Duran duran agli i-days: tra ricordi degli anni 80 e appelli per la pace in ucraina e gaza

Duran duran agli i-days: tra ricordi degli anni 80 e appelli per la pace in ucraina e gaza

Il concerto dei Duran Duran agli i-Days di Milano ha unito ventimila fan con hit dagli anni Ottanta a oggi, momenti di riflessione sulla pace in Gaza e Ucraina e la celebrazione dei 65 anni di John Taylor.
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Il concerto dei Duran Duran agli i-Days di Milano ha coinvolto ventimila fan con un mix di grandi successi e brani recenti, celebrando anche i 65 anni di John Taylor e lanciando appelli per la pace in Gaza e Ucraina. - Gaeta.it

Il concerto dei duran duran agli i-days di milano ha riunito circa ventimila spettatori, molti dei quali cresciuti con la musica degli anni Ottanta. La band britannica ha alternato brani storici a pezzi più recenti, accompagnando il pubblico in un viaggio tra passato e presente, mentre dal palco sono arrivati appelli per la pace in zone di conflitto come gaza e ucraina. I festeggiamenti per i 65 anni di john taylor hanno dato un tocco personale a una serata ricca di emozioni.

Un tuffo nella storia del pop: il setlist che ha attraversato quattro decenni

La scaletta del concerto è stata un mix calibrato tra hit storiche e brani dell’ultimo decennio. L’atmosfera è stata accesa fin dalle prime note di night boat e wild boys, due pezzi che hanno fatto ballare e cantare la platea, molti ormai ex adolescenti degli anni Ottanta. La band ha proseguito con hungry like the wolf, brano che da sempre è uno dei simboli della loro carriera.

Tra i momenti più attesi è arrivata l’esecuzione della colonna sonora di “a view to a kill” , che ha riportato la memoria della platea a grandi pellicole e sound tipici di quegli anni. Ecco allora invisible, dal disco del 2021 future past, a indicare come la band non si limiti a rivangare il passato ma prosegua anche con nuovi progetti. Poco dopo è tornata la classicità degli anni Ottanta con notorious, accompagnata da un video led che mostrava una new york stilizzata.

Simon le bon e il legame con il pubblico

simon le bon, voce storica del gruppo, ha chiesto più volte al pubblico se si stesse divertendo durante il festival, sottolineando il legame molto forte con chi li ascolta da anni. La serata ha poi incluso night runner, un featuring con timbaland e justin timberlake risalente al 2007, e brani dall’ultimo album danse macabre, come super freak, cover tratta dalla band electric light orchestra. Non sono mancati momenti che hanno strizzato l’occhio al passato più horror, con immagini cult proiettate durante friends of mine.

Appelli per la pace tra gaza e ucraina e momenti di riflessione

Non è stato solo un concerto all’insegna della festa e del divertimento. simon le bon ha preso un momento per rivolgersi al pubblico con un appello alla pace. Ha chiesto di dedicare un pensiero a chi sta soffrendo a gaza e in ucraina, zone segnate da conflitti e tensioni. Ha parlato di “fratelli e sorelle” che lottano semplicemente per vivere in pace, citando direttamente ordinary world, uno dei loro brani più noti.

Quel momento di silenzio e riflessione ha spezzato la serata, ricordando come la musica possa servire anche da veicolo per messaggi importanti, capaci di unire realtà lontane e diverse tra loro.

Atmosfera raccolta con come undone

La dimensione più intima è riaffiorata con come undone, in cui la corista anna ross ha accompagnato la voce di simon, creando un’atmosfera raccolta in mezzo a un evento così ampio e rumoroso.

Il compleanno di john taylor e la chiusura con i grandi successi

La band ha salutato il pubblico con luci più accese e suoni coinvolgenti sulle note di sunrise, mentre simon conversava in un italiano semplice ma efficace con chi lo ascoltava. Ha presentato uno ad uno i membri del gruppo, concedendo un momento speciale al bassista john taylor, festeggiato per i suoi 65 anni.

Sul palco è arrivata la torta con la moglie di john, in un attimo di festa condivisa con il pubblico, definito da simon “il migliore” per celebrare un traguardo così personale. Prima di questo momento di festa, john è stato ironicamente invitato a suonare il basso con un incoraggiamento molto diretto.

Finale con grandi successi e coinvolgimento del pubblico

Dopo i saluti, si è alzato il volume con planet earth, un altro pezzo che ha segnato gli inizi della carriera della band. Sono seguiti the reflex, girls on film e psychokiller. Una richiesta scherzosa di simon ha fatto sì che nick rhodes scattasse foto al pubblico, invitato a sorridere e fare facce da selfie.

Al termine, con la bandiera italiana in mano, simon ha guidato il pubblico in save a prayer, brano che ha coinvolto tutti nella partecipazione corale. La notte è salita di ritmo con un finale da brividi, in cui john taylor ha guidato l’introduzione al basso di rio, un successo del 1982 che, ascoltato nel 2025, mantiene intatto il suo impatto e potenza sonora.

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