Negli ultimi anni, l’azienda altoatesina eurotherm ha ottenuto importanti risultati nella riduzione dei rifiuti da cantiere grazie all’adozione del sistema radiante zeromax. Questo impianto a spessore ridotto, pensato per applicazioni sia residenziali che terziarie, ha permesso di tagliare oltre 170 mila tonnellate di materiali diretti alla discarica. La tecnologia è usata soprattutto in scuole nuove e nella ristrutturazione di edifici storici. Oltre a migliorare la classe energetica senza interventi invasivi, zeromax si inserisce in una strategia più ampia di sostenibilità ambientale e transizione energetica, in linea con gli obiettivi europei al 2050.
Eurotherm e l’impatto ambientale ridotto dei sistemi zeromax
Eurotherm ha sviluppato zeromax come risposta alle esigenze di contenere l’impatto ambientale nei cantieri. Negli ultimi dieci anni, solo grazie a questo sistema la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento si è ridotta di 172.674 tonnellate. La peculiarità di zeromax consiste nello spessore ultra ridotto che ne facilita l’installazione e riduce gli scarti. Questi sistemi radianti si rivelano adatti per contesti delicati, come la riqualificazione di edifici sottoposti a vincoli storici o architettonici sui quali interventi tradizionali risulterebbero troppo invasivi. I materiali utilizzati insieme alla tecnica di posa permettono di intervenire rapidamente senza ricorrere a cappotti spessi o modifiche strutturali pesanti, limitando così la produzione di rifiuti edili.
Riduzione dei consumi energetici e benefici ambientali
L’attenzione all’ambiente per eurotherm non si ferma alla semplice riduzione degli scarti. Il sistema zeromax contribuisce infatti alla riduzione dei consumi energetici, grazie a una superficie radiante che funziona a basse temperature, migliorando l’efficienza termica degli edifici. Questi benefici si inseriscono in un contesto più ampio di economia circolare e decarbonizzazione del settore edilizio, conforme alle direttrici europee aggiornate nel 2024, che puntano alla neutralità climatica entro il 2050. Eurotherm, con le sue soluzioni, dimostra che la cura dell’ambiente passa anche dalla progettazione di impianti sostenibili e poco impattanti durante le fasi di realizzazione.
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Sistemi radianti: risparmi energetici e integrazione nelle fonti rinnovabili
I sistemi radianti rappresentano una tecnologia matura per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, e la loro efficienza energetica è sotto diversi studi. Le stime indicano un risparmio energetico tra il 20% e il 28% rispetto ai metodi tradizionali basati su radiatori convenzionali. Questo risultato deriva dal funzionamento a temperature più basse, in genere tra 30 e 40 gradi Celsius, che consente un trasferimento di calore più uniforme e limitato spreco. Il materiale radiante distribuisce energia termica su ampie superfici, migliorando il comfort e minimizzando picchi di consumo.
Un altro vantaggio è la compatibilità dei terminali radianti con fonti di energia rinnovabile. Essendo impianti a bassa temperatura, possono collegarsi perfettamente alle pompe di calore e ai sistemi fotovoltaici, sfruttando così l’energia autoprodotta. Questa sinergia permette di ridurre l’uso dei combustibili fossili per il riscaldamento, rispetto a impianti tradizionali. La coesistenza tecnologica tra terminali radianti e fonti green rappresenta un passaggio concreto per la decarbonizzazione dell’edilizia abitativa e pubblica.
Durata e convenienza economica degli impianti radianti
Essendo sistemi duraturi, con vita media che supera i 30 anni, e con costi di manutenzione contenuti, gli impianti radianti risultano convenienti anche dal punto di vista economico. Più che soluzioni temporanee o di ripiego, questi sistemi possono sostituire o integrare gli impianti tradizionali garantendo performance negli edifici di diversa natura e dimensione.
Applicazioni nei contesti pubblici e negli edifici storici
Eurotherm ha applicato i sistemi radianti in progetti molto diversi, coinvolgendo strutture pubbliche, scuole e monumenti storici. L’azienda ha partecipato alla riqualificazione di scuole come la secondaria enrico fermi a udine, il nido jacarandà a milano, la scuola materna a ponzano di prato e il polo scolastico dino compagni a firenze. Questi interventi hanno introdotto impianti radianti che permettono un ambiente confortevole e più sostenibile per studenti e personale. Ancora più significativo è l’impegno nella tutela del patrimonio culturale, dove intervenire sulla climatizzazione non è semplice.
Tutela del patrimonio culturale con sistemi tecnologici innovativi
Tra i luoghi storici coinvolti figurano gli uffizi di firenze e il teatro scientifico bibiena di mantova, però anche chiese come quella di mason vicentino, la basilica di santa maria della salute a venezia e la chiesa di sant’agostino a recanati. Questi edifici richiedono soluzioni precise, che non alterino le strutture portanti né il valore artistico, eppure offrano condizioni ambientali idonee. Incorporare un sistema radiante sottile, rispettoso delle superfici e delle temperature controllate, si è rivelato un punto di forza nella convivenza fra innovazione tecnica e salvaguardia dei monumenti.
In questo modo eurotherm mette in pratica un modello dove efficienza, sostenibilità e rispetto per la cultura si intrecciano in interventi che supportano l’uso quotidiano nel presente senza compromettere la storia. Lo sviluppo di questi sistemi conferma l’importanza di soluzioni che si adattino a spazi e vincoli diversi, garantendo comfort e durata senza impatto eccessivo.