Una parte significativa di ex membri di base popolare, provenienti da varie province delle Marche, ha incontrato a Pesaro Mattéo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche. Questi ex esponenti, che definiscono se stessi la vera “base” del movimento, hanno preso le distanze dalla linea di Gian Mario Spacca, fondatore di base popolare. La scelta nasce da un dissenso rispetto alla gestione interna e alle strategie adottate, ritenute poco chiare e lontane da un reale cambiamento per la regione.
Nascita del gruppo fuoriuscito e motivazioni dello strappo
Il gruppo degli ex membri di base popolare si è formato spontaneamente, senza contatti preliminari tra i singoli. A unirli è stato il disagio crescente verso la direzione presa da Gian Mario Spacca, che secondo loro ha privilegiato accordi tra vertici e cali di trasparenza. Stefano Cencetti, ex coordinatore fermano e figura di rilievo del movimento, ha sottolineato che la loro fuoriuscita rappresenta una volontà di tornare a una base autentica, che promuova un cambiamento visibile nella gestione della regione. Cencetti ha riconosciuto la capacità di Ricci di portare avanti temi che rispecchiano le esigenze della comunità, definendoli concreti e pertinenti.
Una linea di dissenso marcata
Questa linea di dissenso segna una netta rottura con il passato recente di base popolare. Il gruppo si è formato sotto l’idea che la vera politica locale debba nascere dal basso, coinvolgendo i cittadini e non soltanto i leader con le loro alleanze. La frattura con il fondatore non è solo di contenuti, ma anche di metodo: secondo chi ha lasciato il movimento, negli ultimi tempi si è assistito a una gestione opaca, che ha frenato il rilancio della regione.
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Sostegno di stefano cencetti e nuovi obiettivi per le marche
Stefano Cencetti ha espresso un ringraziamento diretto a Matteo Ricci per l’incontro e per la possibilità di presentare una prospettiva alternativa a quella di base popolare sotto la guida di Spacca. Cencetti ha dichiarato che intende fornire un appoggio concreto e partecipativo alla candidatura di Ricci, ritenendola la migliore opzione per un cambiamento efficace. La visione del gruppo è chiara: la regione Marche deve uscire da un immobilismo politico che ha rallentato lo sviluppo e la risposta ai bisogni reali delle persone.
Valori comuni e dissenso netto
Cencetti ha evidenziato la coesione del gruppo, che non si è formato su scelte strategiche o telefonate tra leader, ma su valori comuni e un dissenso netto verso le pratiche poco chiare. Per loro esiste una “base per il cambiamento” da costruire realmente, iniziando da una gestione più aperta e concreta della regione. Questo approccio si traduce nella scelta di sostenere Ricci, che già in campagna elettorale ha mostrato interesse per le urgenze locali e un atteggiamento vicino alla gente.
Prospettive per la campagna elettorale e impatto sul panorama politico marchigiano
L’incontro tra la delegazione fuoriuscita di base popolare e Matteo Ricci segna un punto di svolta nella competizione per la presidenza delle Marche prevista nel 2025. Il sostegno di questo gruppo potrebbe influenzare il voto, specialmente nelle province da cui provengono i fuoriusciti. Ricci, già europarlamentare, potrà contare su un appoggio che nasce da una base radicata, percepita come autentica e diversa dalle dinamiche consuete con i vertici politici.
La crisi interna a base popolare ha evidenziato quanto sia fragile il tessuto politico regionale, dove movimenti nati come alternative possono ritrovarsi in conflitto con i propri fondatori. Questo episodio chiarisce come la competizione elettorale si giochi anche sulla credibilità e sulla trasparenza, elementi fondamentali per conquistare la fiducia degli elettori. Per Ricci, questo nuovo appoggio rappresenta un’opportunità per rafforzare la campagna con voti e figure attive in territori strategici.
Una campagna elettorale da seguire
Il percorso politico delle Marche resta aperto e l’attenzione si sposta ora sulle prossime mosse dei protagonisti. L’appoggio di ex attivisti di base popolare a Ricci potrebbe essere un segnale di quanto valgano le dinamiche interne a ogni movimento nel decidere le sorti politiche a livello locale. L’evolversi di questa situazione sarà cruciale nelle settimane che precedono il voto.