Nella provincia di Pescara, un’allerta sanitaria ha colpito nove comuni, dove l’acqua è stata dichiarata non potabile per il consumo umano. Questo provvedimento è stato emesso dalla ASL locale ed è legato all’analisi dei campioni prelevati da fontanine pubbliche, che hanno evidenziato valori superiori a quelli consentiti dalla legge. Le autorità sanitarie invitano la popolazione a prestare particolare attenzione, evitando di utilizzare l’acqua non trattata per fini alimentari.
I comuni coinvolti e le aree interessate
L’allerta riguarda un totale di sette comuni, alcuni dei quali hanno riscontrato problemi di contaminazione su tutto il territorio, mentre per altri il provvedimento è limitato a specifiche contrade. In particolare, i comuni di Cappelle sul Tavo, Picciano, Collecorvino, Loreto Aprutino e Moscufo hanno subito la sospensione dell’uso dell’acqua per scopi alimentari su scala comunale. A Montesilvano, le contrade colpite includono Villa Carmine, Colle Arena Alta, Colle della Selva, Collevento, Macchiano e Barco.
A Penne, invece, l’acqua non è potabile nelle contrade di San Pellegrino, Colle San Giovanni e Collalto, mentre a Pianella il divieto si estende sull’intero comune, fatta eccezione per le contrade di Cerratina, Castellana, Vicenne Sud, Conoscopane, Nardangelo e Morrocino. Infine, a Spoltore, si segnala il divieto di utilizzo dell’acqua nel centro storico, a Villa Santa Maria e a Caprara. La mancanza di acqua potabile in queste zone crea notevoli disagi per i residenti, costretti a ricorrere ad alternative per le loro esigenze quotidiane.
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Le analisi dell’Azienda comprensoriale acquedottistica
A seguito delle segnalazioni, l’Azienda comprensoriale acquedottistica di Pescara ha avviato una serie di controlli e prelievi su tutta la rete idrica. I risultati di queste analisi sono attesi per sabato e saranno cruciali per comprendere la gravità della situazione e determinare le misure correttive necessarie. La presenza di enterococchi, rilevata nei campioni prelevati, ha destato preoccupazione tra le autorità sanitarie, richiedendo un intervento tempestivo per garantire la sicurezza delle forniture idriche.
La ASL, in un comunicato ufficiale, ha invitato i cittadini a non utilizzare l’acqua per fini alimentari fino a nuova comunicazione, specificando che la bollitura dell’acqua potrebbe rappresentare una misura preventiva utile in attesa dei risultati analitici del monitoraggio in corso. L’incertezza su quando il problema potrà essere risolto sta alimentando le preoccupazioni della popolazione, che attende sviluppi positivi.
Le raccomandazioni per i cittadini
In questo scenario di emergenza, la ASL ha esortato i cittadini a prestare particolare attenzione e praticare una serie di accorgimenti per preservare la salute. È fondamentale evitare l’uso dell’acqua per bere, cucinare o lavare alimenti, a meno che non venga previamente bollita. Questo consiglio è cruciale poiché la contaminazione dell’acqua può avere conseguenze gravi, come infezioni gastrointestinali e altri disturbi.
Oltre a non consumare l’acqua non trattata, il rispetto delle norme igieniche diventa imperativo, soprattutto in momenti di crisi come questo. Le famiglie sono invitate a tenere a disposizione acqua confezionata per garantirsi un approvvigionamento sicuro. L’amministrazione comunale sta lavorando per informare la cittadinanza e garantire che le informazioni siano diffuse in modo tempestivo e chiaro. Le autorità locali collaborano con la ASL e l’ACA per affrontare la crisi e garantire la risoluzione del problema quanto prima, mentre i residenti attendono aggiornamenti sulle misure di sicurezza e sulla qualità dell’acqua nella loro area.