Durante la notte scorsa la Calabria ha visto due interventi distinti della Guardia costiera per soccorrere gruppi di migranti in difficoltà in mare. Le operazioni si sono svolte a distanza di ore una dall’altra, coinvolgendo complessivamente 174 persone di diverse nazionalità. I soccorsi hanno interessato due imbarcazioni a vela partite dalla costa libica. I profughi sono stati condotti nei porti calabresi e affidati alle autorità competenti per le procedure di identificazione e accoglienza previste dalla legge.
Primo sbarco a roccella jonica: 136 migranti soccorsi in mare
Il primo intervento è avvenuto a Roccella Jonica, dove una barca a vela di circa 12 metri è stata avvistata a circa 130 miglia dalla costa calabrese. A bordo si trovavano 136 persone di varie nazionalità, tra cui egiziani, pakistani, bengalesi, siriani e un palestinese. Il gruppo comprendeva uomini, donne e minori, con una donna in gravidanza all’ottavo mese, diversi bambini sotto i dieci anni e diciassette minori non accompagnati, tutti maschi.
I soccorritori della Guardia costiera hanno diviso i migranti su due motovedette per motivi di sicurezza durante il trasferimento. Al loro arrivo al porto di Roccella Jonica, è scattata la procedura di primo soccorso e identificazione, gestita con il supporto della Croce Rossa. I migranti sono stati temporaneamente ospitati nel centro di prima accoglienza situato all’interno dello scalo portuale, una struttura divenuta ormai punto di riferimento per situazioni simili.
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Secondo sbarco a reggio calabria: 38 uomini del bangladesh intercettati in mare
Poche ore dopo, verso l’1.30 di notte, un’altra barca a vela è stata intercettata a Reggio Calabria da un’unità della Guardia di finanza, il guardacoste “Rosati”. A bordo c’erano trentotto uomini provenienti dal Bangladesh. Anche in questo caso è stata seguita la consueta procedura di accoglienza e identificazione al molo di ponente del porto reggino.
L’intervento dei finanzieri ha permesso di prevenire rischi per persone in difficoltà in mare e di garantire un primo contatto sicuro con le autorità italiane. I migranti, al termine delle operazioni, sono stati affidati alle organizzazioni socioumanitarie presenti sul territorio.
Coordinamento della prefettura e trasferimenti programmati
Entrambi gli sbarchi sono stati gestiti sotto la direzione della prefettura locale, che ha coordinato le diverse fasi di accoglienza e sicurezza. La prefettura si è occupata, in collaborazione con le forze dell’ordine e gli enti di assistenza, di garantire le condizioni necessarie a un intervento rapido e ordinato.
Nei prossimi giorni i migranti saranno ospitati nei centri di accoglienza temporanea dislocati sul territorio. Il riparto e la distribuzione dei migranti tra le regioni italiane avverranno seguendo le disposizioni del ministero dell’Interno, che regola il flusso in base alle quote definite a livello nazionale.
Questi nuovi sbarchi ripropongono l’attenzione sulle rotte migratorie verso l’Italia e sulle modalità con cui le autorità calabresi e nazionali devono affrontare emergenze di questo tipo, soprattutto nei mesi invernali quando le condizioni del mare mettono a rischio la vita delle persone.