due mesi in più per valutare la capacità di intendere e volere di alessia pifferi nel processo di appello

due mesi in più per valutare la capacità di intendere e volere di alessia pifferi nel processo di appello

La Corte di Assise d’Appello di Milano proroga la perizia sulla capacità di intendere e volere di Alessia Pifferi, con udienze e sentenza d’appello previste tra agosto e ottobre.
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Il processo d’appello contro Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per la morte della figlia, prosegue con una proroga per la perizia sulla sua capacità di intendere e volere, decisiva per la sentenza finale attesa a ottobre. - Gaeta.it

Il procedimento contro Alessia Pifferi, condannata in primo grado all’ergastolo per la morte della figlia di 18 mesi, prosegue con una fase cruciale dedicata alla verifica della sua capacità di intendere e volere. La Corte di Assise d’Appello di Milano ha concesso un’estensione temporale ai periti incaricati di compiere questa valutazione, rinviando il termine per il deposito della relazione. Questo passaggio rappresenta un momento importante nel cammino processuale, in attesa delle prossime udienze fissate nei prossimi mesi.

La decisione della corte di assise d’appello di milano sulla proroga ai periti

Lo scorso febbraio la Corte di Assise d’Appello di Milano aveva stabilito di approfondire la questione sulla capacità mentale di Alessia Pifferi, dopo la condanna alla pena capitale per aver trascurato la figlia che è morta di stenti. I periti medici legali sono stati incaricati di valutare se la donna fosse in grado di agire consapevolmente al momento dei fatti. Il termine iniziale per la consegna della perizia era ormai vicino ma la commissione ha chiesto una proroga di due mesi per completare gli accertamenti.

La nuova scadenza per la relazione tecnica

Il 27 agosto diventano così la nuova scadenza per la relazione tecnica contenente le conclusioni sullo stato psichico di Pifferi. I giudici hanno accolto questa richiesta dopo aver considerato necessaria una verifica più approfondita, vista la complessità del caso e le implicazioni legali connesse a una valutazione di tale natura. Il rinvio è stato quindi formalizzato dalla corte che prevede di sentire i periti in aula in seguito, proprio per discutere i risultati raccolti.

Le prossime udienze e le tappe fondamentali del processo di appello

Dopo il deposito della relazione il calendario processuale prevede l’audizione dei periti davanti alla Corte di Assise d’appello. È fissata per il 24 settembre la sessione in cui gli specialisti dovranno rispondere alle domande dei giudici e dei legali, illustrando i motivi della loro valutazione sulla capacità di intendere e volere di Alessia Pifferi.

Un passaggio decisivo per il processo

Questa fase sarà decisiva per chiarire se la donna abbia avuto o meno la lucidità necessaria a comprendere e volere al momento dei fatti che hanno portato al decesso della bambina. A seconda del risultato, il processo potrebbe prendere una piega diversa, con implicazioni sulla pena da confermare o modificare.

Infine, il 22 ottobre la Corte potrebbe emettere la sentenza d’appello. Questa data rappresenta il momento in cui si avrà un verdetto definitivo o quantomeno un avanzamento significativo del procedimento giudiziario. Da quella decisione dipenderanno gli sviluppi successivi, comprese eventuali revisioni o nuovi passaggi in altri gradi di giudizio.

La complessità della valutazione psichiatrica nei casi di rilevanza penale

La valutazione della capacità di intendere e volere è un passaggio delicato e complesso in procedimenti dove si contesta una grave responsabilità penale. Nel caso di Alessia Pifferi, la presenza di elementi psichiatrici potrebbe influire profondamente sul giudizio finale. I medici legali devono indagare su eventuali disturbi mentali gravi che avrebbero potuto compromettere la consapevolezza e la responsabilità al momento del fatto.

L’importanza delle perizie mediche legali

Questo tipo di perizie richiede tempi lunghi e una serie di accertamenti approfonditi, che includono l’analisi di comportamenti precedenti, situazioni familiari e condizioni psicologiche generali. La corte ha ritenuto che la complessità e le implicazioni del caso richiedessero una dilatazione dei tempi per poter consegnare un quadro completo e preciso.

Nelle udienze dedicate, le relazioni delle perizie saranno scrutinate attentamente dai giudici, che dovranno capire se la condanna a ergastolo, pronunciata in primo grado, possa essere confermata o modificata in base alle nuove evidenze. Sarà una valutazione molto tecnica ma fondamentale per la decisione finale del processo.

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