Due giovani denunciati per furto in una tabaccheria di via Leonardo Da Vinci a Venaria reale

Due giovani denunciati per furto in una tabaccheria di via Leonardo Da Vinci a Venaria reale

Due giovani denunciati dai carabinieri per il furto notturno nella tabaccheria di via Leonardo Da Vinci a Venaria reale; la procura di Ivrea indaga su possibili altri episodi simili nel Torinese.
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Due giovani sono stati denunciati per il furto notturno in una tabaccheria di via Leonardo Da Vinci a Venaria Reale, grazie a prove raccolte dai carabinieri e indagini coordinate dalla procura di Ivrea. - Gaeta.it

Il 19 maggio, una tabaccheria situata in via Leonardo Da Vinci, a Venaria reale, è stata svaligiata durante la notte. I carabinieri hanno identificato e denunciato due ragazzi del posto, rispettivamente di 26 e 21 anni, dopo aver raccolto una serie di prove solide che inchiodano i sospetti al furto. Le indagini, coordinate dalla procura di Ivrea, proseguono per chiarire se i due possano essere coinvolti in altri episodi analoghi nella zona.

Come è avvenuto il furto nella tabaccheria

La notte del 19 maggio, la tabaccheria in via Leonardo Da Vinci è stata presa di mira da ignoti che hanno agito con precisione. I malviventi hanno forzato l’ingresso e hanno portato via contanti e biglietti “gratta e vinci”. L’azione è durata pochi minuti, con una modalità rapida e mirata che ha destato l’attenzione degli inquirenti per la sua efficacia e pulizia.

Nel corso delle indagini, i carabinieri della stazione locale hanno analizzato attentamente le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’esercizio commerciale. Queste hanno mostrato due giovani che avevano in mano gli oggetti rubati e indossavano indumenti riconoscibili. Nonostante la notte e l’oscurità, i dettagli dei vestiti e degli accessori sono risultati chiari e sono stati fondamentali per la ricostruzione del furto.

Il furto nella tabaccheria ha allarmato il quartiere e ha spinto i militari a intensificare i controlli sul territorio. La segnalazione rapida da parte del titolare ha permesso un intervento tempestivo nelle indagini, che si sono concentrate sui sospetti fin da subito, alla luce di quell’immagine trafugata e le tempistiche ristrette della vicenda.

Perquisizioni e prove a carico dei sospetti

Tre giorni dopo il colpo, i carabinieri hanno effettuato delle perquisizioni nelle abitazioni dei due sospettati. Gli accertamenti hanno portato al ritrovamento di indumenti e scarpe che combaciavano perfettamente con quelli mostrati nei video durante il furto. Questo dettaglio ha alimentato la certezza degli investigatori sul coinvolgimento dei giovani.

Oltre al vestiario, nelle case dei due denunciati sono venuti alla luce strumenti utilizzati per lo scasso, chiaramente impiegati per forzare la serratura della tabaccheria. La presenza di questi arnesi ha rafforzato ulteriormente le accuse. In un angolo della casa, è stato anche trovato un pacco di biglietti “gratta e vinci” dal valore identico a quello sottratto durante il furto.

La somiglianza tra il bottino recuperato e quello rubato pone una prova decisiva nel caso. Il ritrovamento del materiale trafugato dimostra non solo il coinvolgimento diretto, ma anche l’ipotesi che i due potessero gestire o vendere la refurtiva localmente, elemento su cui lavorano gli inquirenti per definire eventuali complici o altre azioni criminali.

La procura e l’indagine in corso su venaria reale

La procura di Ivrea segue da vicino il fascicolo aperto per il furto in via Leonardo Da Vinci. Gli investigatori sono impegnati nel verificare se i due ragazzi possano aver compiuto altri reati simili in zona. Il modus operandi rapido e la scelta di beni precisi come contanti e biglietti del lotto suggeriscono una strategia definita messa a punto dai giovani.

Non casuale, inoltre, la scelta della notte per agire, quando le vie sono meno frequentate e il rischio di essere notati scende. La rapidita con cui il furto è stato eseguito indica una certa pratica nel maneggiare effrazioni e nella fuga notturna. Entrambi i soggetti restano indagati in stato di libertà mentre gli investigatori approfondiscono le successive tracce nelle vicinanze, che potrebbero collegarsi a episodi identici.

Gli inquirenti hanno escluso di dover intervenire con misure restrittive immediata, data la fase preliminare delle verifiche. Questi sviluppi tengono alta l’attenzione sulla criminalità minore a Venaria reale e sulla necessità di rafforzare sorveglianza e controllo, specie nelle zone ritenute più vulnerabili alle incursioni notturne.

Diritti e percorso legale per i denunciati

Nonostante la mole di prove raccolte, i due giovani denunciati godono della presunzione di non colpevolezza, principio cardine della legge italiana. Questo significa che fino a un eventuale procedimento concluso con condanna definitiva, rimangono considerati innocenti.

La denuncia è stata formulata in stato di libertà, cioè senza un immediato arresto, in attesa che la procura definisca le ulteriori indagini e raccolga elementi aggiuntivi. Il fascicolo ora segue la via giudiziaria con l’obiettivo di accertare la responsabilità, rispettando tutti i passaggi processuali previsti.

Questo caso di Venaria reale si colloca in un contesto più ampio legato a furti notturni simili nelle aree urbane del Torinese. Da qui l’impegno di forze dell’ordine e magistratura nel contrastare efficacemente questi reati, attraverso un controllo capillare e approfondito degli elementi di prova, a tutela degli esercenti e della sicurezza pubblica.

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