Dominique mamberti, cardinale francese con una lunga carriera diplomatica, ricopre dal 2014 il ruolo di Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, la massima autorità giudiziaria vaticana in materia di diritto canonico. Nato a Rabat e cresciuto in Corsica, ha sviluppato competenze giuridiche e diplomatiche che lo hanno portato a svolgere incarichi in varie regioni del mondo, soprattutto in Africa e America Latina. La sua figura unisce conoscenze legali, esperienza diplomatica e una particolare attenzione ai diritti umani e alla libertà religiosa.
Formazione giuridica e primi incarichi diplomatici
Dominique mamberti è nato nel 1952 a Rabat, allora parte del Marocco francese, ma la sua infanzia è trascorsa in Corsica. Ha iniziato gli studi giuridici nelle università di Strasburgo e Parigi, dove ha acquisito una solida base in diritto civile. Successivamente si è specializzato in diritto canonico presso l’Università Gregoriana di Roma, una scelta che ha orientato la sua carriera verso la Santa Sede.
Entrato nel servizio diplomatico vaticano, mamberti ha svolto incarichi in vari paesi, fra cui Algeria, Sudan, Somalia, Eritrea e Cile. Ha lavorato presso le Nazioni Unite a New York, affrontando tematiche internazionali rilevanti. Questi ruoli gli hanno permesso di confrontarsi con le complesse situazioni politiche e sociali di aree spesso segnate da conflitti, consolidando la sua preparazione in diritto internazionale e diplomazia.
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Ruolo nella segreteria di stato e accordi internazionali
Nel 2006 Benedetto XVI lo ha chiamato alla Segreteria di Stato della Santa Sede, affidandogli la carica di Segretario per i rapporti con gli stati. In questa posizione ha curato trattative e ha sancito accordi bilaterali tra la Santa Sede e diversi paesi, volti a determinare lo status giuridico della Chiesa e regolare l’insegnamento religioso. Questi accordi riguardano diritti e doveri reciproci, spesso in contesti dove la religione cattolica interagisce con sistemi giuridici e culturali molto diversi.
L’esperienza maturata in questo ruolo ha consolidato la sua reputazione non solo come esperto di diritto canonico, ma anche come interlocutore credibile in ambito internazionale. Il suo lavoro ha toccato questioni delicate, tra cui la libertà religiosa e i rapporti tra Stato e Chiesa, in zone di tensione politica e sociale.
Nomina a prefetto della segnatura apostolica e incarico di cardinale protodiacono
Nel 2014 papa Francesco ha affidato a mamberti la guida del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, la massima corte vaticana sul diritto canonico. Questo cambio di incarico ha segnato una svolta nella sua carriera, spostandolo dal campo diplomatico a quello giudiziario. Nel 2015 è stato creato cardinale, ruolo che gli ha conferito un peso significativo nell’ambito della Curia romana.
L’anno scorso ha assunto il titolo di cardinale protodiacono. In questo ruolo svolge funzioni solenni, tra cui l’annuncio dell’“habemus papam” dopo l’elezione di un nuovo pontefice, davanti alla piazza di San Pietro. Questa responsabilità simbolica lo mette al centro di momenti cruciali per la Chiesa cattolica nel mondo.
Visione giuridica e impegno su diritti umani e libertà religiose
Dominique mamberti è noto per la sua interpretazione rigorosa del diritto canonico, coerente con la tradizione ortodossa. La sua azione si basa su una concezione del diritto internazionale radicata nel diritto naturale e nella dignità della persona umana. In diverse occasioni ha espresso posizioni a favore della tutela della libertà religiosa e dei diritti fondamentali, sottolineando il valore della fede nella vita pubblica.
Nel 2013, in un’intervista alla Radio Vaticana, ha difeso la possibilità per i datori di lavoro cristiani di esercitare il diritto di coscienza, rifiutando di offrire servizi a coppie omosessuali. Allo stesso tempo ha criticato il crescente secolarismo che, a suo avviso, tende a marginalizzare la religione dalla società. La sua visione unisce così principi giuridici con questioni etiche e culturali contingenti.
Competenze geopolitiche e dialogo interreligioso
La lunga carriera diplomatico-giuridica di mamberti lo rende una figura di riferimento anche per la politica internazionale della Santa Sede. La sua esperienza si estende all’America Latina, al Medio Oriente, all’Africa e al mondo islamico. In Vaticano è considerato un esperto nell’affrontare i rapporti con questi contesti complessi, caratterizzati da conflitti, tensioni religiose e sfide geopolitiche.
L’impegno di mamberti si concentra inoltre sul dialogo interreligioso e sulla promozione della pace, tematiche centrali per la diplomazia vaticana. Il suo profilo unisce competenze tecniche legali a una sensibilità verso la convivenza tra culture e fedi diverse. A 73 anni, continua a rappresentare un punto di riferimento nell’apparato giudiziario e diplomatico della Chiesa.