Donatella Rettore spegne 70 candeline e guarda al passato e futuro tra ricordi di censura e un nuovo appuntamento con la musica. Dopo quasi mezzo secolo di carriera, la cantante torna a raccontare episodi poco noti della sua vita artistica e annuncia la sua partecipazione a jukebox – la notte delle hit, evento che a settembre raccoglie l’eredità di arena suzuki sul palco di torino. In questa ricostruzione emergono anche opinioni dirette su altri protagonisti della musica italiana, segnando un ritorno deciso sulle scene.
Donatella rettore e gli inizi della carriera tra successi e polemiche
Donatella Rettore ha attraversato decenni di musica italiana con un percorso costellato di alti e bassi. Il suo esordio di rilievo risale al 1976 quando in germania ottenne attenzione con il brano “lailolà”, mentre in italia il vero successo arrivò nel 1980 con “kobra”. In quegli anni, la cantante non solo conquistò il pubblico ma si trovò al centro di controversie. Un episodio significativo riguarda la reazione negativa di una professoressa di lettere, secondo cui il suo pezzo poteva minare la purezza dei bambini. Un giudizio che scatenò dibattiti e polemiche. Non si trattò solo di semplici critiche: la carriera di rettore fu permeata da diverse sfide legate ai contenuti provocatori delle sue canzoni.
La censura di pippo baudo su “benvenuto”
Una delle più note forme di censura riguarda la canzone “benvenuto”, pubblicata nello stesso anno. Il testo presentava allusioni sessuali esplicite, come la frase “benvenuto in gola e nel palato.” Questa canzone, inizialmente candidata come sigla per il programma domenica in, venne rifiutata dopo che il conduttore pippo baudo lesse i versi. Secondo baudo, mettere quel brano in tv avrebbe messo a rischio il suo stesso posto di lavoro. Così la scelta cadde su un gruppo più ‘sicuro’, i matia bazar. Rettore ha confessato che questi ostacoli non sono mai cessati nel tempo, e che in particolare gli anni novanta l’hanno vista affrontare momenti difficili, anche sul piano personale, con episodi di depressione e attacchi di panico. La sua definizione è chiara: “non si sentì mai coccolata ma sempre contestata.”
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La serata jukebox – la notte delle hit e il panorama musicale attuale
Settembre 2025 segna il ritorno di donatella rettore in uno scenario importante: jukebox – la notte delle hit, evento musicale a torino che si propone come successore della storica arena suzuki, appuntamento ideato da amadeus e ora condotto da antonella clerici. La rassegna celebra i successi passati della musica italiana e internazionale coinvolgendo nomi significativi. Oltre a rettore, saranno presenti gruppi e artisti come earth, wind & fire, michael sembello, i nomadi, le vibrazioni e altri ancora. L’evento punta a richiamare l’attenzione su pezzi rimasti nel cuore degli appassionati e su esibizioni dal sapore nostalgico ma anche attuale.
Un ritorno a nuova vita per donatella rettore
La partecipazione di donatella rettore appare il segno di una sorta di rinascita artistica. È un ritorno sul palcoscenico che vuole riproporre l’immagine di una artista che ha saputo lasciare il segno tra le icone degli anni Settanta e Ottanta ma che si confronta con il presente. Il senso di jukebox – la notte delle hit è proprio riportare in vita brani e interpreti che hanno fatto la storia, mentre un pubblico più giovane ha la possibilità di scoprirli, o ri-scoprirli. Un’occasione quindi per intrecciare passato e presente in un evento dal forte richiamo popolare.
Le critiche di donatella rettore nei confronti di giorgia e altri colleghi
L’intervista di donatella rettore ha riservato qualche nota polemica anche nei confronti di colleghi del mondo musicale italiano. Interpellata su altri cantanti, rettore ha parlato senza mezzi termini di giorgia, definendola “sopravvalutata”. Rettore ha riconosciuto alla cantante romana doti tecniche e capacità vocali, ma ha sottolineato come manchi quel tratto di originalità che cambia il panorama musicale. Secondo lei, giorgia si rifarebbe più a una imitazione di whitney houston, senza proporre nulla di nuovo.
Un dibattito acceso sulla musica italiana contemporanea
Questa critica segue altre affermazioni simili rilasciate da personaggi come mogol, che non sempre hanno avuto toni dolci nei confronti delle figure più in vista della musica italiana contemporanea. Rettore non usa mezzi termini, probabilmente per sottolineare come il successo non sempre corrisponda all’innovazione. La presa di posizione racconta di una musica vista non solo dal palco ma anche come confronto, scontro e rivalità tra artisti, dove le capacità si misurano con la creatività ed il contributo personale al mondo musicale.
La voce di donatella rettore si presenta ancora oggi come una testimonianza robusta di chi ha vissuto e attraversato tante fasi difficili, sia professionali sia umane, ma ha mantenuto una sua identità e visione precisa. Le sue parole si inseriscono nel dibattito in corso sulla originalità e sul valore degli artisti che animano la scena italiana. La serata di jukebox si prepara così a essere un momento di celebrazione ma anche di confronto aperto e diretto.