Divieto di accesso ai cani nella spiaggia di Torre Flavia: intervista a Corrado Battisti

Divieto di accesso ai cani nella spiaggia di Torre Flavia: intervista a Corrado Battisti

Divieto di accesso ai cani sulla spiaggia di Torre Flavia per proteggere il Corriere piccolo e il Fratino, specie rare in nidificazione. Volontari attivi nella sensibilizzazione e vigilanza dell’area.
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Divieto di accesso ai cani nella spiaggia di Torre Flavia: intervista a Corrado Battisti - Gaeta.it

Nell’ambito delle misure di protezione per la fauna selvatica, il divieto di portare cani nella spiaggia di Torre Flavia è entrato in vigore in concomitanza con la nidificazione di due specie rare, il Corriere piccolo e il Fratino. Questo divieto, applicabile dall’area di Ezio la Torretta fino alla Torre Flavia, mira a salvaguardare le uova e i pulcini di queste specie vulnerabili, e viene supportato da volontari che affiggono segnaletica informativa nell’area.

Il divieto e la sua importanza

Il divieto di portare cani nella spiaggia di Torre Flavia è stato istituito per proteggere due specie di uccelli in via di estinzione, il Corriere piccolo e il Fratino. Questi uccelli depongono le uova sulla sabbia, rendendoli particolarmente vulnerabili a disturbi esterni. Secondo le ordinanze comunali di Cerveteri e Ladispoli, questo divieto è in vigore per tutto l’anno, mentre viene rafforzato nel periodo di maggiore nidificazione, che va da marzo ad agosto. Gli operatori del monumento naturale osservano spesso trasgressioni a questa regola, nonostante le multe che possono arrivare fino a 150 euro. La presenza di esemplari come il Fratino, con sole 3 o 5 coppie nidificanti in tutto il Lazio, rende urgentemente necessaria la protezione del loro habitat.

Per questo motivo, i volontari del Monumento Naturale di Torre Flavia stanno compiendo sforzi significativi, installando cartelli informativi lungo la spiaggia per ricordare ai visitatori l’importanza di rispettare questo divieto. Il messaggio è chiaro: non solo preservare la vita degli uccelli, ma anche contribuire alla bellezza dell’ecosistema locale.

La sensibilità dei Fratini e i danni potenziali

Corrado Battisti, naturalista del Monumento, evidenzia come i Fratini siano estremamente sensibili alla presenza dei cani, che percepiscono come potenziali predatori. Gli uccelli, in particolare il maschio, lasciano il nido se avvistano un cane, esponendo le uova al sole e compromettendo la loro schiusa. Questo succede anche se il cane è di indole tranquilla. Pertanto, la presenza di animali domestici è particolarmente problematico in questa fase delicata della riproduzione.

Battisti sottolinea che, sebbene i Fratini siano in grado di nidificare in prossimità della presenza umana, ciò non significa che le persone possano camminare liberamente sulla spiaggia. La preoccupazione principale rimane quella di evitare che i passanti calpestino i nidi. Per far fronte a questo rischio, i volontari allestiscono recinti intorno ai nidi per segnalare alle persone di mantenere una distanza di sicurezza.

L’educazione dei visitatori e la cartellonistica

La cartellonistica è un elemento fondamentale per garantire il rispetto delle normative. Ogni anno, i volontari rinnovano i segnali per rispondere al deterioramento causato da agenti atmosferici o atti vandalici. L’obiettivo è rendere i cartelli non solo informativi, ma anche attraenti per i visitatori. Battisti osserva che in particolare quelli realizzati dai bambini attirano maggiormente l’attenzione, riducendo il rischio di rimozione.

Inoltre, il messaggio che i visitatori devono portare con sé è chiaro: avvicinarsi ai recinti può disturbare la nidificazione. I Fratini, seguendo un comportamento istintivo, si alzano in volo se avvertono una presenza troppo ravvicinata. La presenza umana è tollerata fino a una certa distanza, ma il rispetto delle delimitazioni è cruciale.

Vigilanza e complessità del divieto

Per garantire il rispetto delle normative, diversi gruppi di vigilanza collaborano nel monitoraggio della zona. Nuove convenzioni sono state stipulate con associazioni locali e con le forze dell’ordine, aumentando le possibilità di sorveglianza nella spiaggia e nella palude circostante. Afferma Battisti che in questo modo, l’onere del rispetto del divieto di accesso ai cani viene condiviso da diverse entità.

Il divieto, di fondamentale importanza, non si limita ai confini della spiaggia ma si estende anche alla battigia, dove i pulcini possono trovarsi a vagare per cercare alimento. Mantenere un ambiente sicuro per questi giovani uccelli rappresenta una responsabilità collettiva.

Infine, il naturalista chiarisce che mentre la presenza delle persone può non essere dannosa, è essenziale mantenere una condotta responsabile, evitando di avvicinarsi troppo ai nidi e ai pulcini. Tali misure non solo proteggono la fauna selvatica, ma contribuiscono anche alla bellezza naturale del nostro territorio.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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