Uomini di Modena, padre e figlio, sono stati protagonisti di un episodio che ha attirato l’attenzione mediatica a livello internazionale. Arrestati in Sri Lanka per tentato contrabbando di fauna protetta, sono tornati in Italia dopo aver pagato una multa straordinaria che segna un precedente storico per il paese asiatico.
Il caso di illegalità al Parco Nazionale di Yala
Un arresto durante una vacanza
Luigi Ferrari, un medico di 68 anni, e suo figlio Mattia, di 28 anni, si trovavano in vacanza in Sri Lanka quando, il 9 maggio scorso, sono stati arrestati nel famoso Parco Nazionale di Yala. La loro avventura si è trasformata in un incubo quando, durante un’escursione, sono stati sorpresi a catturare farfalle e piante endemiche. Un ranger del parco ha allertato le autorità dopo aver notato la loro automobile lungo una strada del parco e ha riferito di comportamenti sospetti.
I dettagli dell’accusa
Durante un’ispezione, gli agenti del Wildlife Conservation Department hanno trovato all’interno dei loro zaini una sorprendente quantità di fauna protetta: centinaia di insetti, tra cui 101 specie di farfalle e libellule, oltre a numerose piante autoctone. I due uomini, sorpresi in flagranza, hanno subito ammesso la loro colpa dopo aver consultato i legali, scongiurando complicazioni ulteriori nel procedimento legale.
La multa record e le sue conseguenze
Una pena severa
Dopo un’accurata indagine, il tribunale di Thissamaharama ha emesso una sentenza che ha lasciato senza parole molti: una multa di oltre 180.000 euro, che rappresenta la cifra più elevata mai imposta in Sri Lanka per reati contro la fauna selvatica. In assenza del pagamento, entrambi avrebbero potuto rischiare fino a due anni di carcere.
Il ruolo delle istituzioni
La Farnesina ha reso noto che, grazie all’intervento dell’ambasciata italiana, il divieto di rimpatrio a cui i due erano sottoposti è stato rimosso, permettendo loro di tornare a Modena. La multa è stata saldata entro i termini stabiliti e, giovedì, padre e figlio hanno preso un volo di ritorno, atterrando in Italia la mattina successiva, pronti a rientrare tra le loro mura domestiche.
L’importanza della fauna selvatica in Sri Lanka
Una ricchezza da proteggere
Il Parco Nazionale di Yala, esteso per quasi 130.000 ettari, rappresenta uno dei migliori esempi di biodiversità del pianeta. Qui vivono una vasta gamma di specie, tra cui leopardi, elefanti, bufali e diverse specie di uccelli. La cattura illegale di fauna protetta, come avvenuto nel caso di Ferrari e del figlio, mette a rischio l’equilibrio ecologico dell’area e la conservazione di specie già minacciate.
Interventi e misure di tutela
Le autorità locali hanno intensificato le proprie attività di vigilanza per prevenire crimini contro l’ambiente, facendo del Parco Nazionale di Yala uno dei luoghi più monitorati del paese. La gravità del reato contestato ai due italiani ha fatto eco anche a livello internazionale, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alle leggi sulla conservazione della natura e al rispetto degli ecosistemi.
Le vicende legate a questo caso dimostrano non solo il rischio di severe conseguenze legali per chi viola le norme sulla fauna selvatica, ma anche la crescente attenzione e responsabilità a livello globale verso la protezione delle specie in via di estinzione.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Laura Rossi