La recente decisione del presidente Donald Trump ha spostato l’area di responsabilità della Groenlandia nel sistema di comando militare degli Stati Uniti, suscitando interesse nel contesto geopolitico e strategico del Polo Nord. Il Pentagono ha formalizzato questo cambiamento che riguarda la gestione della difesa e la cooperazione con gli alleati nell’Artico.
Modifica delle aree di responsabilità militare tra comandi Usa
Secondo un comunicato del dipartimento della Difesa americano, il presidente Trump ha ordinato che la Groenlandia venga trasferita sotto la giurisdizione del Comando settentrionale degli Stati Uniti. Tale comando, noto come Northern Command o USNORTHCOM, si occupa delle operazioni militari nella parte nordamericana, comprendendo territorio statunitense e Canada. Prima di questa revisione, la Groenlandia dipendeva dal Comando europeo , responsabile delle attività militari nell’area europea e circostante.
Una nuova strategia per l’artico
Il passaggio della Groenlandia artica alla responsabilità di USNORTHCOM risponde a una nuova strategia, che vuole concentrare nella zona settentrionale la supervisione di aree adiacenti al continente americano. La modifica è stata comunicata ufficialmente dal Pentagono e, anche se sembra limitata a questioni organizzative interne, nasconde riflessi militari e diplomatici significativi.
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Rafforzamento della difesa del territorio nazionale americano
Il documento del Pentagono sottolinea che questo riassetto “rafforzerà la capacità della Forza Congiunta di difendere il territorio nazionale americano”. La Groenlandia ha una posizione strategica cruciale nell’Artico per il controllo dei possibili accessi a nord e per il monitoraggio delle rotte aeree e marittime del Polo. Spostare la responsabilità a USNORTHCOM consente un coordinamento più diretto e concentrato sulla difesa del Nord America.
Nuove sfide militari nell’artico
Questa area presenta nuove sfide legate alla crescente attenzione militare internazionale verso l’Artico, con competitor che hanno mosso mosse per espandere la loro presenza nell’area. Il controllo delle infrastrutture militari sulla Groenlandia si inserisce in questo contesto, rendendo l’adattamento dei comandi Usa una scelta tattica che permette di rispondere a queste tensioni.
Relazioni con alleati e partner artici
Il Pentagono ricorda che la modifica serve anche a “approfondire le relazioni con gli alleati e i partner artici”. I paesi che si affacciano sull’Artico collaborano da anni su progetti di sicurezza comune, monitoraggio ambientale e gestione dei traffici. La nuova organizzazione del comando Usa facilita incontri e azioni comuni con queste nazioni, favorendo una presenza Usa più integrata e coordinata nelle dinamiche artiche.
Una presenza più integrata
Concentrando la Groenlandia sotto USNORTHCOM, Washington punta a rendere più lineari i contatti con i governi di Canada, Danimarca , Norvegia e altri partner. Questa scelta assicura maggiore coerenza nelle iniziative congiunte, a vantaggio di una difesa più integrata dell’emisfero occidentale.
Implicazioni geopolitiche del cambiamento Usa nell’artico
Il rafforzamento del ruolo degli Stati Uniti nell’Artico non è una sorpresa e la modifica del comando in cui rientra la Groenlandia rappresenta un passo importante in questa direzione. L’area vive una competizione tra potenze geopolitiche attratte dalle risorse naturali, dalle nuove rotte commerciali aperte dallo scioglimento dei ghiacci e dalla posizione strategica militarmente rilevante.
Potenze in competizione nell’artico
Il meticoloso spostamento della Groenlandia sotto il Comando settentrionale punta quindi a mettere in campo strumenti militari e diplomatici più vicini al continente americano. Si tratta di una mossa che facilita la valutazione delle minacce e la reazione degli Usa, anche per influenzare le dinamiche politiche regionali e rispetto agli interessi di altri stati coinvolti in quella parte del mondo.