Disagi nei laboratori di analisi di chieti per il blocco del sistema prenotazioni, proteste nelle strutture sanitarie locali

Disagi nei laboratori di analisi di chieti per il blocco del sistema prenotazioni, proteste nelle strutture sanitarie locali

Il blocco del sistema informatico nelle strutture sanitarie di Chieti ha causato disagi a pazienti e operatori, evidenziando problemi tecnologici e gestionali critici denunciati dal capogruppo Pd Silvio Paolucci.
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Un guasto al sistema informatico delle prenotazioni ha bloccato oggi i servizi sanitari territoriali di Chieti, evidenziando fragilità tecnologiche e organizzative, con disagi per anziani e pazienti fragili e critiche sulla gestione regionale della sanità. - Gaeta.it

Le criticità accumulate nella sanità territoriale di chieti hanno emergere in modo evidente questa mattina, quando il sistema informatico per le prenotazioni nelle strutture sanitarie locali ha smesso di funzionare. Anziani, pazienti fragili e utenti sono rimasti a lungo in attesa, esposti a condizioni difficili mentre gli operatori sanitari cercavano soluzioni alternative per garantire i servizi essenziali come i prelievi. Il malfunzionamento ha messo in luce problemi più profondi che interessano il funzionamento delle strutture sanitarie nel territorio abruzzese.

Il blocco del sistema e le conseguenze per gli utenti dei laboratori di analisi

Stamattina, negli ambienti del laboratorio analisi e dell’ospedale clinicizzato Ss. Annunziata di chieti, numerose persone hanno trovato porte chiuse non per mancanza di personale o attrezzature, ma per il blackout del sistema informatico incaricato delle prenotazioni. Questa interruzione ha paralizzato le attività di accettazione e programmazione degli esami diagnostici, causando code lunghe, disagio fisico soprattutto per gli anziani e le persone con fragilità. Alcuni precisi operatori sanitari, ormai senza alternative, si sono dovuti affidare alla procedura manuale, scrivendo a mano date e appuntamenti con il rischio di errori o doppie prenotazioni.

Il caldo intenso e l’arretratezza tecnologica aggravano la situazione

Il caldo intenso ha aggravato la situazione in attesa, mentre molte persone non erano in condizione di ricevere le prestazioni in giornata. L’arretratezza tecnologica ha amplificato il disagio e i problemi non si sono limitati a un singolo punto di accesso ma hanno coinvolto altri presìdi territoriali, confermando che il sistema digitale utilizzato si presenta fragile e poco affidabile. Il blocco ha impedito anche ai medici e al personale amministrativo di garantire un servizio snello ed efficace, creando un caos organizzativo evidente a occhi di tutti.

Le critiche del capogruppo pd silvio paolucci alla gestione regionale della sanità

Silvio Paolucci, capogruppo del pd nel consiglio regionale abruzzese, ha commentato duramente la situazione. Ha descritto questa nuova interruzione come un episodio che conferma una crisi più ampia e strutturale, senza soluzioni reali per il futuro. Paolucci ha voluto evidenziare “lo sforzo portato avanti quotidianamente dal personale medico e paramedico, spesso in condizioni precarie e sotto pressione, rimasto a fronteggiare l’esasperazione degli utenti rimasti in attesa.”

Il rappresentante del pd ha criticato la giunta regionale per la mancanza di azioni concrete capaci di risolvere i problemi cronici della sanità abruzzese. Ha ricordato come le promesse di riforme e miglioramenti siano rimaste lettera morta, mentre le tasse sono aumentate senza portare vantaggi reali. Secondo Paolucci, “questo modello amministrativo non riesce a reggere e il sistema sanitario regionale continua a perdere servizi fondamentali, con tempi di attesa che si allungano e una gestione spesso confusa e inefficace.”

I rallentamenti e le inefficienze segnalate dagli operatori locali

Le problematiche segnalate questa mattina sono il sintomo di un sistema che appare sempre più fragile, mettendo a rischio l’erogazione tempestiva e corretta delle prestazioni sanitarie.

La necessità di una risposta urgente e misure efficaci per la sanità territoriale

I fatti che hanno interessato chieti sottolineano la fragilità delle strutture sanitarie abruzzesi sul fronte territoriale. L’impossibilità di utilizzare strumenti tecnologici essenziali compromette non solo le prestazioni diagnostiche ma anche l’intera organizzazione interna. Gli utenti, molti dei quali anziani, non possono più accettare simili disservizi in un settore cruciale come la sanità.

Monitoraggio e potenziamento come requisiti inderogabili

Il caos di oggi dimostra che un intervento operativo e immediato diventa improrogabile. Serve un miglior monitoraggio delle infrastrutture digitali e un potenziamento del personale dedicato ai servizi essenziali. La governance attuale mostra limiti evidenti anche nella programmazione a medio e lungo termine. Garantire un servizio sanitario efficiente e dignitoso quale diritto per i cittadini della provincia di chieti resta una sfida aperta per chi guida la regione.

Di fronte a queste criticità, la domanda che si pone resta la capacità della giunta regionale di superare questa fase di crisi. Solo mettere mano a sistemi obsoleti e recuperare la fiducia degli utenti può cambiare la rotta del servizio sanitario locale. Al momento, però, i disagi registrati questa mattina raccontano di un quadro in difficoltà che risulta difficile da arrestare senza scelte coraggiose e interventi immediati.

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