Nella notte tra il 19 e il 20 giugno 2025 la zona dei Campi Flegrei ha subito due scosse di terremoto che hanno coinvolto i residenti delle aree limitrofe. Questi eventi si aggiungono a precedenti movimenti tellurici registrati nello stesso arco temporale, segnalando un’attività sismica rilevante in una delle aree vulcaniche più monitorate d’Italia.
Dettagli sulle due scosse registrate nella notte
Le due scosse di terremoto si sono verificate poco prima della mezzanotte, precisamente alle 23:37 e 23:47 ora locale, come ha reso noto il Comune di Pozzuoli attraverso un comunicato ufficiale. La prima, con magnitudo stimata 1.7 più o meno 0.3, è avvenuta a una profondità di circa 2,07 chilometri. Dieci minuti dopo ne è seguita una seconda, di intensità leggermente inferiore, pari a 1.5 con un margine di errore di 0.3, localizzata a una profondità di 1,82 chilometri.
Area e monitoraggio scientifico
Entrambi gli eventi sono stati localizzati nella stessa area dei Campi Flegrei, una zona ad alta vigilanza a causa della sua attività vulcanica storica. Questi dati arrivano dall’Osservatorio Vesuviano, l’ente incaricato del monitoraggio tecnico e scientifico della regione.
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Percezione delle scosse da parte della popolazione locale
I terremoti sono stati percepiti chiaramente dagli abitanti residenti nelle zone vicine all’epicentro. Non solo come scosse ma anche attraverso un possibile boato che ha accompagnato i movimenti tellurici, un fenomeno già riscontrato in altre oscillazioni sismiche del territorio. Il rumore potrebbe essere stato causato da spostamenti rapidi delle masse rocciose o da effetti acustici correlati alla dinamica del terremoto.
Gli abitanti hanno segnalato le scosse alle autorità locali e ai centri di protezione civile, fattore che ha permesso un rapido controllo delle condizioni di sicurezza pubblica. Al momento non sono stati riportati danni a persone o cose, ma l’episodio è stato preso in seria considerazione viste le caratteristiche dell’area.
Fenomeni acustici associati ai terremoti
“Un possibile boato ha accompagnato i movimenti tellurici,” segnalano testimoni, un elemento da monitorare nelle future attività sismiche dell’area per comprendere meglio queste manifestazioni.
Contesto sismico e monitoraggio continuo ai campi flegrei
L’attività sismica dei Campi Flegrei è da anni oggetto di osservazioni continue. Questo sistema vulcanico mostra sporadiche oscillazioni che indicano movimenti della crosta terrestre e potenziali cambiamenti nel sottosuolo. Negli ultimi anni, si è assistito a diversi episodi simili con scosse lievi ma frequenti che fanno scattare allarmi e richieste di attenzione da parte delle autorità scientifiche.
L’Osservatorio Vesuviano mantiene un sistema di rilevamento costante e in tempo reale sulle condizioni del terreno, per prevenire eventuali rischi e allertare la popolazione con immediatezza. I dati raccolti vengono analizzati per capire se le scosse rappresentano semplici episodi isolati o segnali di una dinamica più complessa.
Impegno istituzionale e comunicazione
La segnalazione tempestiva delle due scosse del 19 giugno conferma l’impegno istituzionale nel monitoraggio e la comunicazione trasparente dei fenomeni naturali così delicati. Le amministrazioni locali restano in allerta e collaborano con gli esperti per mantenere aggiornato il quadro della situazione nel territorio.