Sul litorale di Fano, nella stessa giornata, due persone sono morte in mare in circostanze distinte ma ravvicinate. Il primo episodio ha coinvolto un uomo di 80 anni sulla spiaggia libera di Sassonia, mentre più tardi un quarantenne è stato trovato senza vita vicino alla spiaggia libera dell’Arzilla. Entrambi i casi hanno visto l’intervento tempestivo dei soccorsi, però senza esito positivo.
Il primo dramma sulla spiaggia di sassonia: un malore improvviso interrompe la vita di un anziano
L’incidente che ha coinvolto l’anziano di 80 anni è avvenuto intorno a mezzogiorno sulla spiaggia libera di Sassonia. L’uomo, residente in una zona interna, era presumibilmente in riva al mare quando è stato colto da un malore. Le persone presenti hanno immediatamente avvertito i soccorsi, che sono intervenuti con prontezza cercando di rianimarlo. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi medici, l’uomo non è riuscito a riprendersi.
Sul luogo sono arrivati operatori sanitari ed eventualmente forze dell’ordine per comprendere le dinamiche esatte dell’accaduto. La presenza in spiaggia era regolare, ma il malore improvviso ha fatto scattare un allarme generale. L’anziano, con gravi problemi di salute non noti pubblicamente, non è riuscito a superare quell’improvviso arresto cardiaco o altro evento critico che lo ha colpito in acqua.
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Questo primo fatto ha ridestato preoccupazione tra i bagnanti e i residenti, che hanno visto una persona soccorsa inutilmente, sottolineando i rischi legati al mare e alla salute, specie per chi ha una età avanzata o patologie preesistenti.
Tragedia pomeridiana all’arzilla, il bagnino nota l’uomo in difficoltà e cerca di salvarlo
Qualche ora dopo, intorno alle 17, un altro dramma ha avuto luogo nella zona libera dell’Arzilla, poco lontano dalla concessione Animalido e dallo Chalet del Mar. Qui, un uomo di circa 50 anni si trovava in acqua vicino all’area riservata ai cani quando ha perso i sensi. A notare la situazione è stato Alessandro Marchegiani, 20enne bagnino in servizio nella torretta vicino alla spiaggia.
Il giovane ha subito raggiunto l’uomo col moscone, un’imbarcazione utilizzata per i salvataggi, per riportarlo a riva. La scena ha richiamato anche l’attenzione di un’infermiera che si trovava sulla spiaggia per caso. L’investimento di energia da parte dello staff di salvataggio e dell’infermiera, grazie anche al defibrillatore sul posto, non è però stato sufficiente a rianimare l’uomo.
Due ambulanze sono giunte rapidamente sul posto per intervenire, ma l’uomo è stato dichiarato morto poco dopo. La zona è rimasta sottoposta a controlli e si è cercato di ricostruire l’esatta sequenza di eventi che hanno portato a questa tragedia in mare, simile ma indipendente dal caso precedente di Sassonia.
Attenzione e sicurezza nelle spiagge libere di fano, rischi di malore e soccorsi tempestivi
Queste due tragedie sollevano il tema della sicurezza sulle spiagge libere di Fano, frequentate ogni giorno da numerose persone soprattutto nella stagione estiva. Il rischio di malori dovuti al caldo, allo sforzo fisico o a condizioni di salute preesistenti è sempre presente. Già da anni, servizi di salvataggio come quello garantito da bagnini qualificati hanno il compito di intervenire prontamente in caso di bisogno.
Il caso dell’Arzilla dimostra come anche l’intervento umano diretto, insieme a strumenti come il defibrillatore, non possa sempre evitare l’esito peggiore. Nel 2025, l’attenzione resta molto alta sulle pratiche da adottare in spiaggia, sia da parte di chi frequenta il mare sia di chi assicura i soccorsi. Le autorità locali hanno motivo di riflettere su come migliorare la prevenzione e la gestione delle emergenze nelle tante spiagge libere di Fano.
Vigilanza costante, punti di pronto intervento e comunicazione efficace restano aspetti fondamentali, proprio in considerazione dei rischi legati al caldo, al mare e a incidenti improvvisi, che purtroppo qui hanno causato due decessi nel giro di poche ore.