Due ventenni dell’entourage di baby gang denunciati e colpiti da daspo dopo sparatoria a castellanza

Due ventenni dell’entourage di baby gang denunciati e colpiti da daspo dopo sparatoria a castellanza

Due giovani legati a Baby Gang protagonisti di una sparatoria fuori dalla discoteca Ritual a Castellanza, fermati dai carabinieri e sottoposti a daspo dal questore di Varese per violenza e minacce.
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Due giovani legati al trapper Baby Gang sono stati denunciati e sottoposti a daspo dopo una sparatoria fuori dalla discoteca Ritual di Castellanza, innescata da un rifiuto d’ingresso. Le forze dell’ordine hanno rapidamente bloccato i responsabili e sequestrato l’arma. - Gaeta.it

Due giovani di vent’anni, legati al trapper Baby Gang, sono stati segnalati dalle forze dell’ordine a seguito di una sparatoria che ha scosso la notte tra il 31 maggio e il primo giugno in via della discoteca Ritual, a Castellanza, nel varesotto. I fatti hanno portato il questore di Varese a emettere per i due un daspo fuori contesto, una misura restrittiva che impedisce loro di accedere a locali pubblici della zona. Il caso è seguito da vicino dalla polizia e dai carabinieri intervenuti sul posto, per capire l’esatta dinamica dei fatti e le motivazioni dietro quel gesto violento che ha allarmato la città.

I fatti della serata e il quadro delle indagini

La notte del 31 maggio si è consumata una sparatoria fuori dalla discoteca Ritual di Castellanza, dove due ventenni avrebbero esploso numerosi colpi di pistola senza ferire nessuno. Secondo gli accertamenti preliminari, i due giovani volevano vendicarsi contro i buttafuori del locale, che li avevano fermati all’ingresso rifiutandogli l’accesso. I buttafuori, che già conoscevano i ragazzi e volevano evitare problemi, avevano negato loro l’ingresso. A quel punto, i due ventenni hanno minacciato e insultato la sicurezza, per poi sparare all’esterno del locale a serata finita.

Particolare della dinamica

Chi ha premuto il grilletto ha indossato un passamontagna, cercando di non farsi riconoscere. Dopo gli spari, i due hanno abbandonato la scena a bordo di due vetture distinte, tentando di sfuggire alle forze dell’ordine. Le autorità sono però riuscite a intercettarli e bloccarli rapidamente grazie all’intervento degli equipaggi dell’Arma dei carabinieri di Busto Arsizio. Oltre al sequestro della pistola con matricola cancellata , sono stati recuperati tre bossoli.

I soggetti coinvolti e le connessioni con il mondo trap

Tra i fermati ci sono due giovani già noti alle forze dell’ordine, entrambi riferibili all’entourage del trapper Baby Gang. Nel corso delle indagini è stato perquisito anche il domicilio del trapper Néza, un altro artista emergente conosciuto nell’ambiente trap lombardo, particolarmente attivo tra Legnano e Castellanza. Finora non sono arrivate conferme su un eventuale coinvolgimento diretto di Néza nella vicenda o sul fatto che uno dei due giovani sottoposti a daspo possa corrispondere al suo nome.

La presenza di personaggi vicini al mondo della musica trap segna un’ulteriore evoluzione di uno scenario in cui la musica urban è spesso legata a episodi di tensione e violenza, ma il caso resta sotto stretta osservazione da parte della polizia per accertare ruoli e responsabilità precise.

Le altre indagini in corso

“L’indagine rimane aperta e le forze dell’ordine stanno valutando ogni possibile connessione con altri episodi simili nella zona,” hanno dichiarato fonti investigative.

Le conseguenze legali e i provvedimenti del questore di varese

Il Questore di Varese ha emesso per i due ventenni “daspo fuori contesto”, un provvedimento che vieta ai destinatari di entrare in luoghi pubblici e privati frequentati abitualmente da giovani, con l’obiettivo di prevenire spiacevoli incidenti. Il daspo è una misura applicata soprattutto in situazioni di violenza collegata a eventi di massa o ambienti affollati.

Accanto a questa sanzione, i due giovani sono stati denunciati alla magistratura. L’accusa riguarda il tentato uso illegale di arma da fuoco e le minacce rivolte ai buttafuori. Si attende ora il prosieguo delle indagini e l’eventuale avvio del processo.

Il ruolo delle forze dell’ordine

La pronta reazione dei carabinieri ha evitato un’ulteriore escalation di violenza, bloccando rapidamente gli autori e sequestrando l’arma usata. Su questa vicenda, città e forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione, per garantire sicurezza e ordine pubblico in una zona che ha visto crescere negli ultimi tempi episodi di tensione legati soprattutto a scontri tra ragazzi nei locali notturni.

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