ex presidente moon jae-in incriminato per corruzione legata all’impiego del genero in compagnia aerea

ex presidente moon jae-in incriminato per corruzione legata all’impiego del genero in compagnia aerea

La procura di Jeonju incrimina Moon Jae-in per corruzione legata all’impiego del genero in Thai Eastar Jet, mentre la Corea del Sud affronta tensioni politiche e giudiziarie con altri ex presidenti sotto accusa.
Ex Presidente Moon Jae In Incr Ex Presidente Moon Jae In Incr
L’ex presidente sudcoreano Moon Jae-in è stato incriminato per corruzione legata all’assunzione del genero in una compagnia aerea low-cost, in un contesto di tensioni politiche e giudiziarie nel paese. - Gaeta.it

La procura sudcoreana ha avviato un procedimento penale contro moon jae-in, ex presidente della repubblica di Corea, per un caso di corruzione legato a un impiego conferito al genero. La vicenda, che si aggiunge a tensioni politiche e giudiziarie nel paese, coinvolge somme di denaro e posizioni lavorative ritenute anomale all’interno di una compagnia aerea low-cost.

Il capo dell’indagine e le accuse mosse all’ex presidente

L’ufficio del procuratore distrettuale di jeonju ha ufficializzato l’incriminazione di moon jae-in, sostenendo che avrebbe ricevuto circa 217 milioni di won, equivalenti a poco più di 130 mila euro. La somma sarebbe legata al supporto dato al genero per ottenere un posto di rilievo in una compagnia aerea, senza una reale esperienza o qualifiche specifiche nel settore del trasporto aereo.

Dettagli sugli illeciti

Secondo il comunicato diffuso, i pagamenti corrisposti negli anni 2018-2020 al genero non sarebbero da considerarsi stipendi legittimi ma veri e propri tangenti destinati a moon. La procura ha sottolineato che la compagnia, controllata in pratica da un ex parlamentare vicino al partito del presidente, ha favorito questa nomina presumibilmente per ricevere vantaggi dall’allora capo dello Stato.

Il contesto politico e il ruolo di moon jae-in nella politica sudcoreana

moon jae-in è stato presidente della Corea del Sud tra il 2017 e il 2022. Il suo mandato è stato segnato da tentativi di dialogo con la Corea del Nord, inclusa la mediazione di incontri tra il leader nordcoreano kim jong-un e il presidente americano donald trump.

Nel 2025, il quadro politico sudcoreano resta teso, anche per via delle imminenti elezioni del 3 giugno. Il paese sta vivendo una crisi aggravata dai problemi giudiziari di figure pubbliche di alto livello. moon, noto per il suo impegno in politica estera, si ritrova ora coinvolto in uno scandalo interno che intacca la sua reputazione.

Non a caso, la questione della corruzione politica rimane al centro del dibattito nazionale.

Dettagli sull’impiego del genero presso la compagnia aerea thai eastar jet

Il genero di moon è stato nominato amministratore delegato di thai eastar jet, compagnia aerea a basso costo presente sul mercato regionale. La posizione è stata ottenuta malgrado la mancanza di conoscenze e competenze comprovate nel settore aeronautico.

La procura ha indicato che thai eastar jet è effettivamente sotto il controllo di un ex parlamentare collegato al partito di moon. L’incarico al genero, secondo gli inquirenti, è un favore politico. Il denaro versato a titolo di stipendio non corrisponde a un pagamento regolare ma sarebbe una modalità per trasferire fondi illegittimi.

Va precisato che il genero ha successivamente divorziato dalla figlia di moon, un dettaglio che aggiunge una dimensione personale alla vicenda.

Ricadute personali dell’indagine

Uno sviluppo che complica ulteriormente la posizione pubblica di moon jae-in.

Confronto con altri casi giudiziari di ex presidenti sudcoreani

L’incriminazione di moon jae-in non è un fatto isolato nel panorama politico sudcoreano. Un’altra figura di rilievo, l’ex presidente yoon suk-yeol, si trova sotto processo per accuse di insurrezione.

Il caso coinvolge l’imposizione temporanea della legge marziale il 3 dicembre scorso, misura revocata in poche ore su decisione parlamentare. Se le accuse a yoon si dovessero rivelare fondate, rischierebbe pene severe, potenzialmente anche l’ergastolo o la pena capitale.

Tuttavia, la Corea del Sud mantiene una moratoria non ufficiale sulle esecuzioni capitali da oltre vent’anni.

La contemporanea messa sotto accusa di due ex presidenti segnala una fase critica per la politica e la giustizia in Corea del Sud, con risvolti rilevanti per la stabilità istituzionale.

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