L’ex assessore Sergio Gambino è al centro di un’inchiesta della procura di Genova per presunte rivelazioni illecite di informazioni riguardanti indagini in corso. Le indagini evidenziano come Gambino, a quanto pare, non si sia limitato a diffondere dettagli su una candidata sindaca ora in carica, ma abbia anche coinvolto direttamente gli indagati, tentando di orientare a loro favore le attività investigative. Le indagini sono coordinate dalla pm Arianna Ciavattini e dall’aggiunto Federico Manotti, con la collaborazione della squadra mobile.
Gestione illecita delle informazioni riservate su indagini in corso
Secondo quanto emerso dal decreto di perquisizione datato 26 agosto 2024, Gambino avrebbe fornito informazioni coperte dal segreto investigativo agli indagati, in particolare all’imprenditore Artur Marashi. Questi dettagli erano legati a una rissa avvenuta nel locale Kaoba, fatto oggetto di un’inchiesta. Marashi, anch’egli indagato, avrebbe chiesto di conoscere gli sviluppi delle indagini, nella speranza di poterne trarre vantaggi personali.
Il tentativo di violazione del segreto investigativo
A quel punto Gambino avrebbe reagito attivandosi per ottenere notizie riservate, dapprima cercando di far sì che un responsabile della squadra di polizia giudiziaria violasse il segreto investigativo. Va detto che questa istigazione non è stata accolta, ma Gambino non si sarebbe fermato qui. Si è mosso infatti per influenzare l’andamento delle indagini, promuovendo la versione dei fatti fornita da Marashi.
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La diffusione diretta delle notizie riservate
La sua azione, come fanno capire i documenti giudiziari, è tornata più volte su questo terreno: avrebbe cercato di coinvolgere anche un altro dipendente della polizia giudiziaria per far filtrare le informazioni all’interessato. Infine, sarebbe arrivato addirittura a divulgare di persona a Marashi notizie riservate apprese durante le attività investigative.
Rapporti di scambio tra gambino e l’imprenditore marashi
L’inchiesta sottolinea come il comportamento del politico non si limitasse solo alla condotta illegale di rivelazione informazioni. In cambio di queste “attenzioni”, Marashi gli avrebbe consegnato regali. La valenza di questi doni sembra rientrare in un quadro di scambio più ampio, che coinvolge anche la sfera privata di Gambino.
Sostegno allo studio della moglie
In particolare, l’imprenditore avrebbe tentato di sostenere lo studio odontoiatrico della moglie dell’ex assessore. Questa vicinanza tra i due, che passa attraverso favori e utilità reciproche, rafforza l’immagine di una rete costruita a favore di interessi personali, a discapito della correttezza delle procedure investigative.
Il sistema evidenziato nel procedimento prende corpo con la complicità di più soggetti, tra cui avvocati e membri della polizia giudiziaria, tutti chiamati a rispondere seppure con ruoli differenti. Il quadro che emerge punta a dimostrare come l’assessore abbia favorito indagati, compromettendo l’imparzialità delle indagini e violando norme fondamentali.
Coordinate dell’inchiesta e il contesto giudiziario
La procura di Genova, sotto la guida della pm Arianna Ciavattini e con l’aggiunto Federico Manotti, ha prorogato le proprie indagini riguardo a questa vicenda fin dall’estate 2024. Le contestazioni partono dalla documentazione raccolta attraverso intercettazioni, perquisizioni e testimonianze.
Focus sul locale kaoba
L’attenzione si concentra sul comportamento di Gambino, indagato per corruzione, e sugli eventuali complici nel corso delle indagini su episodi di violenza avvenuti nel locale Kaoba. Questo locale, già noto negli ambienti cittadini per episodi simili, è diventato crocevia dell’indagine.
Il filtro giudiziario si focalizza con rigore su fatti concreti, per evitare interferenze o condizionamenti da parte di politici o influenti personaggi della città. La divulgazione di informazioni coperte dal segreto investigativo configura un reato penale con richieste di indagini molto stringenti, perché può compromettere la verità procedurale.
Implicazioni per la città di genova e la politica locale
L’inchiesta su Gambino si riflette anche sull’attuale situazione politica a Genova, soprattutto considerando che una delle persone interessate dalla diffusione di notizie riservate è la sindaca Silvia Salis. Non a caso, la vicenda ha suscitato forte attenzione sulla trasparenza e sull’onestà nella gestione pubblica.
Il sistema di relazioni tra politica, imprenditoria e forze dell’ordine di cui si parla è destinato a provocare dibattiti e riflessioni sull’equilibrio dei poteri in città. Le conseguenze giudiziarie potrebbero portare a nuove svolte nelle carriere politiche e professionali coinvolte.
I cittadini di Genova seguono con interesse questo caso, che pone al centro la correttezza nella conduzione delle indagini e la tutela del rispetto delle norme in ambito pubblico. Le autorità continuano a monitorare con attenzione i progressi e le eventuali novità che emergeranno dall’approfondimento dell’inchiesta.
Le accuse mosse nei confronti di Sergio Gambino rappresentano uno dei nodi più delicati di questa fase giudiziaria a Genova. Gli sviluppi futuri saranno decisivi per chiarire la verità su queste dinamiche, tuttora al vaglio degli inquirenti.