Divieto di ritorno a terracina per uomo che ha aggredito un medico del 118 dopo un alterco stradale

Divieto di ritorno a terracina per uomo che ha aggredito un medico del 118 dopo un alterco stradale

Un medico del 118 aggredito a Terracina durante un intervento, l’aggressore residente a Roma è stato denunciato e colpito da divieto di ritorno disposto dal questore di Latina.
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A Terracina un uomo ha aggredito un medico del 118 durante un intervento, causando l’intervento della polizia e il divieto di ritorno per l’aggressore, residente a Roma. - Gaeta.it

Un episodio di violenza ha coinvolto un medico del 118 mentre era in servizio a Terracina. L’uomo, con precedenti penali, ha aggredito e minacciato il sanitario dopo una disputa legata alla viabilità. Il questore di Latina ha deciso di emettere un divieto di ritorno nel comune per l’aggressore, che risiede a Roma.

Cronaca dell’aggressione al medico di terracina

Il fatto è avvenuto a Terracina nei giorni scorsi. Il medico, Vincenzo Di Girolamo, stava percorrendo la strada a bordo dell’ambulanza diretto a soccorrere un paziente in difficoltà quando è rimasto coinvolto in una discussione con un uomo riguardo alle precedenze stradali. L’alterco si è rapidamente trasformato in violenza: l’aggressore si è fermato, è sceso dall’auto ed ha colpito il medico con un pugno al capo.

Alcuni testimoni hanno assistito alla scena e hanno riferito che dopo il colpo il medico è stato anche minacciato. Il fatto ha destato particolare allarme perché è accaduto durante un intervento di emergenza, rallentando i soccorsi e mettendo in pericolo la sicurezza dell’operatore sanitario.

Intervento delle forze dell’ordine e conseguenze legali

Subito dopo l’aggressione, sul posto sono arrivati i poliziotti del Commissariato di Terracina, che hanno raccolto testimonianze e svolto i primi accertamenti. Le verifiche hanno confermato quanto riferito dal medico e dai testimoni, con particolare attenzione al danneggiamento del mezzo di soccorso e all’interruzione del pubblico servizio.

L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per minacce, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, accuse che configurano reati gravi soprattutto considerata la natura dell’intervento. Gli agenti hanno raccolto le informazioni necessarie per procedere in base alla legge e per assicurare la tutela del personale sanitario impegnato nelle emergenze.

Il divieto di ritorno a terracina per l’aggressore residente a roma

L’aggressore, identificato come residente nel comune di Roma, è stato raggiunto da una misura amministrativa disposta dal Questore di Latina. L’autorità di pubblica sicurezza ha emesso un foglio di via, con divieto di ritorno nel comune di Terracina, a causa della pericolosità dimostrata durante il fatto.

Questa decisione mira a prevenire ulteriori comportamenti violenti o molesti in città. Il divieto obbliga il soggetto a non presentarsi nel territorio comunale per un periodo definito, pena conseguenze di natura penale in caso di violazione. Il provvedimento si inserisce nelle misure messe in atto per garantire la sicurezza pubblica e l’incolumità degli operatori impegnati nei servizi di emergenza.

Riflessi dell’aggressione sulla sicurezza dei soccorritori locali

L’episodio di Terracina richiama l’attenzione sulle difficoltà che gli operatori sanitari incontrano quotidianamente durante il proprio lavoro. Essi si trovano spesso a dover fronteggiare condizioni di stress, ostacoli esterni e a volte aggressioni che compromettono la tempestività degli interventi.

In situazioni di emergenza la collaborazione degli utenti della strada è fondamentale per facilitare il passaggio dei mezzi di soccorso. Il caso del medico colpito evidenzia come anche una semplice discussione per una precedenza possa degenerare in violenza, creando un pericolo per la vita delle persone bisognose di aiuto.

L’azione delle forze dell’ordine, che ha portato rapidamente all’individuazione del responsabile e all’adozione di provvedimenti restrittivi, rappresenta un segnale chiaro per evitare che simili episodi si ripetano. Garantire la protezione dei soccorritori è indispensabile per mantenere una risposta efficace ed immediata alle emergenze sanitarie sul territorio.

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