L’addio a Stefano Foresi, esponente politico noto ad Ancona, segna la fine di una lunga stagione di impegno civico nella città marchigiana. Foresi ha lasciato un’impronta netta, sia nelle istituzioni locali sia tra i cittadini con cui era in contatto diretto per quasi vent’anni. La sua morte, avvenuta nel 2025, è stata accolta con messaggi di stima da diverse aree politiche.
Il percorso politico di stefano foresi ad ancona
Stefano Foresi aveva 76 anni quando si è spento all’ospedale di Torrette, dove era ricoverato da tempo. La sua lunga carriera politica si è sviluppata soprattutto ad Ancona, dove ha ricoperto ruoli di rilievo. Dal 2001 al 2013 è stato presidente della seconda circoscrizione, un incarico che gli ha permesso di entrare in contatto diretto con le esigenze del quartiere e dei suoi abitanti. Dopo questa esperienza, nel 2013 ha assunto vari incarichi nella giunta comunale guidata da Valeria Mancinelli, con deleghe importanti come mobilità, partecipazione democratica, verde pubblico, sicurezza e protezione civile.
Nel maggio dello stesso anno, proprio per motivi di salute legati a una malattia grave, Foresi ha deciso di abbandonare la carica di consigliere comunale. La sua malattia lo ha progressivamente debilitato fino al decesso riportato nel 2025. Il legame con la politica locale, tuttavia, ha segnato il suo modo di vivere e di avvicinarsi alle persone, rendendolo una figura conosciuta e apprezzata in città.
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Il rapporto con i cittadini e l’impegno sociale
Il tratto che più emerge nelle testimonianze arrivate dopo la sua morte è la dedizione senza riserve che Foresi aveva verso Ancona e i suoi abitanti. Era chiamato semplicemente “l’assessore”, un nomignolo che in città lo identificava per la sua disponibilità e la capacità di rispondere sempre alle richieste che provenivano dal territorio. Non faceva differenze, giorno e notte era pronto a intervenire o ascoltare le necessità dei cittadini.
La sua figura si caratterizzava per la correttezza e la costante presenza, sia nei ruoli istituzionali sia nel volontariato e nelle associazioni locali. Aveva una presenza attiva negli ambienti sociali, non limitandosi solo ai compiti formali della politica ma partecipando con continuità alla vita reale della città. La sua azione spaziava tra l’organizzazione di iniziative per migliorare gli spazi verdi, la sicurezza urbana e anche la promozione della partecipazione diretta della cittadinanza alle decisioni pubbliche.
Le reazioni al lutto nelle istituzioni e tra gli esponenti politici
Dopo la notizia della morte di stefano foresi sono arrivati numerosi messaggi di cordoglio che hanno attraversato l’intero spettro politico anconetano, confermando il rispetto trasversale guadagnato durante la sua carriera. Angelo Eliantonio, assessore comunale di Fratelli d’Italia, ha commentato su un social network: “Stefano foresi era davvero una brava persona, uno di quelli ai quali si vuole bene, anche se non si è d’accordo con lui. Ciao ‘assessore’.”
Simone Pugnaloni, ex sindaco di Osimo e attuale presidente del consiglio comunale di Osimo, ha ricordato Foresi come “un grande uomo e un politico di qualità” e ha sottolineato la militanza nel Partito democratico che li aveva spesso visti impegnati negli stessi ambienti. Pugnaloni ha evidenziato il carattere cordiale e sempre sorridente di Foresi, l’entusiasmo con cui affrontava la politica, e l’amore per la propria città. Alla famiglia ha rivolto un “caro abbraccio e sentite condoglianze” per la perdita.
Le espressioni di stima arrivano anche da molti altri ambiti, manifestando la figura di un amministratore che ha dato voce e sostegno concreto ai residenti di ancona e a chiunque si rivolgesse a lui per una soluzione.
La malattia e il ritiro dagli incarichi pubblici
Negli ultimi mesi della sua vita Stefano Foresi aveva lasciato il ruolo di consigliere comunale, dopo una lunga battaglia contro una malattia grave che, nonostante le cure, lo ha portato al decesso. Il ricovero all’ospedale di Torrette ha segnato la fase finale di un percorso di sofferenza accettata con riservatezza.
La decisione di lasciare l’incarico è giunta nel maggio 2025, suscitando un senso di rimpianto tra chi lo conosceva e stimava in città, ma al tempo stesso rispetto per la scelta fatta nel rispetto del proprio stato di salute. Questo ritiro ha interrotto una presenza costante e prolungata nel consiglio comunale, dove Foresi aveva portato una visione pragmaticamente orientata al miglioramento della vita urbana, in particolare nell’ambito della sicurezza e della mobilità cittadina.
La scomparsa ha colpito un mondo politico e sociale che da tempo riconosceva in lui un punto di riferimento stabile, soprattutto nella seconda circoscrizione e nelle iniziative rivolte alla cittadinanza più fragile.
L’eco del suo lavoro resta nell’esperienza della città di ancona e nelle testimonianze dirette di quanti hanno avuto con lui un rapporto umano e politico. La figura di stefano foresi, impegnato fino alla fine a rispondere ai bisogni dei suoi concittadini, si conferma parte della storia recente della città.