Pesaro si prepara a commemorare il Giorno della Memoria con un calendario ricco di eventi, che andrà dal 27 gennaio al 28 febbraio. Questa iniziativa mette al centro le giovani generazioni, coinvolgendo studentesse e studenti in un percorso educativo sui temi della Shoah e dei diritti umani. L’offerta culturale è variegata e include tavoli tematici, mostre, concerti e presentazioni di libri, affrontando la storia con uno spirito critico per evitare il ripetersi degli errori passati.
Tavoli di lavoro tematici e cerimonie ufficiali
Il 27 gennaio, giorno di commemorazione, saranno allestiti cinque tavoli di lavoro tematici dedicati alla Shoah. In collaborazione con le scuole locali, esperti del settore guideranno le discussioni su argomenti cruciali quali il ruolo dell’arte durante il periodo della persecuzione, la documentazione storica e il ruolo delle donne nella Shoah, con un’importante attenzione alle testimonianze dei sopravvissuti. Questo approccio mira a instaurare un dialogo profondo e informato tra le generazioni, stimolando la riflessione critica.
Alle 11:00 nel salone Metaurense di Palazzo Ducale, si terrà un Consiglio comunale monotematico, aperto alle istituzioni e agli studenti. In questa occasione, il Prefetto di Pesaro e Urbino conferirà le Medaglie d’onore ai cittadini deportati nei campi di concentramento nazisti, sottolineando l’importanza del ricordo come strumento di insegnamento e di sensibilizzazione. Queste cerimonie non sono solo un momento di commemorazione ma anche un’importante occasione per restituire dignità a chi ha subito atrocità in quegli anni bui.
Leggi anche:
Concerti e narrazioni per le nuove generazioni
Il 28 gennaio, il Teatro Rossini ospiterà il concerto-spettacolo “Eravamo il suono – La storia dell’orchestra femminile di Auschwitz“. Questo evento, ispirato al libro di Matteo Corradini, porterà il pubblico a scoprire la storia affascinante e tragica di un gruppo di musiciste che, nonostante il contesto in cui si trovavano, hanno trovato nella musica un modo per resistere e raccontare le loro storie.
Il 29 gennaio, il Teatro Sperimentale accoglierà “E per questo resisto“, una narrazione musicale pensata per coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Questi eventi hanno l’obiettivo di utilizzare l’arte come strumento educativo, rendendo la storia della Shoah più accessibile e comprensibile per le nuove generazioni, affinché possano apprendere con emozione e l’empatia necessarie per ricordare.
Presentazioni di libri e mostre fotografiche
Il 31 gennaio, alla Biblioteca Bobbato, sarà presentato il volume “Fotografare la Shoah“, scritto dall’autrice Laura Fontana insieme allo storico Daniele Susini. Questa pubblicazione analizza le immagini che hanno immortalato gli orrori dello sterminio e avrà un ruolo fondamentale nell’approfondire la trattazione visiva della storia. Attraverso le fotografie, il pubblico potrà riflettere su quanto accaduto e sull’importanza di non dimenticare.
A febbraio, altre due iniziative importanti arricchiranno il programma. Il 4 febbraio, nella cornice di Palazzo Gradari, verrà presentato “Boschi cantante per me“, un’antologia di poesie scritte da donne del campo di Ravensbrück, illuminando così la voce femminile e le esperienze di sofferenza e resistenza durante la barbarie nazista. Il 18 febbraio sarà inaugurata, invece, la mostra fotografica “Adelmo e gli altri, omosessuali al confino in Lucania“. Questo evento, accessibile fino al 28 febbraio, intende sensibilizzare il pubblico sulle persecuzioni che gli omosessuali hanno subito nel corso della storia.
L’evento di chiusura avrà luogo il 22 febbraio presso la Biblioteca San Giovanni, dove sarà presentato il libro “Un educatore ad Auschwitz, una storia dimenticata: l’omocausto” di Carlo Scovino. Quest’opera approfondisce le persecuzioni subite dagli omosessuali durante il regime nazista, evidenziando un aspetto spesso trascurato nella narrazione storica.
Queste attività non solo rappresentano una commemorazione del passato ma fungono anche da spunti per un’educazione continua sulla memoria e sui diritti umani.