Nel cosentino si sono svolti due importanti interventi delle forze dell’ordine, con l’arresto di due persone accusate di maltrattamenti familiari e atti persecutori. Le vicende riguardano episodi avvenuti tra gennaio e aprile 2025, che hanno coinvolto cittadini in due comuni diversi della provincia. Le indagini, guidate dalla Procura di Castrovillari, hanno portato all’emissione di ordinanze cautelari a carico di chi avrebbe messo in pericolo la sicurezza di familiari e conoscenti, anche avvalendosi di minacce e violenze.
Aggressione e minacce a cassano allo ionio: arrestato un ventitreenne per maltrattamenti e lesioni alla madre
A Cassano allo Ionio un ragazzo di 23 anni è stato fermato dai carabinieri della locale compagnia con accuse gravi. Secondo le ricostruzioni emerse, il giovane avrebbe aggredito fisicamente la madre di 54 anni, provocandole lesioni. L’aggressione è stata accompagnata da minacce di morte usando un coltello da cucina, uno strumento ritrovato dagli inquirenti e indicato come elemento di intimidazione verso la donna.
Le autorità hanno eseguito nei confronti del giovane un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Castrovillari. La misura è stata richiesta dalla Procura di Castrovillari a seguito delle indagini svolte soprattutto sugli ultimi mesi, da gennaio ad aprile 2025. In questo periodo il ragazzo avrebbe rivolto alla madre parole ingiuriose ripetute, offese e trattamenti vessatori costanti, creando un clima di tensione grave e duraturo all’interno del nucleo familiare.
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Il caso ha messo ancora una volta in luce le difficoltà nel riconoscere e fermare violenze domestiche. Gli investigatori hanno da subito raccolto le testimonianze e altri elementi che confermano come le vessazioni di varia natura non riguardassero un episodio singolo ma una serie continua di abusi fisici e psicologici da parte del giovane nei confronti della madre. Le autorità confermano che la donna è stata seguita anche sotto il profilo medico per le ferite riportate.
L’uso delle minacce e la violenza psicologica
“Le parole ingiuriose e le offese, insieme alle minacce di morte con un coltello da cucina, hanno creato un ambiente di terrore per la donna” ha evidenziato una fonte vicina alle indagini.
Atti persecutori a san demetrio corone: arresto per minacce via social e molestie ripetute
A San Demetrio Corone, sempre nella provincia di Cosenza, i carabinieri hanno arrestato un’altra persona coinvolta in un caso distinto, ma non meno serio. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata disposta dalla Procura di Castrovillari in seguito a un’indagine avviata su segnalazione di reiterate minacce e molestie rivolte contro un concittadino.
Le molestie avanzate dal presunto aggressore, si legge negli atti, includevano sia azioni dirette che l’uso dei social network per diffondere intimidazioni. La vittima, preoccupata per la propria incolumità, ha denunciato l’accaduto. Questo atto ha permesso agli inquirenti di raccogliere le prove necessarie per identificare e fermare il responsabile.
L’importanza della denuncia e della tutela digitale
L’indagine è stata coordinata dal procuratore Alessandro D’Alessio, che ha sottolineato come la criminalità legata agli atti persecutori rappresenti una sfida per le forze dell’ordine, soprattutto quando le azioni minacciose si spostano nell’ambito digitale, complicando l’individuazione e la tutela delle persone coinvolte.
“Il caso di San Demetrio evidenzia l’importanza di denunciare tempestivamente per consentire di bloccare quelle condotte che possono degenerare e mettere a rischio la sicurezza fisica e psicologica delle vittime.”
Questi due arresti raccontano situazioni diverse ma collegano un comune problema: quello della violenza domestica e delle persecuzioni personali che, anche nel 2025, continuano a rappresentare motivi di intervento urgente da parte della giustizia e delle forze dell’ordine nel territorio calabrese.