Emergenze fitosanitarie in Italia: serve innovazione per un’agricoltura sostenibile

Emergenze fitosanitarie in Italia: serve innovazione per un’agricoltura sostenibile

L’agricoltura italiana affronta oltre venti emergenze fitosanitarie, richiedendo innovazione e collaborazione tra esperti e agricoltori per garantire sostenibilità e sicurezza alimentare nel contesto del cambiamento climatico.
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Emergenze fitosanitarie in Italia: serve innovazione per un’agricoltura sostenibile - Gaeta.it

L’agricoltura italiana si trova a dover affrontare più di venti emergenze fitosanitarie, un quadro reso ancor più complesso da normative sempre più severe e dai drammatici effetti del cambiamento climatico. In questo contesto, è fondamentale promuovere e garantire l’accesso alle soluzioni innovative disponibili, necessarie per sviluppare colture in grado di resistere meglio agli stress biotici e abiotici. Queste tematiche sono state al centro dell’incontro “Emergenze fitosanitarie e innovazione: risposte biotecnologiche nel contesto normativo e climatico”, tenutosi a Rimini durante la fiera Ecomondo e organizzato dal coordinamento Cibo per la Mente, composto da 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana.

Dialogo tra esperti e agricoltori

All’evento hanno partecipato importanti figure del settore come il Senatore Bartolomeo Amidei, che è anche membro della Commissione Agricoltura e presidente dell’Intergruppo parlamentare “Made in Italy e Innovazione”, e Luca Casoli, direttore dei Consorzi Fitosanitari delle province di Modena e Reggio Emilia. Il dibattito ha visto l’intervento di esperti di varie discipline, scienziati, policy maker e agricoltori, tutti concordi sulla necessità di un approccio collaborativo che punti verso la sostenibilità e la sicurezza alimentare. Nell’apertura dell’incontro, Amidei ha dichiarato che “il governo italiano sta lavorando per promuovere l’innovazione in agricoltura,” evidenziando l’importanza di pratiche sostenibili per proteggere le piante dalle malattie.

La questione della protezione delle colture occupa un posto centrale nel dibattito agricolo attuale. Le sfide legate al cambiamento climatico, unito all’aumento della domanda alimentare, rendono urgente un aggiornamento delle normative che regola l’uso delle biotecnologie. A questo riguardo, il Senatore ha sottolineato che “sono stati previsti finanziamenti per la ricerca nelle biotecnologie” nella recente legge di bilancio, un passo significativo verso l’innovazione necessaria per il settore.

Rinnovamento delle tecniche agricole

Clara Fossato, portavoce di Cibo per la Mente, ha messo in evidenza come la mutagenesi mirata e la cisgenesi possano svolgere un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide ambientali, migliorando la resa delle colture e riducendo l’uso di risorse come acqua e nutrienti. Fossato ha sollecitato un riesame del quadro normativo europeo per facilitare l’uso di tecniche innovative, evidenziando che recenti sviluppi in Italia, come l’estensione della sperimentazione in campo aperto, sono passi progressivi.

La portavoce ha aggiunto che “è fondamentale costruire un dialogo costante con le istituzioni europee affinché gli agricoltori possano accedere in modo rapido e sicuro a queste tecnologie.” La protezione delle piante è imprescindibile per il successo delle coltivazioni e delle pratiche agricole sostenibili, che integrano vari approcci per fronteggiare le emergenze fitosanitarie.

L’importanza della sinergia tra tecnologia e agricoltura

Nicola Gherardi ha sottolineato come l’agricoltura moderna deve affrontare sfide sempre più complesse, dall’aumento della produzione alimentare fino alle minacce costanti di parassiti e malattie. Gherardi ha chiarito che l’integrazione di biotecnologie e metodi tradizionali potrebbe rappresentare un elemento chiave per garantire la sicurezza delle colture. Non si tratta solo di sopravvivere alle avversità, ma di costruire un “sistema alimentare sostenibile per le generazioni future.”

La sinergia tra innovazione e pratiche agricole tradizionali è vista come un driver per lo sviluppo e la competitività del settore, nelle sfide legate agli obiettivi del Green Deal europeo. La modifica delle varietà vegetali attraverso biotecnologie è una delle risorse disponibili e va utilizzata con attenzione.

Strategicità della ricerca e collaborazione

Il Professore Bruno Mezzetti ha messo in evidenza che la protezione sostenibile delle colture richiede programmi specifici di miglioramento genetico, sfruttando logiche innovative. Mezzetti ha enfatizzato l’importanza della collaborazione tra scienza, agricoltura e politica, per ottenere risposte rapide ed efficaci alle emergenze climatiche e fitosanitarie.

Sostenere la ricerca con finanziamenti adeguati è un obiettivo primario. Favorire un’unione tra diversi attori pubblici e privati è essenziale per superare le barriere attuali, consentendo un utilizzo più ampio delle biotecnologie. Solo affrontando con determinazione queste sfide sarà possibile trovare soluzioni utili per ridurre l’impatto delle emergenze fitosanitarie nel settore agroalimentare.

L’incontro di Rimini ha dimostrato che l’innovazione è imprescindibile per affrontare le sfide del tempo presente e futuro, confermando che il dialogo tra agricoltori, scienziati e istituzioni è fondamentale per il progresso del settore.

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