La gestione della sicurezza nei cantieri passa anche attraverso la cultura e la formazione. A Milano, durante il seminario ‘La cultura della sicurezza nei cantieri’, il comandante dei vigili del fuoco Calogero Turturici ha messo in evidenza come l’errore umano rappresenti un problema che va ben oltre la semplice dimenticanza o disattenzione: si tratta di un fattore culturale. Controllare questo tipo di errore richiede docenti preparati e una formazione che tocchi tutte le componenti coinvolte nella sicurezza dei cantieri, dalle maestranze agli ingegneri che li progettano.
L’errore umano come problema culturale nella sicurezza nei cantieri
A Milano, durante l’incontro promosso dall’Ordine degli ingegneri con il supporto della Fondazione Foim e la Consulta regionale ordine ingegneri Lombardia , è emerso un concetto chiave: l’errore umano non si limita a quei comportamenti maldestri o imprudenti sul posto di lavoro. Calogero Turturici ha spiegato che spesso è l’assenza di una formazione adeguata a creare le condizioni per l’errore. Senza docenti all’altezza che sappiano trasmettere competenze e responsabilità è praticamente impossibile che si riducano i rischi legati a questi sbagli.
Nel contesto della sicurezza nei cantieri, la formazione non deve fermarsi solo agli operai ma deve coinvolgere chiunque possa influire sul processo lavorativo. Gli errori derivano anche dalla scarsa conoscenza o dalla superficialità con cui vengono gestite alcune fasi cruciali. Per Turturici la questione è innanzitutto culturale. I problemi non sono solo tecnici ma nascono dalla mancanza di un approccio corretto e consapevole verso la prevenzione degli incidenti.
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Un approccio culturale oltre le norme
Questo passaggio dalla semplice applicazione delle norme a un approccio culturale alla sicurezza è un tema che si sente sempre più necessario, proprio per evitare che si ripetano episodi gravi nei cantieri, un settore dove ogni dettaglio può fare la differenza. L’investimento sulla formazione è l’unico modo per creare una base solida capace di prevenire incidenti evitabili.
Errori tecnologici e progettazione: una componente sistemica
Alla formazione si aggiunge un’altra importante variabile: gli errori tecnologici. Secondo Turturici non si tratta solo dei limiti oggettivi della tecnologia impiegata, ma di errori sistemici che riguardano la progettazione complessiva dei cantieri, la documentazione, la scelta dei materiali e le modalità di vigilanza. Questo laboratorio di problematiche si traduce in una serie di rischi che non sono facilmente riconducibili all’errore umano singolo.
Il comandante dei vigili del fuoco ha richiamato alla memoria casi noti nella storia italiana, come i cantieri del teatro Petruzzelli a Bari, la Fenice a Venezia o la cattedrale di Torino, esempi concreti dove le difficoltà sono nate da scelte progettuali discutibili, che hanno avuto ripercussioni sulla sicurezza complessiva. Sono questi errori culturali a creare veri e propri problemi di sicurezza. Diventa quindi fondamentale affidare la progettazione a professionisti capaci di valutare a fondo tutti i rischi.
Il rapporto tra tecnologia e gestione del rischio
Il rapporto tra tecnologia e gestione del rischio dà vita a un sistema complesso, dove un errore materiale o di disegno può aumentare notevolmente i pericoli nel cantiere. Questo richiede un controllo attento e continuo, soprattutto in cantieri sensibili, come quelli per edifici storici o ambienti con alti rischi di incendio.
Come affrontare il rischio incendio nei cantieri attraverso la progettazione e la prevenzione
Quando si parla di cantieri, il rischio incendio deve essere affrontato con attenzione fin dalla fase progettuale. Turturici ha evidenziato le possibilità offerte dal codice di prevenzione incendi, uno strumento pratico per valutare il cambiamento dei pericoli in base alle lavorazioni che si svolgono. Grazie a questo codice, è possibile adottare misure adatte a garantire la sicurezza delle persone presenti nel cantiere.
Non basta installare estintori o porte tagliafuoco. La vera prevenzione sta nella capacità di ridurre le occasioni di incendio, evitando che il rischio aumenti in misura significativa.
Per diminuire la probabilità di innesco di incendi serve tenere sotto controllo fonti di rischio meccanico o elettrico. Nel 2024 il Comitato elettrotecnico italiano ha aggiornato le norme tecniche, introducendo misure più severe contro il rischio di innesco, con attenzione particolare ai cantieri in edifici storici dove i rischi possono essere maggiori.
Progettare con attenzione alle condizioni di rischio
Progettare un cantiere significa quindi tenere conto non solo della sicurezza sul breve periodo ma prevedere tutte le condizioni che possono far scattare un incendio e intervenire per eliminarle o limitarle. Dalla scelta dei materiali, alla formazione delle maestranze fino al monitoraggio costante dei rischi elettrici e meccanici.
La responsabilità delle maestranze e dei progettisti nella sicurezza dei cantieri
Non si può pensare che la sicurezza dipenda solo da operai o capocantiere. Turturici ha insistito sul fatto che le maestranze coinvolte nella progettazione e nella scelta tecnica dei materiali e delle soluzioni hanno una grande responsabilità. La sicurezza parte da chi definisce il progetto e sceglie come realizzarlo.
La qualità del lavoro e degli interventi dipende da questa selezione e dalla preparazione di chi si occupa della parte tecnica e organizzativa. Ogni errore o superficialità a questo livello può tradursi in problemi seri in cantiere. Questo aspetto, spesso trascurato, è centrale per evitare incidenti, soprattutto quelli legati al rischio di incendio.
Un richiamo agli ingegneri e ai professionisti
È un richiamo anche a ingegneri e professionisti a non sottovalutare questa dimensione e a costruire una cultura tecnica dove la sicurezza sia al centro del progetto. Solo così si possono evitare le situazioni di pericolo e lavorare in contesti realmente più sicuri.