A Roma un gruppo composto da due uomini e una donna è stato fermato per una serie di rapine messe a segno utilizzando annunci di incontri online come esca. La tecnica adottata consisteva nel convincere le vittime a recarsi in un’abitazione, dove poi venivano minacciate o costrette con la forza a consegnare soldi e oggetti di valore. L’operazione, coordinata dal tribunale di Roma, si concentra su episodi avvenuti in zona Casal Bruciato.
La modalità operativa: l’uso di annunci hot per aggirare le vittime
Gli indagati pubblicavano annunci che offrivano prestazioni sessuali a pagamento su diversi siti di incontri. La donna del gruppo si presentava come la protagonista di questi falsi annunci, attirando così clienti inconsapevoli. Le vittime, invogliate da queste offerte, si dirigevano verso l’appartamento sito nel quartiere Casal Bruciato, dove si consumava la trappola.
L’inganno orchestrato dagli uomini
Una volta entrati, gli uomini entravano in scena con una recita ben orchestrata. Fingevano di essere congiunti della donna, spesso assumendone il ruolo del “marito geloso”. Questa messa in scena serviva a intimidire i clienti, costringendoli a uscire dall’abitazione sotto la minaccia di violenza o, in alcuni casi, scappare di loro spontanea volontà terrorizzati dalla situazione. Durante la fuga o la minaccia, i complici si appropriavano di oggetti personali e denaro abbandonati nel locale.
Leggi anche:
Tale strategia combinava quindi elementi di inganno, intimidazione e violenza psicologica. Si trattava di un metodo calibrato per colpire persone isolate, che si fidavano degli incontri online ma non immaginavano di finire vittime di atti criminali. Questi particolari hanno spinto la procura a chiedere la custodia cautelare per i tre.
Episodi documentati e azioni violente contro le vittime
Gli investigatori hanno individuato almeno quattro rapine consumate con questo modus operandi. In uno dei casi la vittima è stata bloccata, ricevuta anche una serie di calci e pugni, che hanno richiesto cure mediche. Altre volte i malviventi riuscivano a sottrarre automobili, usando la forza o le minacce per guadagnare la fuga.
Non solo clienti sono stati bersaglio delle aggressioni. Il gruppo ha sferrato un attacco anche a una donna titolare di una farmacia nel quartiere Casal Bruciato, dimostrando di allargare il campo delle proprie azioni criminali. In un’altra circostanza, una rapina al semaforo ha visto i protagonisti camuffarsi da agenti antidroga, per spaventare la vittima e appropriarsi del bottino.
Anche un tassista è stato minacciato per ragioni legate alle rapine, segno che il gruppo interveniva su più fronti e senza risparmiarsi in termini di intimidazioni e violenze. Lo scenario complessivo restituisce l’immagine di un’organizzazione che alternava l’inganno alla violenza, sfruttando sia la rete digitale che la forza fisica.
Il ruolo del tribunale di roma e gli aspetti giuridici dell’operazione
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma ha emesso le misure restrittive che hanno portato in carcere i due uomini e la donna. Le accuse rivolte al gruppo comprendono rapina aggravata commessa da più persone insieme, lesioni personali aggravate, estorsione, ricettazione e violenza privata.
Inoltre, è contestato l’uso di strumenti di pagamento indebitamente sottratti o utilizzati durante le rapine. Le varie fattispecie di reato delineano un quadro complesso e articolato, che testimonia il coinvolgimento diretto e continuativo degli indagati nei crimini contestati.
Custodia cautelare e investigazioni
La custodia cautelare risponde alla necessità di evitare che i tre possano reiterare gli episodi violenti o mettere in pericolo altre persone. La misura contiene anche l’obiettivo di preservare le prove raccolte durante le indagini, che hanno fatto emergere il metodo d’azione e la ripetitività dei fatti.
Le autorità stanno approfondendo il quadro accusatorio, attendendo ulteriori riscontri sulle eventuali complici o sulla rete di connivenze che potrebbe aver favorito queste attività illecite. L’attenzione resta alta anche sulle possibili estensioni territoriali o altri tipi di reato connessi a questo gruppo.