Due veneti su tre andranno in vacanza la prossima estate nonostante caro vita e affitti in aumento

Due veneti su tre andranno in vacanza la prossima estate nonostante caro vita e affitti in aumento

Nonostante il caro vita e il rincaro degli affitti, i veneti programmato vacanze estive con spese concentrate su enogastronomia, abbigliamento e viaggi, privilegiando qualità e esperienze locali.
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Per l’estate 2025, i veneti confermano la voglia di vacanze e svago nonostante il caro vita, con spese concentrate su cibo, abbigliamento e viaggi; cresce la preferenza per il mare e gli alloggi in appartamenti o hotel, mentre cala l’interesse per centri storici e acquisti tecnologici. - Gaeta.it

Per la prossima estate, la maggioranza dei veneti ha programmato una vacanza. Nonostante il caro vita e il rincaro degli affitti preoccupino molti, i dati raccolti da Confcommercio e Unioncamere Veneto confermano una certa vitalità nei consumi e nelle scelte di spesa. Le abitudini degli abitanti della regione mostrano una miscela di cautela e desiderio di godersi tempo libero e svago. Vediamo nel dettaglio come si muove questo quadro tra spese, preferenze di viaggio e acquisti.

Spese e consumi: dove vanno i soldi dei veneti in vacanza

Il sondaggio fotografa la destinazione dei soldi spesi nelle prossime vacanze e nei consumi collegati. La spesa media prevista per eventi enogastronomici, ristorazione e sagre si aggira intorno ai 762 euro per persona. Questo dato evidenzia come i veneti diano grande importanza al cibo e alle esperienze culturali legate al territorio. Seguono le spese destinate ad abbigliamento, calzature e accessori con un budget medio di 434 euro. I consumi legati ai viaggi e ai soggiorni si assestano sui 203 euro in media, mostrando comunque una quota importante di attenzione al tempo libero e alle destinazioni turistiche.

In aumento del 3% si segnala la ristorazione, segno di una preferenza crescente per uscire a mangiare o partecipare a eventi locali. Anche l’acquisto di libri registra una crescita del 3%, forse legato a una voglia di rilassarsi con la lettura in vacanza o nel tempo libero. Al contrario, rallentano le vendite di elettronica come computer, smartphone e altri dispositivi. Questo cambio di trend indica una maggiore prudenza nei consumi tecnologici, concentrando invece il denaro su esigenze più immediate o legate all’esperienza diretta.

Tendenze negli acquisti e preferenze di shopping tra sconti e meno centri storici

Per quanto riguarda gli sconti estivi che inizieranno il 5 luglio, il budget a disposizione per l’abbigliamento rimane simile a quello dell’estate precedente, intorno ai 228 euro per persona. Le scarpe vedono un leggero calo a 182 euro e ancora più marcata è la diminuzione negli acquisti di borse e accessori a 168 euro. Questi dati indicano una selezione più attenta nelle spese per articoli non essenziali, con un occhio alla qualità e alla convenienza.

Le preferenze d’acquisto mostrano che due veneti su tre continueranno a fare shopping in periferia. I centri storici perdono terreno, con una diminuzione del 6% nella scelta di queste zone per gli acquisti. Questo affievolimento potrebbe essere legato a prezzi più alti o a una minore attrattività dei negozi tradizionali. Il 60% degli intervistati valuta la qualità del prodotto come criterio principale, mentre il 40% concentra l’attenzione sul prezzo. Confermato il predominio dei punti vendita fisici rispetto all’online: il 69% preferisce ancora toccare e vedere di persona quello che compra. Interessante notare un incremento del 12% tra i giovani tra 18 e 29 anni che scelgono il negozio tradizionale invece dello shopping web.

Preoccupazioni legate al costo della vita e impatto sui consumi estivi

L’aumento del costo della vita pesa sulle abitudini d’acquisto dei veneti. L’indagine sottolinea come la perdita di potere d’acquisto della moneta generi preoccupazioni diffuse, portando a un rallentamento della spesa complessiva, che cresce solo dell’1% rispetto al 2024. Questa quota minima cresce a fatica e racconta di famiglie e persone che cercano di contenere i costi pur senza rinunciare del tutto a qualche piacere personale.

Il caro affitti e le spese obbligate incidono sulle decisioni legate al viaggio e alla vacanza. Nonostante ciò, cresce il numero di veneti che trascorrerà le ferie. Il 31% resterà in Veneto, mentre il 60% sceglierà destinazioni fuori regione. Le mete estere si confermano solide attrattive per il 34% degli intervistati, a testimonianza di un desiderio di cambiare aria e di nuovi viaggi anche fuori dai confini nazionali.

Destinazioni preferite e tipologie di alloggio scelte dai vacanzieri veneti

Nel dettaglio delle destinazioni, il mare guadagna terreno con un aumento del 3% rispetto all’ultima estate. La montagna rimane scelta da quasi un terzo dei turisti veneti , mentre laghi e città d’arte restano opzioni meno gettonate, con l’11% per i laghi e il 9% per le città d’arte, quest’ultima in calo del 5%. Questa tendenza potrebbe riflettere un cambio nel modo di intendere la vacanza, più orientata al relax e all’aria aperta.

Nella scelta dell’alloggio si segnala un aumento della preferenza per gli appartamenti e per gli hotel . Le soluzioni come bed & breakfast, ostelli e il soggiorno presso parenti o amici invece registrano un calo. Cambia anche la prenotazione: cala leggermente l’utilizzo delle piattaforme online, ma restano al primo posto per il 69% dei vacanzieri. Le agenzie di viaggio tornano lentamente ai livelli del passato, con un aumento del 2% e una quota del 14%. Probabilmente la ricerca di sicurezza e supporto nella pianificazione spinge alcune persone a rivolgersi a operatori tradizionali.

Questa fotografia della situazione veneta appare complessa, con luci e ombre nelle scelte di spesa e di viaggio. I dati indicano una volontà di godersi una pausa estiva, anche se con margini più stretti e maggiori attenzioni al portafoglio. L’impatto del caro vita resta evidente, ma non impedisce ai veneti di programmare momenti di svago e relax nel corso del 2025.

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