Escursionista tedesca cade per 100 metri sul colle della Lace in valle d'aosta, morto sul posto

Escursionista tedesca cade per 100 metri sul colle della Lace in valle d’aosta, morto sul posto

Un’escursionista tedesca è morta dopo una caduta di 100 metri al colle della Lace in valle d’Aosta; soccorso alpino e finanzieri del Sagf indagano sulle cause dell’incidente avvenuto con nebbia fitta.
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Un’escursionista tedesca è morta dopo una caduta di circa 100 metri al colle della Lace, in Valle d’Aosta. Le indagini sono affidate al soccorso alpino e ai finanzieri del SAGF. - Gaeta.it

Un’escursionista di nazionalità tedesca ha perso la vita oggi nella zona del colle della Lace, a circa 2.000 metri di quota, in valle d’aosta, precisamente nella valle del Lys. La donna è precipitata da un salto di roccia per quasi 100 metri, un incidente che ha provocato il decesso immediato.

Dinamica dell’incidente e caratteristiche del luogo

L’incidente si è verificato nella mattinata odierna in un’area montana caratterizzata da sentieri rocciosi e dislivelli importanti, non lontano dal confine con la svizzera. Il colle della Lace si trova a circa 2.000 metri di altezza, in una zona frequentata dagli appassionati di escursionismo ma con tratti che richiedono particolare attenzione. La caduta di circa 100 metri suggerisce il superamento accidentale di una parete rocciosa ripida, probabile punto in cui la donna ha perso l’equilibrio o ha messo un piede in fallo.

L’ambiente era interessato da una fitta nebbia, fattore che ha complicato notevolmente le operazioni di soccorso e recupero della salma. Questo dettaglio fa pensare che la visibilità ridotta possa aver contribuito all’incidente oppure ostacolato la capacità della vittima di orientarsi e muoversi in sicurezza.

Intervento del soccorso alpino e recupero della salma

Il soccorso alpino valdostano è intervenuto tempestivamente sul luogo dell’incidente. Le condizioni meteo con nebbia fitta hanno rallentato le operazioni di recupero, costringendo le squadre a muoversi con estrema cautela per evitare ulteriori pericoli. La salma è stata estratta dall’area impervia e poi trasportata ad Aosta per le procedure del caso.

Le operazioni hanno richiesto diversi minuti, a sottolineare la complessità dell’intervento dovuta alla conformazione del terreno e alle condizioni atmosferiche sfavorevoli. L’esperienza del soccorso alpino si è rivelata decisiva per consentire il recupero in sicurezza senza mettere a rischio gli stessi soccorritori.

Accertamenti dei finanzieri del sagf sulla dinamica e il riconoscimento

A occuparsi delle indagini sulla dinamica del tragico incidente sono i finanzieri del Sagf, il corpo di sicurezza transfrontaliero italo-svizzero con competenze anche in materia di soccorso e controllo del territorio montano. La loro attività punta a chiarire le circostanze precise della caduta e a confermare l’identità della donna investita dall’incidente.

In particolare, il Sagf sta affrontando sia il recupero di elementi oggettivi sul luogo, che la verifica documentale per stabilire la provenienza dell’escursionista e le sue generalità esatte. Questa fase richiede tempi tecnici per completare rilievi, raccolta testimonianze di eventuali persone presenti o informate e i riscontri medici necessari.

L’intervento congiunto tra soccorso alpino e finanzieri del Sagf rappresenta una procedura standard nelle situazioni di incidente fatale in montagna, per assicurare che tutti gli aspetti relativi al caso siano gestiti con accuratezza e rispetto delle norme.

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