Due uomini arrestati a Lavezzola per molestie e minacce contro le ex con braccialetti elettronici

Due uomini arrestati a Lavezzola per molestie e minacce contro le ex con braccialetti elettronici

Due uomini di 34 e 32 anni arrestati a Lavezzola, Ravenna, per stalking e molestie verso le ex; il Tribunale ha disposto arresti domiciliari, divieto di avvicinamento e braccialetti elettronici.
Due Uomini Arrestati A Lavezzo Due Uomini Arrestati A Lavezzo
A Lavezzola due uomini sono stati arrestati per stalking nei confronti delle ex, con divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per tutelare le vittime. - Gaeta.it

Nel comune di Lavezzola, in provincia di Ravenna, due uomini sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking nei confronti delle loro ex. Si tratta di un 34enne e di un 32enne, che ora devono rispondere di gravi molestie e minacce via messaggi e audio. L’intervento dei carabinieri è avvenuto dopo la denuncia delle vittime, che hanno chiesto aiuto per situazioni di tensione e paura legate ai comportamenti persecutori dei due.

Le prime denunce presentate in caserma

Il 21 maggio una giovane donna si è recata alla caserma dei carabinieri portando un racconto dettagliato su minacce e molestie ricevute dall’ex fidanzato tramite messaggi WhatsApp. La ragazza ha mostrato agli investigatori messaggi vocali e scritti nei quali l’uomo la insultava e la minacciava, creando uno stato di angoscia costante. Da questo primo episodio, i militari hanno raccolto ulteriori testimonianze e prove su altri momenti in cui la donna era stata oggetto di atteggiamenti molesti, compresi episodi recenti che hanno contribuito a delineare un quadro continuativo di stalking.

La vittima ha spiegato che queste molestie non si sono limitate a singoli momenti ma si sono protratte nel tempo, compromettendo la sua quotidianità. L’uomo si sarebbe mostrato violento anche nei modi di comunicare, con minacce crescenti e messaggi sempre più invadenti. La denuncia ha così spinto i carabinieri a muoversi con tempestività per proteggere la giovane ed evitare che la situazione degenerasse oltre.

La seconda vicenda segnalata ai carabinieri

Nelle ore successive, nella notte fra venerdì e sabato, un’altra richiesta di aiuto è arrivata dallo stesso territorio. Un’altra giovane donna ha contattato i carabinieri denunciando comportamenti analoghi da parte dell’ex compagno. La vittima ha ricevuto continuamente messaggi, video e audio carichi di insulti e minacce, che hanno provocato un forte disagio emotivo e paura per la propria incolumità.

Anche in questo caso la segnalazione ha permesso agli uomini dell’Arma di raccogliere elementi sufficienti per procedere. La ragazza ha raccontato diverse situazioni di molestie che si erano susseguite negli ultimi due anni, facendo emergere un quadro che mostrava una condotta persecutoria reiterata nel tempo. L’intervento immediato dei carabinieri ha consentito di bloccare l’escalation di abusi in corso.

Misure cautelari e applicazione del braccialetto elettronico

Dopo aver ricostruito i fatti, il Tribunale di Ravenna ha preso una decisione restrittiva per tutelare le due donne. I due uomini sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Inoltre è stato disposto un divieto di avvicinamento a meno di cinquecento metri dalle persone offese per entrambi, con l’obbligo di non comunicare con loro in alcun modo.

Al provvedimento si è aggiunta l’applicazione del braccialetto elettronico, dispositivo pensato per monitorare in tempo reale gli spostamenti degli indagati e prevenire eventuali violazioni delle prescrizioni. Questa misura rende più efficace la sorveglianza e garantisce una tutela maggiore per le vittime, che potranno così sentirsi protette anche nelle proprie abitazioni e nei luoghi frequentati quotidianamente.

L’arresto e la limitazione degli spostamenti rappresentano passi concreti per affrontare il fenomeno dello stalking, segnalando l’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura verso casi di minacce e molestie che spesso rimangono nascosti ma causano grave disagio alle vittime. I procedimenti sono ancora in corso e nelle prossime settimane si attendono ulteriori sviluppi in tribunale.

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