Un’operazione congiunta della polizia di stato e dell’esercito italiano ha portato agli arresti di due persone e al sequestro di oltre 600 grammi di sostanze stupefacenti nel quartiere barriera di milano, a torino. L’intervento è parte di un servizio straordinario di controllo del territorio mirato a contrastare lo spaccio nei punti più critici della città.
Il blitz in corso vigevano e il primo arresto
L’azione è iniziata in corso vigevano, dove una pattuglia del commissariato barriera milano ha notato un uomo nigeriano di circa 40 anni che si muoveva in modo sospetto vicino a uno sportello dell’acqua. Il comportamento ha attirato l’attenzione degli agenti, che si sono avvicinati per un controllo più attento. L’odore caratteristico di marijuana ha confermato i sospetti. Gli agenti hanno quindi chiesto di entrare nell’abitazione del soggetto per verificare la presenza di sostanze illecite.
L’uomo ha provato a indicare un appartamento diverso dal suo per evitare il controllo, ma gli agenti hanno rapidamente individuato l’alloggio giusto. All’interno hanno trovato quasi 600 grammi di marijuana e 20 grammi di crack, già divisi in dosi pronte per la vendita. Nel corso della perquisizione sono stati scoperti anche materiali utilizzati per confezionare la droga, come bustine, bilancini, coltelli e nastro adesivo. Questi elementi indicano una attività di spaccio ben organizzata e radicata nel quartiere.
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La seconda operazione in corso palermo
Solo poche ore dopo, un secondo intervento ha preso luogo in corso palermo. Qui la polizia ha fermato un giovane senegalese di 23 anni trovato in possesso di 10 grammi di crack. Anche in questo caso si trattava di droga divisa in piccole dosi, pronta per essere venduta al dettaglio. L’arresto dimostra come la vendita di sostanze stupefacenti coinvolga anche persone molto giovani e mette in evidenza la diffusione dello spaccio in diverse aree della città.
Gli agenti, con il supporto dell’esercito, hanno agito per contenere questo fenomeno che da tempo riguarda il quartiere, caratterizzato da frequentemente controlli e blitz mirati. La presenza di droga in quantità anche limitate indica la continua richiesta che alimenta il mercato illegale sul territorio.
Disposizioni giudiziarie e misure restrittive
Dopo gli arresti, la procura della repubblica di torino ha proceduto con la convalida dei fermi. Per il cittadino nigeriano è scattato, dopo la scarcerazione, il divieto di dimora nel comune di torino. Questa misura cautelare serve a impedire nuovi contatti del soggetto con le zone più esposte dei quartieri più problematici. Il divieto di dimora è spesso utilizzato come strumento per evitare il ritorno di persone considerate pericolose o molto attive nelle attività illegali.
Entrambi i procedimenti si trovano ancora nelle fasi preliminari delle indagini. I due arrestati godono, come previsto dalla legge, della presunzione di innocenza fino al pronunciamento definitivo del tribunale. Questi passaggi restano fondamentali per garantire il diritto a un processo equo.
Il contesto e la strategia di controllo a barriera di milano
L’intervento si colloca in un quadro più ampio destinato a contrastare lo spaccio di droga in aree sensibili di torino, con particolare attenzione al quartiere barriera di milano. Questa zona presenta da tempo problematiche di microcriminalità, episodi di tensioni sociali e segnali di degrado urbano. Per questo motivo, polizia e esercito sono spesso impegnati in azioni congiunte per rafforzare il controllo del territorio.
La strategia punta non solo a interrompere i grandi traffici ma anche a smantellare le reti di piccoli spacciatori che agiscono direttamente nei quartieri, alimentando la vendita al dettaglio. Queste operazioni contribuiscono a contenere la diffusione dello spaccio e a ristabilire una condizione di maggiore sicurezza nella zona. Il coordinamento tra forze di polizia e militari mostra l’attenzione delle autorità a riportare ordine in aree delicati per la convivenza cittadina.