La musica torna protagonista a Napoli con un evento dedicato alla pace e alla denuncia della violenza nel mondo. Il cantautore Enzo Avitabile, impegnato da sempre su temi sociali, ha organizzato un concerto gratuito in piazza Mercato il 29 giugno 2025. L’iniziativa si concentra non solo sul senso fisico della pace, ma anche sulla dimensione interiore e culturale, riflettendo sulla capacità del suono di creare legami profondi tra persone e comunità.
Il messaggio di pace e la dimensione interiore contro la guerra
Enzo Avitabile, nato e cresciuto a Napoli, sottolinea come la guerra incida sull’animo umano, trasformandolo in qualcosa di aggressivo e animalesco. Per questo motivo invita a scendere in piazza e non restare inermi di fronte ai conflitti che scoppiano nel mondo. La musica, per lui, rappresenta uno strumento per costruire un linguaggio d’amore, capace di unire persone, presenti nel singolo quartiere o sparsi nel pianeta. La sua aspirazione è ampliare quel “suono di comunità” che caratterizza parte della sua produzione artistica. Per Avitabile, la guerra non è solo un problema che si riscontra sul terreno fisico, ma anche un male che si insinua nei cuori e nelle coscienze.
Il concerto: musica, lingue e ospiti internazionali
Il concerto di domenica 29 giugno a Napoli riproporrà gran parte dei brani più significativi di Avitabile. Tra i pezzi in scaletta figurano “Soul Express”, “Salvamm ‘o munno”, “Canta Palestina”, “Tutt’egual song’ ‘e criature” e il più recente “A Uerr”. La serata si arricchirà di esecuzioni che uniranno italiano, napoletano, esperanto, swahili e griko, evidenziando l’idea di pace attraverso la diversità linguistica e culturale. Sul palco affiancherà Avitabile il cantante e musicista Daby Touré, originario della Mauritania e già nota voce accanto a Peter Gabriel. Ci sarà anche un artista italiano non ancora svelato, dato il carattere di promessa riservata che anticipa momenti musicali di rilievo. A questa formula parteciperanno anche ospiti improvvisati, aderendo al tema della condivisione e del dialogo tra culture diverse.
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Le celebrazioni per i 70 anni di enzo avitabile tra musica e arte
Il concerto si inserisce nel percorso dedicato ai 70 anni di Enzo Avitabile festeggiati a marzo 2025. Prima di questo evento, è stata organizzata la mostra “Enzo70” nella chiesa monumentale di San Severo al Pendino che ha raccolto più di ventimila visitatori. Inoltre, è stato pubblicato il vinile “Poesis”, che raccoglie i brani del cantautore letti da attori e personalità della cultura napoletana come Mario Martone, Toni Servillo, e Lina Sastri. Tutto ciò ha rappresentato un omaggio gratuito e partecipato, grazie al contributo di produttori, Comune e Regione Campania. Ora la musica torna protagonista con un concerto che va oltre la celebrazione personale e si riassume in un appello collettivo contro le disuguaglianze sociali e le sofferenze dei più vulnerabili, temi centrali nel percorso artistico di Avitabile.
Un impegno politico e sociale che attraversa cinquant’anni di carriera
La lunga attività di Enzo Avitabile è segnata da posizioni chiare in materia di giustizia sociale e pace. Il cantautore si definisce un artista “politico”, non nel senso partitico ma come chi si espone contro i “padroni” della guerra e del conflitto. Sul palco, Avitabile vuole costruire un dialogo tra musiche diverse, facendo diventare la sua musica quella degli altri e viceversa, per realizzare quel “suono di comunità” che spesso menziona. Persino brani già noti come “Soul Express” assumono nuove sfumature e interpretazioni in questo contesto. Nel corso della carriera ha collaborato con molti artisti internazionali, abbattendo barriere culturali e sonore attraverso incontri che hanno arricchito la sua produzione musicale.
La musica come strumento di pace e riflessione culturale da napoli al mondo
Enzo Avitabile ha costruito con gli anni uno stile riconoscibile, sia come compositore che come interprete. La sua musica rispecchia radici profonde nella cultura di Napoli ma si apre a suoni e lingue diverse. Quando gli si chiede se davvero la musica possa salvare il mondo, lui risponde con una certa prudenza: non è certo, ma crede che essa possa provare a farlo. Napoli, con le sue mille sfaccettature culturali, ha un ruolo da giocare nel diffondere messaggi di pace e rispetto, in un tempo in cui i conflitti si moltiplicano e la comunicazione interculturale appare più che mai necessaria. La serata del 29 giugno si propone come un appuntamento di respiro ampio, senza confini, un invito alla riflessione e alla partecipazione con il linguaggio universale della musica.