Donne politiche prese di mira da violenza digitale su sito hard, la polizia postale avvia indagini sul caso

Donne Politiche Prese Di Mira

Donne politiche vittime di violenza digitale, indagini della polizia postale. - Gaeta.it

Laura Rossi

27 Agosto 2025

La diffusione di immagini alterate senza consenso contro donne impegnate in politica ha riacceso il dibattito sulla violenza digitale in Italia. Alcune figure pubbliche sono finite nel mirino di un sito che diffonde contenuti sessualmente espliciti modificati, accompagnati da commenti offensivi e sessisti. La reazione delle vittime e l’intervento della polizia postale segnano un momento importante nella lotta contro gli abusi online.

Diffusione di foto e video modificati contro donne politiche su phica

Negli ultimi tempi, un sito hard chiamato Phica ha preso di mira diverse donne politiche italiane, pubblicando immagini e video modificati senza il loro consenso. Tra le vittime ci sono Alessandra Moretti, Alessia Morani e Valeria Campagna, tutte figure attive in vari ruoli istituzionali. I contenuti diffusi sono stati alterati per creare materiale pornografico, accompagnato da commenti violenti e sessisti che amplificano l’offesa. Questa pratica rappresenta una forma di violenza digitale particolarmente grave perché combina la manipolazione di immagini con il cyberbullismo, causando danni alla reputazione e all’integrità delle persone coinvolte.

Questa vicenda evidenzia una dinamica che purtroppo si riscontra sempre più spesso nel panorama digitale, dove la libertà in rete viene usata per colpire soggetti vulnerabili, soprattutto donne in posizioni pubbliche o di rilievo. Le coinvolte hanno chiesto una risposta collettiva per chiudere siti simili, denunciando un vero e proprio abuso che mina la sicurezza personale e la dignità.

Il ruolo cruciale della polizia postale nelle indagini e nel contrasto alla violenza online

La polizia postale italiana ha aperto un’inchiesta sul sito Phica per chiarire le responsabilità e fermare la diffusione di questi contenuti illeciti. Questo intervento riflette il crescente impegno delle forze dell’ordine a tutelare la sicurezza digitale, specialmente per le donne vittime di violenza online. La polizia postale, che gestisce i reati informatici, ha registrato un aumento delle denunce legate a forme di abuso come revenge porn e cyberbullismo, concentrandosi su come arginare queste minacce nella realtà attuale.

Il lavoro della polizia passa anche attraverso la collaborazione con piattaforme digitali per identificare e rimuovere contenuti che violano la legge, oltre a migliorare la formazione degli agenti per affrontare fenomeni complessi e in continua crescita. L’indagine su Phica rappresenta un esempio concreto di questa attenzione, finalizzata a impedire che lo sfruttamento di immagini senza consenso si diffonda impunemente, tutelando allo stesso tempo le vittime.

Il contributo di Maria Francesca Moro nel racconto della violenza digitale sulle donne

Maria Francesca Moro, giornalista specializzata in cultura e ambiente, con esperienza che va dalla carta stampata ai social e ai tg nazionali, firma questo reportage. La sua attenzione alle tematiche di attualità e politica rende il suo lavoro un tassello importante per la sensibilizzazione sul tema della violenza digitale contro le donne. Moro combina competenze tradizionali di giornalismo con l’utilizzo degli strumenti digitali, aiutando a portare in luce casi che richiedono maggiore visibilità e un dibattito pubblico più ampio.

Nel raccontare questo episodio, Moro si inserisce in un filone di giornalismo che affronta nuove forme di abuso e discriminatione, documentando i fatti senza indulgere in commenti ma ponendo l’accento sul problema concreto e sulle risposte istituzionali. La sua voce contribuisce a fare pressione sulle autorità e sulla società affinché si garantisca alle donne, soprattutto a quelle che operano in ambito pubblico, un ambiente online più sicuro e rispettoso.