Donna salvata a torino da carabinieri dopo esposizione a bombola di anidride carbonica in auto

Donna salvata a torino da carabinieri dopo esposizione a bombola di anidride carbonica in auto

Una donna di 47 anni trovata priva di sensi in auto a Torino il 7 luglio 2025, salvata dai carabinieri e vigili del fuoco grazie all’intervento tempestivo dopo la scoperta di una bombola di anidride carbonica.
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Una donna di 47 anni è stata trovata priva di sensi in un’auto a Torino con una bombola di anidride carbonica a bordo; grazie all’intervento tempestivo di carabinieri e vigili del fuoco è stata salvata e trasportata in ospedale, mentre le cause sono ancora in fase di indagine. - Gaeta.it

Una donna torinese di 47 anni è stata trovata senza sensi nel pomeriggio del 7 luglio 2025 all’interno della sua auto parcheggiata tra via Onorato Vigliani e via Carnia. La prontezza dei carabinieri del nucleo radiomobile ha evitato un esito tragico, dopo la scoperta di una bombola sospetta contenente anidride carbonica nell’abitacolo chiuso. I soccorsi tempestivi hanno permesso il trasporto urgente della donna in ospedale, mentre le autorità indagano sulle cause dell’incidente.

L’allarme e l’intervento dei passanti a torino

Erano passate da poco le 14 quando alcuni testimoni hanno notato una macchina ferma con la conducente immobile al suo interno. L’auto era parcheggiata in un angolo trafficato della città, ma la donna non dava segni di vita. Senza esitare, i passanti hanno chiamato il 112 segnalando la situazione ai carabinieri.

Il luogo preciso dell’intervento è il quartiere dove via Onorato Vigliani incrocia via Carnia, una zona spesso frequentata da residenti e lavoratori. Lo scenario presentava un’auto bloccata dall’interno e nessuna risposta da parte della donna di 47 anni. La pressione del tempo era alta: all’interno dell’abitacolo i militari hanno scorto una bombola che destava sospetti. La segnalazione permetteva di far arrivare sul posto non solo i carabinieri ma anche i vigili del fuoco, in allerta per gestire la possibile situazione di pericolo derivante dalla bombola.

La rapidità nell’avvisare le forze dell’ordine è stata cruciale. La presenza della bombola di anidride carbonica, contenuta in un piccolo spazio chiuso come un’auto, rappresentava un rischio grave per la vita della donna e di chiunque si fosse trovato nelle vicinanze.

Come hanno operato i carabinieri sul posto

Appena arrivati, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno valutato la scena. L’auto era chiusa e la donna inanimata senza alcuna risposta. Senza perdere tempo prezioso, uno dei militari ha infranto il finestrino per aprire l’accesso all’interno.

Il primo intervento si è concentrato sulle manovre di rianimazione e sul controllo delle condizioni della donna. Nel frattempo, l’altro carabiniere ha gestito il contenuto pericoloso, coadiuvato dai vigili del fuoco che sono arrivati di corsa sul luogo. La bombola sospetta, secondo le prime verifiche, conteneva anidride carbonica , un gas usato spesso in ambienti domestici per gasare l’acqua o in impianti simili.

La gestione della bombola richiedeva attenzione, la presenza di ossigeno ridotto all’interno dell’auto poteva causare svenimenti o danni più gravi. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a monitorare le condizioni della bombola con strumenti specializzati. Solo dopo aver stabilizzato la situazione, la donna è stata portata fuori dall’auto e consegnata alle cure mediche.

Il trasporto in ospedale e le condizioni della donna

Immediatamente dopo il soccorso, la donna è stata caricata sull’ambulanza e trasferita con urgenza in ospedale a torino. Le cause del malore non sono ancora state chiarite. Le ipotesi al vaglio degli investigatori includono un possibile incidente domestico, un malore improvviso o un gesto volontario, ma nessuna pista è stata esclusa.

Al momento del trasferimento la donna era fuori pericolo, grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e vigili del fuoco, ma rimane sotto osservazione medica. Gli accertamenti in ospedale mirano a chiarire se l’esposizione all’anidride carbonica abbia danneggiato l’apparato respiratorio o altri organi.

L’attenzione medica si concentra anche su eventuali sintomi causati dall’inalazione di gas, come l’intossicazione o l’ipossia, considerando quanto ristretto fosse lo spazio nell’abitacolo. Il recupero e i risultati diagnostici saranno fondamentali per comprendere l’effettivo pericolo corso dalla donna.

Le indagini e le ipotesi sulle cause dell’accaduto

L’episodio ha subito accesso ai riflettori delle forze dell’ordine che hanno avviato accertamenti per capire cosa fosse una bombola di anidride carbonica in un’auto, e come mai fosse stata lasciata chiusa con una persona all’interno.

La dinamica del fatto resta ancora oscura. Gli investigatori stanno interrogando testimoni e visionando le telecamere della zona per ricostruire la sequenza degli eventi. “Non è chiaro se la donna abbia avuto un malore prima o dopo essersi trovata in presenza del gas, oppure se il contenitore fosse destinato ad altro uso e abbia provocato un’intossicazione involontaria.”

Alcuni dettagli, come il tipo e lo stato della bombola e la posizione della donna dentro il veicolo, potranno indirizzare le indagini verso una pista specifica. Non si esclude al momento alcuna ipotesi, nemmeno quella di un gesto determinato o di un incidente provocato da un malfunzionamento dell’impianto domestico collegato alla bombola.

Le autorità hanno garantito massima attenzione nel processo investigativo per chiarire ogni dubbio e aggiornare presto la comunità restando vigili su eventuali sviluppi.

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