Due poliziotti indagati nel sequestro e tortura di un italiano a New York per estorcere password bitcoin

Due poliziotti indagati nel sequestro e tortura di un italiano a New York per estorcere password bitcoin

Un giovane italiano sequestrato a New York per estorcere l’accesso al suo conto bitcoin; due agenti della polizia locale indagati per presunte complicità e coinvolgimento nel rapimento.
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Un giovane italiano è stato sequestrato a New York per estorcergli l’accesso al suo conto bitcoin; due poliziotti locali sono sotto indagine per presunti legami con il rapimento e abusi subiti dalla vittima. - Gaeta.it

Un caso di cronaca emerge da New York: un giovane italiano è stato sequestrato per ottenere l’accesso al suo conto in bitcoin. Sono finiti sotto indagine anche due agenti della polizia locale, coinvolti in modi diversi nella vicenda. L’episodio ha attirato l’attenzione per la durata e la natura cruenta del sequestro e per le presunte complicità interne alla forza di polizia.

Il rapimento e le torture subite da michael valentino teofrasto carturan

Il 28enne Michael Valentino Teofrasto Carturan è stato trattenuto contro la sua volontà per più di due settimane a New York, vittima di un piano per estorcergli le credenziali d’accesso al suo portafoglio digitale bitcoin. L’azione avrebbe incluso torture e pressioni fisiche e psicologiche. Il sequestro è iniziato il 6 maggio, giorno in cui Carturan è stato prelevato all’aeroporto.

Un soggiorno forzato a soho

Secondo fonti anonime riportate dal New York Post, quei giorni sono stati allucinanti per la vittima, la quale è stata portata nell’appartamento di John Woeltz e William Duplessie, nel quartiere di Soho. Qui il 28enne è stato sottoposto a tormenti con lo scopo di ottenere le sue password. L’episodio dimostra come l’interesse per i bitcoin e le criptovalute possa provocare episodi criminosi di gravità elevata, ben lontani dagli schemi tradizionali del furto.

Il ruolo dei due poliziotti coinvolti nell’inchiesta

Due agenti della polizia di New York sono attualmente sotto indagine per il loro presunto coinvolgimento in questo episodio. Il primo poliziotto, fuori servizio nel giorno del rapimento, avrebbe effettivamente accompagnato Carturan dall’aeroporto all’appartamento di Soho, facendo parte della sicurezza del sindaco Eric Adams. Questa circostanza ha destato non poco clamore, visto che un rappresentante delle forze dell’ordine avrebbe agito al fianco dei criminali.

Collaborazione controversa

Il secondo agente, sempre secondo quanto riportato dal New York Post, aveva una collaborazione non autorizzata con coloro definiti “crypto bros”, ovvero persone coinvolte nel mondo delle criptovalute. La presenza di forze dell’ordine implicate nelle attività illecite legate a questo settore alimenta preoccupazioni sulla penetrazione della criminalità all’interno delle istituzioni.

La reazione dell’ufficio del sindaco eric adams

L’ufficio del sindaco Eric Adams ha risposto rapidamente alle accuse rivolte agli agenti. Kayla Mamelak Altus, portavoce del sindaco, ha detto che il Comune è “turbato” dalle notizie trapelate. L’ufficio ha precisato che ogni dipendente comunale deve rispettare la legge, sia in servizio sia fuori, e ha annunciato una riduzione immediata degli incarichi e dei turni ai poliziotti indagati.

L’indagine è ancora aperta e nessuno dei dettagli ufficiali è stato smentito o confermato in via definitiva, ma la vicenda ha già scosso la fiducia nella polizia di New York. L’attenzione resta alta, visto che la partecipazione di agenti a reati così complessi rischia di compromettere la sicurezza percepita dei cittadini e di alimentare il sospetto verso le istituzioni locali.

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