Le prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente della regione veneto sono state fissate per l’autunno 2025 e non, come alcuni ipotizzavano, per la primavera successiva. Il consiglio di stato ha chiarito quali norme devono essere seguite per stabilire la data dei voti e ha respinto l’idea di un rinvio previsto dalla legge elettorale regionale, confermando così le scadenze della legislatura in corso.
Chiarimenti del consiglio di stato sulla normativa elettorale in veneto
Il consiglio di stato ha ricevuto dal veneto una richiesta di parere per definire quale norma si dovesse applicare al momento di fissare la data delle elezioni regionali. Il nodo del problema riguardava la cosiddetta “finestra” prevista dalla legge elettorale regionale, che avrebbe consentito lo spostamento delle votazioni alla primavera del 2026. I giudici hanno però puntualizzato che questa opzione non è compatibile con la legge statale, che impone un limite massimo per la durata degli organi elettivi.
Per i magistrati amministrativi la legge regionale non può sovrapporsi o derogare a quella nazionale quando esiste una regolamentazione chiara sul termine della legislatura. La scelta del veneto, quindi, deve rispettare questa gerarchia normativa, e questo vincolo ha escluso la “finestra” per il rinvio, rendendo dunque inevitabile lo svolgimento del voto entro determinati tempi stabiliti a livello statale.
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Quando si svolgeranno le elezioni regionali in veneto
Il consiglio di stato ha definito come termine ultimo per lo svolgimento delle elezioni la data del 20 novembre 2025, ovvero entro sessanta giorni dalla scadenza naturale dei cinque anni della legislatura attuale. Poi, ha spiegato, il voto deve cadere in una domenica compresa nei sei giorni successivi, il che posiziona molto probabilmente l’appuntamento elettorale nella domenica del 23 novembre 2025.
Questa indicazione è stata fornita per garantire il rispetto della durata legale degli organi elettivi, evitando così proroghe o spostamenti che potrebbero allungare il mandato oltre il limite imposto dalla legge nazionale. Il vincolo temporale ha quindi imposto una data precisa per l’appuntamento democratico, delimitando inoltre il periodo in cui le forze politiche venete potranno organizzare la campagna elettorale.
Impatti pratici e contesto politico delle elezioni in veneto
Il fatto che le elezioni si svolgano entro l’autunno 2025 crea uno scenario politico chiaro e definito nella regione veneto. I partiti locali e nazionali devono ora concentrare le loro energie sulla preparazione delle liste e delle strategie, senza poter fare affidamento su possibili slittamenti o rinvii della competizione elettorale.
Questa certezza temporale segue alcune incertezze nate negli ultimi mesi, quando la legge regionale aveva aperto uno spiraglio per rinviare la tornata elettorale. Ora invece gli attori politici sanno di dover tornare alle urne nel giro di pochi mesi, con tutti i riflessi che questo potrà avere sugli equilibri regionali e sul programma di governo della regione veneto. Tra le sfide, spiccano temi come lo sviluppo economico, le infrastrutture e le politiche sociali, questioni centrali nel dibattito locale.
Ruolo del consiglio di stato e rispetto delle normative nazionali nelle elezioni regionali
Il consiglio di stato ha confermato in questo caso il ruolo di garante del rispetto delle leggi statali in materia elettorale, sottolineando che le singole regioni devono attenersi alle norme generali stabilite dallo stato, soprattutto quando si tratta di scadenze elettorali. La decisione presa rappresenta un esempio di come venga applicato il principio di supremazia della legislazione nazionale sulle normative regionali in ambito politico-amministrativo.
L’ente si è quindi pronunciato sull’interpretazione del quadro normativo, chiarendo in modo definitivo ciò che andava stabilito: le normative locali in materia di elezioni non possono seppellire o ignorare i vincoli fissati dalle leggi centrali, soprattutto su tempi e durate degli incarichi elettivi. Nell’ordinanza pubblicata, il consiglio di stato ha fornito indicazioni precise e puntuali che saranno utilizzate dagli organismi regionali per predisporre le procedure finali al voto previsto entro novembre 2025.