero sostenere l’industria anche di fronte a turbolenze internazionali come quelle legate alla politica commerciale.
Il settore nautico italiano, per la sua rilevanza economica e per la diffusione delle sue eccellenze, continua dunque a esercitare un ruolo da protagonista sul palcoscenico mondiale, con sfide e opportunità ancora aperte nel 2025.