Aldo Hugo Sallustro, amministratore delegato e patron del gruppo Panini, è venuto a mancare improvvisamente all’età di 75 anni. La sua scomparsa, avvenuta ieri, ha destato profondo cordoglio nel mondo dell’editoria e del collezionismo. Sallustro ha guidato per decenni l’azienda modenese, portandola a livelli di eccellenza mondiali nel settore delle figurine e dei fumetti, fra cui le note pubblicazioni di Topolino e Marvel. Per tutta la settimana ha continuato a lavorare in ufficio, dimostrando un impegno costante fino agli ultimi giorni.
la carriera e gli inizi di aldò hugo sallustro
Aldo Hugo Sallustro nasce nel 1949 a Buenos Aires, Argentina, in una famiglia che già aveva legami profondi con importanti realtà industriali e sportive. Il padre, Oberdan Sallustro, ricopriva il ruolo di presidente nella filiale locale della Fiat, confermando un legame solido con il mondo industriale internazionale. Lo zio Attila Sallustro, inoltre, era noto nel mondo del calcio, avendo militato come giocatore nel Napoli tra il 1926 e il 1937.
Questi elementi familiari sono stati parte del contesto che ha formato Sallustro, sostenendolo nel suo percorso imprenditoriale. Dopo aver assunto il controllo di Panini nel 1992, ha esercitato una guida continua e stabile per oltre trent’anni. Durante questo periodo l’azienda ha attraversato fasi diverse, cambiando proprietà più volte ma mantenendo la sua identità e il suo ruolo di primo piano nel mercato globale.
un impegno costante e un’eredità duratura
la trasformazione del gruppo panini sotto la sua guida
Panini è nata a Modena nel 1961 come piccola realtà artigianale, fondata dai fratelli Panini. Durante la gestione di Sallustro l’azienda ha vissuto molteplici trasformazioni proprietarie e strategiche. È passata di mano diverse volte, entrando nel portafoglio di gruppi come Bain Capital, Gallo, Cuneo, e De Agostini. Ha avuto collegamenti anche con Marvel, il gigante americano dei fumetti, e con la Fineldo, società con legami nel settore industriale e finanziario.
Sallustro ha gestito con fermezza queste fasi di passaggio, riuscendo a conservare il controllo operativo fino al 2016, quando è divenuto proprietario insieme alle sorelle Anna e Teresa Baroni. Il suo intervento è stato decisivo per consolidare Panini come una multinazionale solida. L’azienda è riuscita a diversificare l’offerta, ampliando i mercati e il catalogo prodotti, rimanendo leader nella produzione e distribuzione di figurine a livello mondiale.
panini oggi: vendite, dimensioni e presenza globale
Oggi il gruppo Panini, con sede a Modena, si presenta come una colonna portante nel comparto delle figurine e dei fumetti. Vendono annualmente più di 5 miliardi di figurine in tutto il mondo, un dato che conferma la loro presenza capillare in diversi paesi e continenti. Il fatturato ha superato 1,5 miliardi di euro, triplicando rispetto al 2017, indice di una crescita importante e costante.
Il successo commerciale nasce dal mix fra tradizione e innovazione, poiché le collezioni di figurine continuano ad affascinare intere generazioni, mentre l’azienda ha esplorato mercati nuovi e supporti digitali. La varietà dei prodotti, dal calcio ai supereroi di Marvel, da Topolino alle formule più recenti, garantisce una base solida per il consolidamento su scala globale.
Sallustro ha mantenuto un ruolo operativo fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Era solito raggiungere l’ufficio ogni mattina, supervisionando direttamente i numeri e le strategie per espandere il business in nuove direzioni. Questa partecipazione quotidiana indicava quanto fosse coinvolto nella vita dell’azienda, mettendo esperienza e attenzione per mantenere la posizione acquisita nel corso dei decenni.
un ruolo attivo fino alla fine
una figura di riferimento per l’imprenditoria modenese e il mondo dell’editoria
L’imprenditore lascia un’eredità importante nel tessuto economico e culturale di Modena. Panini è una realtà che non solo ha portato ricchezza, ma ha anche valorizzato la città in ambito internazionale. L’azienda rimane un punto di riferimento per chi si occupa di editoria per ragazzi e giochi di collezione. Le figurine, considerate un passatempo di milioni di persone da anni, devono molto all’intuito e alla strategia di Sallustro.
Il suo stile di gestione ha contribuito a trasformare un’azienda familiare in un vero colosso globale. Il fatto che abbia condotto da vicino tutte le fasi del gruppo mostra la sua dedizione. La continuità nel comando ha generato stabilità, incentivando i successi delle ultime decadi. Sallustro era noto per la sua attenzione alle cifre e ai mercati, un approccio che ha fatto la differenza nel mantenere Panini al vertice.
La morte improvvisa interrompe una lunga carriera vissuta sul campo e con responsabilità dirette. Le testate come il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport e la Gazzetta di Modena hanno dato notizia dell’evento, segnalando anche come il manager fosse presente fisicamente al lavoro fino a venerdì. Questo dettaglio rende ancor più evidente l’impegno e la passione con cui ha condotto il gruppo.
L’assenza di Aldo Hugo Sallustro segna un momento di riflessione per il gruppo Panini e per il settore editoriale italiano. La giornata di ieri resterà indelebile per quanti hanno seguito da vicino la sua figura e l’azienda modense, cresciuta con lui e grazie a lui negli ultimi decenni.