Nel carcere lorusso e cutugno di torino si è verificato un grave episodio: un detenuto di 56 anni è deceduto mentre stava pranzando nella sua cella. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti della polizia penitenziaria e il personale sanitario. Seguiranno accertamenti per chiarire esattamente la dinamica di quanto accaduto.
La morte del detenuto durante il pasto in cella
L’uomo, detenuto all’interno del padiglione A del carcere torinese, è morto soffocato mentre consumava il pasto all’interno della propria cella. La tragedia si è svolta nel corso della giornata, quando gli agenti hanno sentito l’allarme e sono intervenuti tempestivamente. Lo staff sanitario presente nella struttura ha cercato di prestare i primi soccorsi, tentando di liberare le vie respiratorie o effettuare manovre salvavita. Purtroppo, nonostante l’impegno e la rapidità di intervento, il detenuto è deceduto sul posto.
Dai primi riscontri emerge che la causa del soffocamento sia riconducibile a un’ostruzione dovuta al cibo durante il pasto. Le vie respiratorie dell’uomo, in quel momento, si sarebbero bloccate impedendo il passaggio dell’aria e mettendo in pericolo immediato la sua vita. Non è ancora chiaro se altri fattori abbiano contribuito al decesso.
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Il tempestivo intervento di polizia penitenziaria e personale medico
Gli agenti di polizia penitenziaria assegnati al padiglione A hanno dato l’allarme appena capito la gravità della situazione. A loro si sono affiancati i sanitari presenti nel presidio ospedaliero interno alla struttura, che hanno provato a rianimare il detenuto utilizzando le tecniche di emergenza più appropriate. Il protocollo di soccorso è scattato in tempi rapidi, mostrando immediata coordinazione tra corpo di polizia e personale medico.
Nonostante questo, le condizioni del recluso sembravano critiche fin dall’inizio, come confermato dall’impossibilità di liberare le vie respiratorie nelle prime fasi. Il tempestivo intervento ha comunque evitato ritardi nelle cure, ma qualcosa nella dinamica del soffocamento ha reso vano ogni sforzo. Sono previste indagini interne per ricostruire passo dopo passo quanto accaduto in modo da valutare eventuali cause aggiuntive o responsabilità collegate.
Le indagini in corso sulla dinamica del soffocamento
La procura locale e gli organi competenti stanno conducendo le indagini per stabilire i dettagli del decesso. A tutt’oggi i dati raccolti rimangono parziali e in fase di verifica. La principale ipotesi riguarda una ostruzione delle vie aeree per il cibo, ma si vuole escludere ogni altra circostanza che possa aver influito sulla morte del detenuto. Non si escludono nemmeno eventuali problemi di salute preesistenti o situazioni che hanno aggravato l’evento.
Le autorità prigioniere collaborano con gli inquirenti per mettere a disposizione documenti, testimonianze e ogni elemento utile a chiarire l’accaduto. Anche le videocamere di sorveglianza, le testimonianze del personale, i registri medici e le condizioni di salute dell’uomo saranno analizzati per ricostruire la sequenza precisa degli eventi. In carcere, episodi simili sono fortunatamente rari, ma richiedono attenzione costante per garantire la sicurezza interna.
Le verifiche proseguiranno nelle prossime settimane; intanto l’episodio resta oggetto di attenzione perché rappresenta un caso grave avvenuto sotto la responsabilità della struttura penitenziaria di torino.