Un evento importante si è svolto nella sala teatro dell’I.C. 1 Cangemi di Boscoreale, incentrato sui temi della legalità e della cittadinanza consapevole. Con il supporto del Progetto di istituto “Percorsi di Legalità“, gli studenti hanno avuto l’opportunità di incontrare la Dott.ssa Angela Mallardo, autrice del libro “Giancarlo, il bambino che vivrà per sempre“. L’incontro, curato dalla Prof.ssa Carolina D’Auria, referente per la legalità, ha visto la partecipazione attiva delle classi quinte della Scuola Primaria e delle classi I C-I D-II C- II E della Scuola Secondaria di I grado, rendendo la giornata un’occasione di riflessione e dialogo su tematiche fondamentali per le nuove generazioni.
L’importanza della legalità nell’educazione
La Dirigente Scolastica, Prof.ssa Carmela Mascolo, ha aperto l’incontro, mettendo in risalto la necessità di educare i giovani a temi cruciali come la legalità e il rispetto per le regole. L’accento è stato posto sull’importanza che la scuola ha nel guidare gli studenti verso una maggiore consapevolezza civica, un aspetto talmente rilevante da diventare un elemento fondamentale della formazione delle nuove generazioni. In un’epoca in cui le strade possono apparire devianti per i più giovani, questo tipo di iniziative serve a contrastare il rischio di cadere in trappole pericolose e a fornire strumenti critici per orientarsi nella realtà. Attraverso la narrazione proposta da Mallardo, gli alunni hanno avuto acceso a una visione diversa della legalità, vista non solo come obiettivo normativo, ma come un valore da vivere quotidianamente.
La voce di Giancarlo Siani
Il libro “Giancarlo, il bambino che vivrà per sempre” offre un racconto inedito della vita di Giancarlo Siani, un giovane cronista vittima della criminalità, che emerge come esempio di coraggio e integrità. Angela Mallardo, nella sua presentazione, ha saputo trasferire ai ragazzi non solo i fatti, ma anche emozioni e valori, permettendo loro di identificarsi con la figura di Siani. La scrittura in prima persona consente ai lettori più giovani di comprendere i dilemmi e le sfide affrontate dal protagonista, rendendo la narrazione più vicina e accessibile. Il racconto non si limita a una celebrazione della memoria, ma invita i bambini e i ragazzi a riflettere su cosa significhi crescere in un contesto complesso, facendo i conti con le ingiustizie e le difficoltà di una società non sempre equa. Così, l’incontro non diventa solo un’illuminazione su Siani, ma un invito a considerare le scelte quotidiane e le direzioni che ciascuno di loro può prendere.
Il dialogo aperto con gli studenti
Durante la mattinata, Angela Mallardo ha dato spazio alle domande degli studenti, ricevendo con interesse le loro curiosità e osservazioni. Questo dialogo diretto ha arricchito l’incontro e ha permesso una comprensione profonda dei valori che la legalità comporta. Le riflessioni dei ragazzi hanno evidenziato come bullismo e cyberbullismo possano essere collegati alla microcriminalità, causando preoccupazione per il futuro delle nuove generazioni. Angela Mallardo ha aiutato a contestualizzare questi temi nel più ampio dibattito sulla legalità, sottolineando la necessità di scrivere un capitolo importante nella vita dei ragazzi attraverso la conoscenza e il rispetto delle regole. Questa interazione ha dimostrato l’impatto educativo di tali incontri, in cui il sapere e il confronto generano un’esperienza formativa, creando consapevolezza e comprensione.
Il contributo di Libera e la memoria delle vittime
Presentando il panorama della legalità in Italia, Sergio D’Alessio, presidente del presidio di Libera di Boscoreale, ha fatto riferimento anche ad altre vittime innocenti della criminalità. Il 21 Marzo, Giornata della memoria delle vittime di mafia e camorra, è stato richiamato come un momento fondamentale per ricordare le ingiustizie subite da alcune persone, sottolineando l’importanza di unire la memoria alla costruzione di una società giusta. Tali riflessioni hanno acceso nei giovani una maggiore attenzione verso la legalità come presupposto imprescindibile per vivere in una comunità sana. Attraverso la memoria di chi ha lottato per i diritti e la giustizia, si avvia un percorso educativo che mira a formare cittadini attivi e consapevoli.
Un evento che rimarrà impresso nella mente degli studenti e degli insegnanti, segnando un passo importante nell’educazione ai valori della legalità. La scuola ha il compito di continuare su questa strada, affinché la memoria storica e i valori civici siano sempre al centro della formazione delle nuove generazioni.