Due arresti per violenza di genere a fuscaldo, carabinieri eseguono misure cautelari in carcere

Due arresti per violenza di genere a fuscaldo, carabinieri eseguono misure cautelari in carcere

a fuscaldo i carabinieri, coordinati dalla procura della repubblica di paola guidata da domenico fiordalisi, eseguono due misure cautelari in carcere per violenza di genere e atti persecutori contro donne, proteggendo anche minori
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A Fuscaldo, i carabinieri, coordinati dalla Procura di Paola, hanno eseguito due arresti per violenza di genere, intervenendo su casi di abusi e atti persecutori per proteggere le vittime e prevenire ulteriori violenze. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni a fuscaldo, i carabinieri hanno portato avanti interventi rilevanti contro episodi di violenza di genere. Due misure cautelari in carcere sono state eseguite nei confronti di altrettanti uomini ritenuti responsabili di comportamenti violenti e persecutori verso le donne. Le operazioni sono il risultato di indagini approfondite coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, che ha seguito con attenzione i casi.

Sospensione della misura alternativa dopo violazioni e atti persecutori

Il primo uomo era già noto alle forze dell’ordine per atti persecutori e si trovava sotto affidamento in prova al servizio sociale. Nonostante la misura alternativa, era stato sorpreso fuori dall’orario consentito, in evidente stato di alterazione, mentre si presentava in modo insistente alla porta della vittima, chiedendo di entrare. Il comportamento aggressivo e non rispettoso delle regole ha spinto l’Ufficio di Sorveglianza di Cosenza a intervenire. La decisione è stata netta: sospendere l’affidamento e disporre la carcerazione immediata. Questo episodio dimostra come la vigilanza sulle misure alternative resti un punto cruciale per evitare che le vittime restino in pericolo.

L’attività dei carabinieri in questo caso si è concentrata non solo sull’accertamento dei fatti, ma anche sul monitoraggio costante di una persona già condannata, per evitare il ripetersi di azioni vessatorie.

Violenze e minacce documentate dalla procura, custodia cautelare per il compagno

Nel secondo caso, la denuncia di una donna ha fatto partire le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, guidata da domenico Fiordalisi. Le indagini hanno rivelato un quadro grave e continuativo di violenze verbali e fisiche da parte del compagno, con episodi che si sono verificati pure davanti ai figli minori. L’uomo ha sottoposto la donna a umiliazioni costanti, controlli stretti sul telefono e minacce di morte, creando una situazione di terrore e isolamento.

Le aggressioni sono iniziate nel 2021 e sono andate avanti per un tempo lungo, senza interruzioni. La raccolta della testimonianza della vittima e il lavoro sul campo dei carabinieri hanno permesso di documentare ogni episodio e ottenere dal giudice l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Questa misura serve a proteggere la donna e a interrompere immediatamente la spirale di violenza. Anche la presenza dei figli minori è stata una variabile importante per intensificare l’attenzione sulle conseguenze degli atti violenti.

Ruolo dei carabinieri e della procura nella tutela delle vittime di violenza

Le indagini di fuscaldo confermano come il lavoro dei carabinieri sia essenziale nel prevenire e contrastare la violenza domestica. L’azione repressiva, legata a misure cautelari, arriva solo dopo un’attenta ricostruzione dei fatti e la raccolta di prove solide. Nel territorio della provincia di cosenza, le forze dell’ordine gestiscono casi con alta delicatezza, soprattutto quando coinvolgono minori o situazioni di particolare pericolo.

La Procura di Paola segue con rigore ogni fase delle indagini, coordinando le attività investigative e chiedendo misure che possano garantire la sicurezza delle vittime. La collaborazione tra gli enti consente di intervenire con tempestività e di far rispettare le disposizioni giudiziarie, anche rafforzando la sorveglianza sulle persone già condannate.

Il quadro emerso da fuscaldo è un richiamo alla necessità di mantenere alta l’attenzione in casi di violenza che spesso si consumano tra le mura domestiche, luoghi in cui la denuncia e l’intervento rapido possono salvare vite.

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