Il festival “Prima scena” ha scelto la rotonda di Senigallia per una due giorni dedicata alla scenografia televisiva legata alle Marche. Tra maggio e giugno 2025 si è riflettuto sul ruolo di questo territorio nell’epoca d’oro della tv italiana, mettendo in luce artisti e tecnici che hanno contribuito a definire uno stile riconoscibile. L’evento ha offerto spunti interessanti unendo cultura, arte e memoria televisiva.
Approfondimenti tecnici tra bozzetti e scenografia gastronomica
Accanto a Basili, Tommaso Gomez ha mostrato una selezione dei suoi bozzetti originali per evidenziare l’aspetto tecnico e progettuale della scenografia. La presentazione ha permesso di entrare nel dettaglio del processo creativo, tra schizzi, materiali e scelte compositive che stanno dietro un allestimento tv. Gomez ha spiegato come ogni progetto richieda precisione e una conoscenza approfondita degli spazi, con l’obiettivo di facilitare l’interazione tra attori, telecamere e pubblico.
Uno spunto inusuale ma interessante è arrivato da Errico Recanati, chef stellato, che ha proposto una riflessione sulla scenografia del cibo nelle trasmissioni televisive. Recanati ha sottolineato come la presentazione del piatto in video richieda attenzione quasi scenografica, coinvolgendo il gusto visivo così da coinvolgere lo spettatore. Il connubio tra cucina e televisione cresce quindi anche grazie a una cura estetica che amplifica il messaggio narrativo.
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Omaggio a milleluci, varietà simbolo della tv italiana
La seconda giornata del festival si è concentrata su “Milleluci”, il varietà storico condotto da due voci caratteristiche della televisione italiana: Raffaella Carrà e Mina. Questa scelta ha puntato a rievocare un’esperienza televisiva storica, che ha segnato una stagione importante nella cultura popolare del paese. Il varietà ha rappresentato in quegli anni un punto di riferimento per la tv, con scenografie studiate per amplificare musica, danza e intrattenimento.
L’evento ha sottolineato come “Milleluci” abbia contribuito a consolidare l’idea di spettacolo televisivo come luogo capace di coniugare arte e comunicazione di massa. La presenza di ospiti e di materiali d’archivio ha ricreato l’atmosfera di quelle serate televisive cariche di glamour e presenza scenica.
Il docufilm e la memoria di una tradizione scenografica marchigiana
Il cuore della rassegna è stato il docufilm “Le Marche degli scenografi”, realizzato dal fotografo Lorenzo Cicconi Massi. Il film ha messo in luce il valore storico e artistico degli scenografi locali, sottolineando come le Marche abbiano dato vita a professionisti riconosciuti anche a livello nazionale. La proiezione ha facilitato una riflessione sulla capacità degli scenografi marchigiani di trasformare spazi e immagini in elementi chiave per la televisione del passato.
Durante la serata, il dibattito si è acceso grazie al racconto di Giancarlo Basili, scenografo che ha ricordato la figura di Carlo Cesarini da Senigallia. Cesarini è stato uno dei protagonisti della televisione italiana degli anni ’60 e ’70, e ancora oggi la sua tecnica e il suo stile rappresentano un punto di riferimento nella scenografia, non solo in ambito televisivo ma anche teatrale. Basili non ha solo ripercorso la carriera del maestro, ma ha anche illustrato come il suo lavoro abbia influenzato i nuovi scenografi e la percezione dello spazio scenico.
Sostegno istituzionale e proposte per il futuro della scenografia marchigiana
Dino Latini, presidente del Consiglio regionale delle Marche, ha preso parte all’evento per confermare l’impegno della Regione a sostenere la tradizione scenografica regionale. Ha evidenziato il valore culturale e produttivo delle imprese e degli artisti marchigiani, impegnati nel campo della scenografia. Per questo motivo la regione prevede interventi concreti in collaborazione con accademie e istituti nazionali e locali dedicati alla formazione.
Latini ha anche annunciato una proposta di legge regionale, ancora in fase di definizione, che mira a tutelare e promuovere questo settore artistico e tecnico. L’obiettivo è garantire continuità e nuove occasioni per i giovani, valorizzando le competenze che fanno parte di un patrimonio storico e culturale.
Prossimi eventi e focus su urbino
La manifestazione “Prima scena” proseguirà il 10 giugno all’Accademia di Belle Arti di Urbino, altra importante sede culturale delle Marche. Qui si terrà una mostra dedicata ai bozzetti realizzati dagli allievi e alle opere inedite del regista Simone Massi. Questo appuntamento è pensato per mettere in dialogo la tradizione con le nuove generazioni di artisti, riconoscendo così la vitalità del territorio marchigiano nel lavoro creativo legato alla scenografia e al cinema d’animazione.
L’iniziativa dimostra come la regione coltivi progetti culturali che attraversano più ambiti artistici, tenendo vivo un filo diretto tra passato, presente e futuro dell’arte scenografica nella televisione e oltre.