Nella giornata di domenica, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Ponza ha svolto un’importante esercitazione antincendio portuale, progettata per testare la preparazione e l’efficacia delle risposte locali in scenari di emergenza marittima. Questo evento ha visto la simulazione di un incendio a bordo di un aliscafo e ha coinvolto diverse agenzie e risorse per garantire un’adeguata gestione della situazione.
Dettagli dell’esercitazione
Durante il primo pomeriggio di domenica, l’Ufficio Circondariale Marittimo ha messo in atto un’operazione complessa che ha avuto come obiettivo fondamentale la verifica della prontezza degli operatori locali. La simulazione ha coinvolto il M/N HSC Agostino Lauro, un aliscafo, e ha preso piede durante le fasi di ormeggio al Molo Musco, quando si è ipotizzato un incendio causato da comportamenti imprudenti di un passeggero.
Secondo quanto riferito dalla guardia costiera, il primo passo nella simulazione è stato l’attivazione delle procedure di emergenza da parte del comando di bordo. Questa azione ha portato all’allerta della sala operativa della guardia costiera, che a sua volta ha dato il via alla catena di soccorsi, coinvolgendo anche la protezione civile locale, le forze di polizia e i gruppi di ormeggio.
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L’importanza di tale esercitazione risiede non solo nella simulazione, ma anche nell’opportunità di valutare l’efficacia dei protocolli esistenti in situazioni di crisi, con l’intento di ottimizzare le risposte future. La collaborazione tra le diverse squadre ha svolto un ruolo cruciale nel garantire il successo dell’intera operazione.
Test delle attrezzature e delle procedure
Il secondo aspetto rilevante dell’esercitazione è stato il test delle apparecchiature antincendio. Gli apparati installati a bordo della motovedetta CP 857 della guardia costiera e del traghetto di linea sono stati messi sotto esame. Questa fase della simulazione ha permesso di verificare non solo l’affidabilità delle attrezzature, ma anche la prontezza delle squadre nel gestire un evento critico.
I soccorsi sono stati supportati da una rete di sicurezza a livello terrestre e marittimo, con la partecipazione determinante dei militari della Stazione Carabinieri e della Tenenza della Guardia di Finanza di Ponza. Al contempo, un gommone PSO117 della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gaeta ha garantito un ulteriore supporto a mare, creando un ambiente sicuro e controllato per lo svolgimento delle operazioni.
La sinergia tra le diverse forze ha rappresentato un valore aggiunto, assicurando che ogni fase dell’esercitazione si svolgesse in sicurezza e con efficienza. I partecipanti hanno potuto operare in scenari realistici, indispensabili per affinare le tecniche e la coordinazione tra le diverse agenzie coinvolte.
Valutazione e miglioramenti futuri
Al termine dell’esercitazione, è stato condotto un debriefing presso l’Ufficio Circondariale Marittimo dove gli operatori hanno potuto analizzare l’intera operazione. Questo momento di riflessione è fondamentale per identificare eventuali criticità e aree di miglioramento, garantendo così che i protocolli di emergenza possano essere costantemente affinati e aggiornati.
L’analisi post-azione ha permesso di esaminare le tempistiche di risposta e l’efficacia della comunicazione tra le varie unità partecipanti. Grazie a questo esercizio, è possibile apportare modifiche utili per rendere le future operazioni ancora più efficienti e sicure. La continua formazione e la sperimentazione in scenari pratici sono essenziali per mantenere elevati standard di sicurezza nelle operazioni marittime.