Un intervento rapido da parte dei carabinieri ha portato all’arresto di due uomini originari di Casoria, coinvolti in una truffa ai danni di un’anziana di Santi Cosma e Damiano. L’episodio si è svolto tra lunedì e martedì nel sud del Lazio, dove i militari hanno messo fine a un tentativo di inganno e fuga pericolosa. Il recupero dell’intera somma sottratta alla vittima sottolinea la prontezza dell’azione delle forze dell’ordine.
Dettagli sull’arresto e modalità della truffa
Lunedì pomeriggio due uomini di 35 e 40 anni, entrambi con precedenti penali e residenti a Casoria, si sono presentati alla porta di un’anziana donna di Santi Cosma e Damiano. Con una scusa studiata, hanno dichiarato che sua figlia aveva contratto un debito con Poste Italiane e che, senza il pagamento immediato, sarebbe potuta finire in arresto. Con questo espediente emotivo sono riusciti a farsi consegnare dall’anziana tutto il denaro che deteneva in casa. La cifra, che si aggirava attorno a diverse migliaia di euro, è stata così sottratta senza che la vittima sospettasse il raggiro.
I due si erano organizzati: uno si sarebbe presentato come l’interlocutore diretto, mentre l’altro fungeva da palo e chauffeur. La modalità della truffa rientra tra i reati che colpiscono le persone più vulnerabili, sfruttando ansie e paure legate a presunte emergenze familiari.
Leggi anche:
Intervento tempestivo dei carabinieri e fase di cattura
A pochi minuti dalla chiamata d’allarme, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Formia sono arrivati sul posto e hanno fermato il primo uomo fuori dall’abitazione, trovandolo ancora in possesso del denaro appena sottratto all’anziana. Il secondo complice si trovava all’esterno, alla guida di un’utilitaria noleggiata, con il compito di garantire una fuga rapida.
L’uomo, nel tentativo di eludere il controllo, ha cercato di investire i carabinieri, mettendo in pericolo la loro sicurezza. La manovra spericolata è però finita con un impatto contro un cancello privato poco distante, bloccando il veicolo e impedendo la fuga. Nessuno dei militari coinvolti ha riportato ferite. Il denaro recuperato è stato posto sotto sequestro e restituito alla vittima.
Conseguenze legali e gestione dell’emergenza sul territorio
Dopo l’arresto, i due sospettati sono stati trasferiti nella casa circondariale di Cassino, come disposto dall’autorità giudiziaria, in attesa delle procedure successive. Il caso è seguito dalla Procura della Repubblica di Cassino, che ha coordinato l’azione con i carabinieri della Compagnia di Formia.
L’episodio risalta l’importanza delle attività di controllo e prevenzione nelle zone rurali e semirurali del territorio. Le truffe agli anziani rappresentano una piaga sociale, spesso difficile da contrastare senza collaborazioni tempestive dei cittadini con le forze dell’ordine.
Dichiarazioni del comando provinciale e attenzione alle fasce deboli
Il Comando provinciale dell’Arma ha sottolineato, a margine dell’operazione, l’impegno costante del personale sul territorio, evidenziando come il tempestivo intervento abbia permesso di evitare danni maggiori a una persona anziana. Questo episodio conferma quanto sia decisivo il ruolo investigativo sul campo, combinato con la collaborazione tra i reparti locali e la magistratura.
La protezione delle fasce più fragili, come gli anziani, rimane una priorità per le forze dell’ordine nella provincia di Latina, dove situazioni del genere si ripetono con una certa frequenza. La prevenzione passa anche attraverso campagne di informazione volte a riconoscere e denunciare subito tentativi di truffa, per garantire una risposta immediata e concreta.