Un episodio di violenza legato alla pena capitale torna a far discutere in South Carolina, dove un uomo è stato condannato a morte e ucciso da un plotone di esecuzione. Questo evento rappresenta la seconda fucilazione nello stato meridionale in poco più di un mese, un segnale importante riguardo alla ripresa di questa pratica. Già a marzo di quest’anno, Mikal Mahdi aveva scelto la fucilazione come metodo di esecuzione, optando in tal modo per un’alternativa all’iniezione letale. Il sostegno alla pena di morte e ai metodi più controversi come la fucilazione solleva interrogativi su giustizia e diritti umani in un contesto di crescente dibattito.
La modalità di esecuzione: particolari e procedure
La fucilazione di Mahdi è avvenuta secondo un protocollo specifico. Il condannato, 42 anni, è stato legato su una sedia, indossando un cappuccio sulla testa. Questa disposizione ha visto il detenuto a cinque metri di distanza da un plotone di esecuzione composto da tre membri, che agiscono come volontari. Il particolare di un bersaglio posizionato sul petto, in corrispondenza del cuore, è un elemento significativo e nello stesso tempo controverso nel contesto di tali esecuzioni.
Le modalità di questa pena capitale, scelte anche da Mahdi, riflettono una marcata opposizione nei confronti dell’iniezione letale, un metodo che in passato ha sollevato polemiche per la sua umanità. Le esecuzioni mediante fucilazione sono considerate dai critici come relicti di un passato oscuro e brutale. Il difensore di Mahdi, David Weiss, ha espresso forti criticità, definendo l’evento come un atto “orribile”, indicando che tale pratica non dovrebbe appartenere a una società civilizzata, sottolineando l’importanza di un dibattito etico e giuridico più ampio.
La ripresa della fucilazione negli Stati Uniti
La South Carolina ha reintrodotto la fucilazione nel 2021, dopo un lungo periodo di interruzione. Con questo profilo, il suo utilizzo rappresenta sì una ripresa, ma segna anche una distinzione rispetto ad altre forme di esecuzione come l’iniezione letale e la sedia elettrica. Attualmente, oltre alla South Carolina, altri quattro stati americani – Utah, Idaho, Mississippi e Oklahoma – contemplano la fucilazione come metodo di esecuzione.
Nei primi mesi del 2023, l’episodio di Mahdi si inserisce in un contesto più ampio, segnando la dodicesima esecuzione negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. In totale, 23 dei 50 stati americani mantengono la pena di morte nei loro ordinamenti, mentre tre stati – California, Oregon e Pennsylvania – hanno adottato moratorie successive alle ulteriore contestazioni riguardanti la pena capitale. Questi eventi pongono un interrogativo cruciale sulla direzione futura della pena di morte negli Stati Uniti, in un dibattito che continua a scavare nel cuore della società americana.