Un uomo di trent’anni, originario di Lecco, è stato rinvenuto privo di vita nei boschi che si trovano sopra Crandola, in alta Valsassina. La scoperta fa seguito alla segnalazione di scomparsa effettuata dal padre, dopo che il giovane non si è ripresentato al punto di incontro fissato per un’escursione in montagna.
La scomparsa e l’allarme lanciato dal padre in valsassina
La vicenda ha avuto inizio nella mattinata di oggi, quando il trentenne e suo padre hanno deciso di andare a cercare funghi nei boschi sopra Crandola, piccolo centro in provincia di Lecco. I due hanno raggiunto l’area di Valsassina nelle prime ore del mattino, per dedicarsi a un’attività comune ad appassionati locali. Dopo aver varcato i confini dell’abitato di Crandola, si sono divisi per esplorare zone differenti, con una certa autonomia.
Il punto di ritrovo era stato concordato, ma quando verso mezzogiorno il giovane non è rientrato né ha dato segnali, suo padre ha capito che qualcosa non andava. Preoccupato, ha lanciato l’allarme alle autorità, mettendo così in moto le operazioni di ricerca. La scelta della zona si presentava complessa, visto il fitto bosco e la conformazione del terreno in alta quota, fattori che hanno complicato tempestivamente i soccorsi.
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L’intervento dei soccorsi e il ritrovamento del corpo
Le operazioni di ricerca sono scattate rapidamente, coordinate dalle strutture di emergenza territoriali. Il Soccorso alpino locale si è mosso immediatamente, affiancato dall’ausilio di un elicottero dei Vigili del fuoco per esplorare dall’alto ampie porzioni di territorio boschivo. L’impiego dei mezzi aerei si è rivelato determinante per scandagliare una superficie vasta e impervia.
Poco dopo metà giornata il corpo del giovane è stato individuato. Era privo di vita, in una zona difficile da raggiungere via terra. A questo punto, gli operatori del Soccorso alpino hanno avviato le manovre di recupero della salma, operazione delicata a causa del terreno e delle condizioni ambientali. Le cause del decesso saranno chiarite dai successivi accertamenti, ma l’episodio ha mobilitato l’intera comunità locale.
Contesto e difficoltà delle escursioni in alta valsassina
Qualche volta le uscite nei boschi sono rischiose, specialmente in ambienti come quelli dell’alta Valsassina. La zona è nota per i sentieri impervi e per la presenza di tratti boscosi fitti che possono disorientare anche escursionisti esperti. Inoltre, la raccolta di funghi è un’attività che porta a muoversi spesso fuori dai sentieri segnati, aumentando il rischio di perdita di orientamento.
L’intervento di soccorso in simili situazioni richiede un coordinamento rapido e strumenti adeguati, tra cui l’elicottero e le squadre di terra. Da tempo gli enti locali promuovono campagne per educare gli escursionisti a comportamenti prudenti e all’uso di dispositivi di comunicazione efficaci. Nonostante questi accorgimenti, gli incidenti restano un pericolo concreto, specie in sentieri isolati come quelli sopra Crandola.
L’attenzione delle autorità e delle squadre di soccorso
Le forze dell’ordine e le squadre di soccorso mantengono alta l’attenzione sui rischi collegati a questo tipo di escursioni, monitorando anche i possibili effetti delle condizioni meteorologiche sui percorsi montani. L’episodio odierno, in cui un giovane è stato trovato morto dopo poche ore di ricerche, sottolinea la necessità di prestare massima attenzione quando si affrontano queste attività in natura.