Due banconote da 50 euro dimenticate allo sportello atm di via Tuscolana a Roma restituite alla banca grazie a un passante

Due banconote da 50 euro dimenticate allo sportello atm di via Tuscolana a Roma restituite alla banca grazie a un passante

Un passante a Roma trova due banconote da 50 euro dimenticate allo sportello atm di via Tuscolana e le consegna alla banca, diffondendo poi la notizia sui social per ritrovare il proprietario.
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A Roma, due banconote da 50 euro dimenticate a un bancomat in via Tuscolana sono state ritrovate e consegnate da un passante alla banca, che ha avviato le procedure per restituirle al proprietario, sostenute dalla diffusione della notizia sui social locali. - Gaeta.it

Due banconote da 50 euro sono state lasciate incustodite allo sportello atm di una filiale in via Tuscolana, a Roma, vicino all’incrocio con via dell’Aeroporto. Il denaro, dimenticato probabilmente per distrazione dopo un prelievo, è stato poi notato da un passante che ha deciso di consegnarlo agli uffici della banca locale. La vicenda, riportata da il Messaggero, racconta di un gesto spontaneo e di come la comunità si è mossa per rintracciare il proprietario delle banconote.

Il ritrovamento delle banconote allo sportello atm

Era una giornata come tante quella in cui un cliente di una banca di via Tuscolana ha completato un prelievo allo sportello automatico. Al termine dell’operazione, due banconote da 50 euro sono rimaste nell’erogatore, probabilmente perché chi le aveva ritirate si è distratto o ha dato per superata la fase di ritiro senza accorgersi della dimenticanza. Il banco bancomat si trova in una zona trafficata del quartiere, non lontano dall’incrocio con via dell’Aeroporto, un’area frequentata sia da residenti sia da chi lavora nelle vicinanze. Quelle due banconote sono quindi rimaste all’esterno, esposte agli occhi di chi passava.

La somma, modesta ma nemmeno insignificante, è stata notata dopo poco da un passante che si trovava a transitare davanti allo sportello. Invece di ignorarle o di appropriarsene, la persona ha fatto un gesto di responsabilità: ha raccolto il denaro e si è diretto verso la banca per consegnarlo. Non è chiaro se abbia tentato di individuare subito il proprietario, ma evidentemente ha ritenuto più sicuro affidarsi all’istituto bancario, dove magari si potesse risalire al correntista attraverso i dati del prelievo o dalle telecamere di sorveglianza.

La consegna del denaro alla banca

Una volta arrivato dentro la filiale di via Tuscolana, il passante ha consegnato alle autorità della banca le due banconote trovate allo sportello automatico. Il personale ha preso in carico l’importo e ha avviato le procedure per capire se fosse possibile risalire al cliente che le aveva dimenticate. Le banche in casi simili mantengono solitamente una prassi ben precisa: verificare l’orario e l’identità associata alla transazione registrata tra i movimenti sul conto e, se necessario, ricontattare il titolare della carta per informarlo della somma rimasta incustodita.

Il comportamento di chi ha trovato il denaro racconta una buona pratica rare volte messa in evidenza nel quotidiano. Non solo la restituzione immediata alle autorità competenti fa emergere un senso civico, ma apre la strada alla possibilità di ricongiungere il denaro con il proprietario, evitandogli una perdita inutile.

L’utilizzo dei social network per diffondere la notizia nel quartiere

Dopo aver consegnato le banconote alla banca, il passante ha deciso di segnalare quanto accaduto anche online. Su un gruppo social dedicato al quartiere, ha pubblicato un post anonimo in cui raccontava l’episodio e invitava chiunque fosse stato in via Tuscolana a quel punto della giornata, e avesse eventualmente perso il denaro, a farsi avanti. La scelta di mantenere l’anonimato da parte del benefattore indica la volontà di aiutare senza apparire, un atteggiamento che in rete non sempre trova riscontro.

Gli amministratori del gruppo e gli utenti hanno ripreso il messaggio, contribuendo alla diffusione dell’informazione. In zona, soprattutto in comuni urbani come Roma, la collaborazione tra cittadini e canali social può essere determinante per recuperare oggetti o somme smarrite. Questa dinamica ha quindi permesso di ampliare la possibilità di restituire il denaro, andando oltre le semplici verifiche bancarie. Se il proprietario non si fa vivo nei prossimi giorni, la banca potrebbe trattenere l’importo o seguirne procedure specifiche relative ai fondi non reclamati.

Una riflessione sul senso civico

La vicenda, seppur semplice, mette in evidenza come il senso civico e la collaborazione tramite strumenti digitali possano interagire per risolvere situazioni di smarrimento di denaro o oggetti personali. In effetti, in città grandi come Roma è facile perdere piccoli oggetti o dimenticare somme di denaro, ma non sempre chi trova decide di restituire. In questo caso, sia la trasparenza del gesto sia l’uso dei social hanno facilitato la buona riuscita dell’evento.

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