Il tema dell’economia circolare e della sostenibilità mantiene un ruolo centrale nelle discussioni internazionali, nonostante le incertezze dovute agli sviluppi geopolitici recenti. Le stime indicano che entro il 2030 questa transizione potrebbe liberare risorse per circa 4,5 trilioni di dollari, una cifra che sposta il dibattito dal “se” al “come” investire in modo efficace. Alla terza edizione di Investopia Europe, evento promosso dal Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti e svoltosi a Milano, esperti e rappresentanti istituzionali si sono confrontati su strategie, opportunità e sfide legate a questo passaggio.
Investopia europe a milano: un forum tra innovazione e investimenti sostenibili
La terza edizione di Investopia Europe si è tenuta presso Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, un luogo simbolo per la finanza italiana e internazionale. L’evento è stato organizzato dal Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti in collaborazione con Efg Consulting. Il dibattito si è concentrato su come costruire ponti tra innovazione tecnologica e finanziamenti, in un contesto globale che va dalla digitalizzazione alle relazioni geopolitiche.
Importanza della collaborazione tra istituzioni e mercati
Federico Pippo, direttore del master in Corporate Finance della Sda Bocconi School of Management, ha sottolineato l’importanza di mettere in rete istituzioni e mercati per immettere capitali verso progetti sostenibili. Il convegno è servito a far emergere le potenzialità dell’economia circolare, soprattutto in un momento in cui la sfida energetica e ambientale chiede risposte urgenti. Le occasioni per investimenti esistono e, come evidenziato durante l’incontro, la priorità non è più discuterne l’opportunità ma capire come indirizzarli al meglio.
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Economia circolare: opportunità finanziarie tra performance e sostenibilità
Secondo Pippo le evidenze raccolte dalla ricerca accademica mostrano che la sostenibilità produce risultati positivi in più ambiti, dalla stabilità economico-finanziaria delle aziende, fino all’apprezzamento dei mercati finanziari. Le imprese che adottano modelli circolari e pratiche di sviluppo sostenibile registrano performance più solide e una risposta migliore da parte degli investitori.
Investimenti in tecnologie pulite e innovazione
Gli investimenti in tecnologie pulite, riciclo avanzato e innovazioni per ridurre gli sprechi generano vantaggi che si riflettono anche nelle valutazioni di mercato. Questo quadro giustifica l’appello a un lavoro congiunto tra istituzioni pubbliche, governi e università. L’elemento della digitalizzazione è efficace per far emergere nuove soluzioni che permettono di sbloccare il valore economico delle risorse riutilizzate e di limitare gli impatti ambientali, creando un circolo virtuoso.
Ruolo strategico degli emirati arabi uniti per i rapporti geopolitici e finanziari globali
Gli Emirati Arabi Uniti si presentano come un punto di incontro cruciale tra Europa, America e Asia. Questa posizione geografica rende il Paese una piattaforma naturale per negoziare e facilitare accordi tra diverse aree del pianeta, come evidenziato da Federico Pippo. In particolare, la capacità di attrarre investimenti dalla regione del Medio Oriente li rende attori fondamentali per accompagnare le transizioni economiche e ambientali globali.
Alleanze strategiche e collaborazione internazionale
L’intenzione è di sfruttare le alleanze strategiche per promuovere collaborazioni concrete su temi legati all’economia circolare. Questa mediazione potrebbe attenuare le tensioni geopolitiche, favorendo un confronto più efficace tra nazioni diverse negli interessi, ma con obiettivi comuni in campo ambientale e finanziario. Gli Emirati puntano a confermare il proprio ruolo come hub di innovazione e capitale, in particolare nel contesto di una finanza sempre più attenta alla sostenibilità.
Il dialogo creato durante l’evento di Milano ha permesso di mettere in evidenza non solo le sfide, ma anche i passi pratici per far collidere interessi economici e tutela delle risorse naturali. Il mix tra istituzioni, investitori e mondo accademico apre una strada per un’economia meno basata sul modello lineare e maggiormente orientata alla circolarità. L’interesse e l’attenzione mostrata dagli attori coinvolti indica un impegno crescente verso modelli sostenibili.