Duran duran a san siro, ventimila fan hanno cantato quarant’anni di successi e omaggi particolari

Duran duran a san siro, ventimila fan hanno cantato quarant’anni di successi e omaggi particolari

il 15 giugno 2025 all’ippodromo di san siro i duran duran hanno coinvolto ventimila fan con un concerto che ha unito successi storici, nuove canzoni e momenti simbolici come l’esibizione dei les votives
Duran Duran A San Siro2C Ventim Duran Duran A San Siro2C Ventim
Il 15 giugno 2025, i Duran Duran hanno emozionato 20.000 fan all’ippodromo di San Siro con un concerto che ha unito i loro successi anni ’80 a brani recenti, creando un’atmosfera coinvolgente e multigenerazionale. - Gaeta.it

La serata del 15 giugno 2025 all’ippodromo di san siro ha visto un grande ritorno live nella capitale della moda. Ventimila persone si sono radunate per vedere i duran duran, band simbolo degli anni ottanta, protagonisti di un concerto che ha ripercorso oltre quattro decenni di carriera. Il pubblico, formato in larga parte da fan che li hanno seguiti sin dagli esordi, ha dimostrato entusiasmo e coinvolgimento per tutta la durata dello show.

Un pubblico multigenerazionale e un’atmosfera carica di ricordi

All’ippodromo di san siro, l’atmosfera della serata ha preso forma già prima dell’inizio della performance dei duran duran. Il numeroso pubblico, soprattutto donne che hanno vissuto l’adolescenza negli anni ottanta, si è stretto attorno all’apertura affidata ai Les Votives. La giovane band ha catturato l’attenzione con un rock pulsante e un gesto politico non scontato: hanno mostrato una bandiera palestinese attaccata al dorso della chitarra. Questo momento ha creato un breve ma evidente dibattito tra gli spettatori, senza interrompere l’entusiasmo generale.

L’attesa del pubblico

L’attesa per l’ingresso della band londinese è cresciuta minuto dopo minuto. Ogni generazione presente ha trovato un legame con la musica che ha accompagnato diversi momenti della propria vita. Non si trattava solo di nostalgia, ma di un desiderio concreto di viverla insieme, in piazza, ridando voce a testi e melodie che hanno segnato la cultura pop.

Il concerto: dai successi storici alle concessioni al presente

Simon Le Bon e i suoi compagni hanno iniziato il concerto con “Velvet Newton”, un brano del 2021, scelta che ha introdotto un viaggio nel tempo capace di unire passato e presente. Da lì, il pubblico è stato trasportato agli inizi della carriera, con l’esecuzione di “Night Boy” del 1981. Il pezzo, poco conosciuto rispetto agli ingressi più mainstream, ha offerto ai fan la possibilità di riscoprire vecchie sonorità con una nuova energia.

La scaletta ha proseguito con brani più noti, come “Wild Boys”, il cui titolo è stato ripetuto senza sosta dal pubblico, capace di seguire ogni strofa e movimento del palco. Simon, con camicia nera e jeans dorati, ha cantato insieme alla folla, alimentandone la passione e rendendo l’evento un’esperienza condivisa. La festa è continuata con la hit “Hungry Like the Wolf”, facente parte dell’album “Rio” del 1982, che ha risvegliato l’energia di migliaia di voci.

Il legame con james bond e la memoria di un decennio

Durante il concerto non sono mancati riferimenti alla carriera nella colonna sonora cinematografica del gruppo. Simon Le Bon ha rivolto parole dirette al pubblico milanese, lanciando un gioco di parole tra la città e “Bond”, il celebre personaggio di 007. Il gruppo ha interpretato “A View to a Kill”, canzone tema del film del 1985 con Roger Moore. Quel momento ha unito musica e cinema, confermando il ruolo importante dei duran duran nel mondo delle colonne sonore.

Un decennio di musica e cultura

Rivivere un pezzo degli anni ottanta ha significato anche mantenere vivo un decennio che ha segnato la storia della musica pop e rock internazionale. Le parole e le melodie hanno riempito l’ippodromo di milano, sostenute dall’applauso incessante di chi aveva atteso a lungo quel momento, dentro e fuori il palco.

Il concerto si è sviluppato così tra suoni iconici e coinvolgimento diretto del pubblico, senza perdere di vista il presente e l’impegno di alcune scelte simboliche a fare da sfondo a questa lunga serata di passione e musica.

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